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DA SEATTLE A GENOVA, DA GENOVA A GÉNÈVE

Gli avvenimenti di Genova sulle biotecnologie le avete sentite in abbondanza da quotidiani e televisione, e non serve ripetere cose raccontate da tutti, ma forse vi interesserà sentire le impressioni di chi come noi è stato lì presente il 25 maggio in quel corteo lungo da p.zza Verdi a p.le Kennedy, in mezzo alla gente che come al solito ha avuto reazioni differenti: chi ci incoraggiava dicendoci bravi chi guardava solo al piccolo ritardo recatogli da quel corteo che l'aveva bloccato, inviandoci maledizioni, chi accettava o chiedeva i foglietti e i giornalini informativi, chi non era interessato o sembrava dovesse contagiarsi di peste accettando quella carta! Che volete, il mondo è bello perché è vario!
C'è chi non solo non sa ancora che cosa sono gli OGM, ma non è nemmeno interessato a informarsi!
Ci sono state vari tentativi di assalto respinti dalla polizia (con I rinforzi venuti da fuori, che abbiamo incontrato sul treno di ritorno!) a colpi di manganello e bombe lacrimogene e fucilate in aria per spaventarci e farci desistere dal voler entrare: entrare dove? Dentro il convegno, già il convegno, perché non entriamo invece dentro la fiera a vedere che cosa succede? Tanto per cominciare, tutto quel baccano esterno non li preoccupa affatto, tanto che il convegno segue tranquillamente il suo corso, come se non esistessimo.
Si avvicendano sul palco studenti universitari che ricevono medaglie, premi e applausi per i loro studi sulla genetica mentre noi fuori riceviamo manganellate in testa!
Non solo, mentre noi crediamo che con la nostra raccolta firme o con le battaglie che vanno da Seattle a Washington, un po' li stiamo facendo desistere e recedere invece salta fuori dai relatori che hanno intenzione non di recedere ma di allargare le sperimentazioni e farle su tutto, in tutti i campi possibili e immaginabili, in tutti i settori, non solo su cibi quindi e sugli animali a scopo di trapianto, ma sui vaccini, sui batteri per vari usi, etc., etc..
E per giunta i finanziamenti per queste ricerche saranno raddoppiati nei prossimi anni, come ha asserito il sottosegretario del ministero della sanità che con quello dell'industria si sono presentati il terzo giorno, e malgrado dopo la gazzarra del giorno precedente invitassero al controllo di eventuali rischi, il suddetto rappresentante della sanità elogiava la bontà e la positività di questi esperimenti, dai quali l'Italia non può tirarsi indietro o starne fuori:
Inghilterra e Francia sono in prima linea, ma la Germania è leader nel settore, eccellendo di gran lunga, l'Italia non può stare indietro e perdere il treno!
Ovviamente ci sono tutti i crismi della scienza (e anche della religione: c'è l'immancabile mons. Tonini che sarebbe l'omologo del Garattini: scienza e religione hanno carenza di portavoce in questo ultimo mezzo secolo!). Il prof. G. Berlinguer in nome della bioetica invita alla prudenza, ma per il resto l'ingegneria genetica è un treno ad alta velocità che è già partito da un pezzo.
In realtà però la scienza non c'entra proprio niente se non come alibi, infatti il tutto è soltanto una colossale operazione in Borsa. Sostanziosi investimenti di privati, provengono dagli USA e dall'Inghilterra e le azioni in questo campo sono passati da un valore di 10 milioni a 1000. E senza avere prodotto e venduto ancora niente! Sì, è così, questo è il bello! Le quotazioni in Borsa sono dell'ordine di milioni di euro e ancora deve cominciare la fase 1 delle tre, quattro fasi previste in quest'operazione. Finora quello che è successo è soltanto il NULLA! Esiste solo la parte economica degli investimenti e dei finanziamenti!

E non hanno l'aria di temere che qualcuno li possa fermare anche perché nessuno sa che cosa chi come quando dove perché.
D'altronde gli studenti, gli unici che potrebbero sapere e parlare e rivelare qualcosa ricevono applausi e medaglie e premi, vedono un futuro roseo pieno di gloria e soldi, una carriera brillante assicurata da tutti questi investimenti e finanziamenti, non ci sono pericoli di spettri di povertà, e le autorità sono tutte l“ a proteggere il tutto: che cosa chiedere di più, come resistere e dire di no? Che gliene importa della vivisezione, della sperimentazione didattica e genetica animale?

La gente d'altro canto quasi è ignara e insensibile gia al problema delle manipolazioni genetiche sul cibo figurarsi se si interessa o preoccupa se sono fatte su batteri o per scopi farmaceutici o industriali.
Tutt'al più si preoccuperà per il "mango tonnò", qui e siamo tornati fuori a leggere i vari slogan: quello del mango contiene anche accenni caricaturali a curiose varietà come "limone artico", "uva tartufata", "cocco salmonato", e sul retro una Dracula con scritto "Transilvano? No, transgenico!" Simpatico è lo striscione oblungo sorretto da un gobbo barbuto che sembra Icaro nel portarlo. C'è scritto: "Fronte del contadino impazzito. Impazzito per eccesso di burocrazia, igiene, fisco!"
Questi sono quelli "genuini". Poi ci sono al solito le associazioni finanziati dai potenti: Greenpeace, WWF: se no da dove vengono le ingenti cifre per organizzare tutto ciò? Ce n'è anche una nuova, strana, mai vista, ma capace di organizzare in quattro e quattr'otto il coordinamento di queste manifestazioni, che ha goduto del privilegio del monopolio dell'intervista, ha un nome strano che fa pensare ad un negozio di mobili: Mobilitebio!
Poi ci sono i Verdi, Rifondazione Comunista: tutta questa massiccia partecipazione non vi fa pensare ad un copione da recitare? Ad una sceneggiatura prevista? Era tutto sotto controllo! Eventuali facinorosi infiltrati erano controllati da un elicottero che ci ronzava sulla testa, e c'era uno spione che andava scrivendo eventuali elementi identificanti oltre alle cineprese . . .
Anche nel secolo scorso la Destra pagava qualcuno perché facesse confusione e opposizione a sinistra . . .E' una tecnica vecchia come il sole!
L'unico vero padrone che ci governa è la rete delle multinazionali, che sono transnazionali!

Il prossimo appuntamento del genere è a Ginevra per il 25 giugno: qualcuno vuole andare allo spettacolo?