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Questa è una lettera di una persona alla ricerca (come noi del resto) di una soluzione "dolce" e il più "naturale" possibile, sia sotto un'aspetto puramente commerciale che salutistico. Probabilmente stiamo lottando per le stesse cose, ma un confronto diretto con chi vive delle realtà diverse è sempre istruttivo! condividendo pienamente le idee di chi ci scrive teniamo solo a puntualizzare che noi ci battiamo per una libera scelta nel campo dell'utilizzo degli integratori alimentari, sentendoci liberi di utilizzarli o meno, senza le limitazioni delle case farmaceutiche che stanno cercando di inglobare questa realtà per poi poterla gestire a loro piacimento...


IL NOSTRO AMICO CI SCRIVE:

Cari amici,
partecipo con piacere all'incontro bioregionalista di aprile/maggio in quel di Avalon.
Fra le tante presenze, anche l'opuscolo de La Leva di Archimede, "associazione di consumatori per la libertà di scelta".
Ad essi ed al CIR indirizzo queste mie note.

Sono rimasto esterrefatto per le lodi sperticate ed assolutamente acritiche nei confonti delle "vitamine". Certo della buona fede degli estenitori, penso che sia urgente provvedere a correggere il tiro per non trarre in inganno il lettore più sprovveduto.
Essendo semplicemente un contadino che si occupa di un migliaio di ulivi, è dalle conoscenze acquisite attraverso la mia attività che traggo spunto per quanto segue; Vi prego quindi di controllare, a Vostra volta, la correttezza di ciò che scrivo.
La "scienza" ha stabilito cinque categorie di componenti l'alimentazione animale: proteine, carboidrati, lipidi, vitamine e sali minerali.
Si tratta di una pura astrazione a scopi analitici, medici, commerciali; forse non molti avranno raccolto cocomeri o munto pecore, ma sono più che certo che nessuno abbia mai seminato acido linoleico o raccolto fruttosio.
Una corretta alimentazione non richiede uso di integratori (per lo più sintetici, cioè privi di energie vitali, al pari dei concimi chimici), se non in presenza di particolari carenze organiche, stati di stress, patologie.
Alcune notti fa mia suocera ha assunto un medicinale antiipertensivo; purtroppo questo contiene un diuretico che le ha provocato un crollo del tasso del potassio, procurandole crampi con dolori indicibili; è stata soccorsa con una massiccia dose di questo sale).
Naturalmente non c' è paragone fra il contenuto in ferro degli spinaci da agrigoltura organo-minerale e quelli oggi propinatici dalla agricoltura chimicizzata!
Come ho detto, mi occupo di olio; a me può riuscure difficile venderne una bottiglia a ventimila lire (che comunque non bastano a ripagarne i costi!); non cos“ alle farmacie, che vendono alle mamme, per i loro bebè, confezioni di "olio d'oliva" - come certamente saprete, la definizione "olio d'oliva" è per legge riferita a prodotti originariamente non commestibili, resi tali dalle industrie olearie dopo trattamenti con solventi, trieline ed altre manipolazioni chimiche - cioè untuosi liquami impreziositi (ciliegina sulla torta!) dall'aggiunta di vitamina E (sintetica): ma un cucchiaio al giorno del mio olio contiene naturalmente più vitamina E di quanta io ne abbisogni.
Per prevenire le costipazioni invernali non avete che da scegliere: alimentarsi con un buon peperone biologico, il cui acquisto alimenta a sua volta un agricoltore che ama la terra o ingurgitare una bella manciata di "vitamina C" (ma quanta credete che un organismo riesca ad assimilarne! sei chili e mezzo?) che in realtà serve a foraggire solo le multinazionali farmaceutiche il cui fatturato è direttamente proporzionale a quanto più riescono a medicalizzare ogni aspetto della nostra vita quotidiana (disinfettanti, detergenti, guanti profilattici al supermarcato, vaccini, ...)
Con buona pace dell'esimio "Professor Alberto Fidanza, vitaminologo di fama internazionale e presidente dell'Associazione Internazionale di Vitaminologia", che fà rima con allora è una garanzia!

Cari saluti.
M.C.


ARCHIMEDE RISPONDE:

Gentile M. C.,
a nome de La Leva ti ringrazio per la lettera sul tema "vitamine".

La Leva è nata come associazione a difesa di chi ha scelto uno stile di vita "naturale" per quanto oggi possa esserlo, nel senso che siamo vicini all'alimentazione biologica, all'uso delle medicine naturali (non invasive e non farmaceutiche) e siamo opposti a tutte le fonti di inquinamento dei quali ci circondiamo.

In questo senso, crediamo che non ci sia contrapposizione tra la corretta (e naturale) alimentazione e l'eventuale uso delle vitamine e dei minerali a scopo sia di integrazione, che di prevenzione e cura di certi malanni. Non facciamo propaganda per l'acritica accettazione delle vitamine ma siamo per la libertà di tutti di scegliere se adoperarle e a quale dosaggio oppure no.

Come correttamente dici, non tutti hanno bisogno di un'integrazione vitaminica. Questo è vero soprattutto per chi ha la buona fortuna di vivere in campagna, magari con il suo orto e i suoi millenari ulivi.

Per molti invece che vivono in città con inquinamenti a volte spaventosi, ed uno stress da lavoro, da traffico, da rumore e quant'altro, le naturali riserve di queste preziose sostanze si esauriscono presto. Allora da qui l'utilità di un supporto vitaminico, sempre meglio se naturale, ma all'occorrenza anche in forma o dose che qualcuno potrebbe chiamare "farmaceutica".

Non parliamo poi di chi vuole evitare il ricorso alla medicina "coprisintomo" della quale tutti conosciamo alcuni fatti e misfatti. Come tua suocera si è salvata con una forte dose di potassio, cos“ migliaia di persone alle volte si salvano con altri nutrienti ed evitano interventi inutili o malattie ed informità che si possono benissimo evitare con un'intervento nutrizionale mirato.

Noi siamo a favore della disponibilità di questi nutrienti come prodotti non medicinali, cioè come integratori liberamente disponibili. Ogniuno poi è libero di scegliere se adoperarli regolarmente, se adoperarli solo in caso di bisogno, oppure mai.

Certo che alcune di queste sostanze sono fatte dai giganti della chimica e della farmaceutica. Ma non facciamoci prendere dal panico e non condanniamo le vitamine, anche se a volte "chimiche". Secondo noi sono sempre un'alternativa valida alle porcherie chimiche che oggi passano sotto il nome medicine, cioè a tanti medicinali di "composizione" farmaceutica dei quali gli effetti collaterali spesso sono peggio del male originario.

Con un saluto,
La Leva di Archimede