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AIDS

        L’AIDS (SINDROME - segni e sintomi che appaiono contemporaneamente; da IMMUNO - il sistema di difesa dell’organismo; DEFICIENZA - funzionamento anormale; ACQUISITA - acquisita per contatto con l’ambiente) è una malattia grave che causa la perdita della capacità di lottare contro le infezioni. I malati di AIDS sono esposti alle infezioni cosiddette “opportuniste”, ossia malattie causate da organismi normalmente presenti nell’ambiente e dannosi solo per le persone con un sistema immunitario indebolito. Sino ad ora, il test dell’AIDS veniva effettuato soprattutto nelle strutture pubbliche e questo ha ostacolato la scoperta di nuovi casi. La prossima approvazione di un test da effettuare a casa dovrebbe permettere di diminuire la diffusione della malattia e di aiutare molte persone che altrimenti non riceverebbero cure immediate.

        Le persone malate di AIDS sviluppano strane infezioni o si ammalano di forme di tumore che normalmente non colpiscono gli individui con un sistema immunitario sano. Le due malattie più diffuse tra i malati di AIDS sono una comune infezione da protozoi dei polmoni chiamata “polmonite da Pneumocystis carinii”, che colpisce il 52% dei malati di AIDS e una rara forma di tumore chiamata “sarcoma di Kaposi” (SK).
Si pensa che l’AIDS sia causato dal virus di immuno-deficienza umana HIV e che il sistema immunitario che protegge il corpo da germi, batteri, virus e tumori venga distrutto dal virus HIV. L’HIV è un retrovirus; entra nella cellula come parte dell’RNA (acido ribonucleico) e si riproduce poi come una nuova parte di DNA (acido desossiribonucleico) e si incorpora nel DNA delle cellule. Una volta che il virus entra nel DNA, non è più possibile estrarlo dal codice genetico delle cellule.

        L’infezione da HIV non significa necessariamente che una persona svilupperà l’AIDS conclamato. In effetti la maggior parte delle persone infettate rimangono in buona salute per lunghi periodi di tempo. Dopo 10 anni e più il 5% delle persone sieropositive non mostra nessun sintomo di AIDS e rimane in buona salute (vengono chiamati non-progressor). Questi individui non mostrano nessun segno della malattia. Invece altre persone sviluppano l’AIDS senza prima essere stati sieropositivi e vengono colpiti da molti disturbi diversi. Recentemente è stato scoperto che la maggior sopravvivenza di alcuni sieropositivi può essere dovuta ad alti livelli dell’ormone DHEA nel sangue. In alcuni pazienti sieropositivi l’AIDS si è manifestato solo quando si sono abbassati i livelli di questo ormone. Il DHEA è l’ormone steroide più importante nel nostro corpo e viene prodotto dalle ghiandole surrenali. Il corpo trasforma in qualunque momento questo ormone madre in qualunque altro ormone sia necessario. I fitochimici e la meditazione aumentano i livelli di DHEA e sono altamente consigliati.

        Le persone che sopravvivono più di tre anni dopo la diagnosi di AIDS sono poche, ma vengono studiate per trovare nuove soluzioni nella lotta alla malattia. Lo stile di vita di questi pazienti include abitudini alimentari corrette, alimenti naturali, una dieta prevalentemente vegetariana, lavoro intenso, esercizio fisico, spiritualità, meditazione, e altri elementi come coltivare interessi culturali, frequentare un gruppo di guarigione, il pensiero positivo e altri approcci alternativi come le fantasie positive. Queste persone ritengono che tutti questi aspetti siano responsabili per la loro maggiore longevità. Una paziente non ha più segni della malattia sul corpo. Alcuni hanno smesso di prendere le medicine mentre altri le prendono ancora. I ricercatori ritengono che queste persone abbiano un sistema immunitario estremamente forte o che abbiano ricevuto un virus difettoso. Quest’ultima ipotesi potrebbe favorire lo sviluppo del vaccino. L’ultima teoria in materia sostiene che il virus non sia inattivo in tutti questi anni, ma che il corpo lo combatta costantemente sino a quando l’HIV si esaurisce.

        La combinazione di cure mediche tradizionali e di metodi alternativi può essere positiva. I medicinali che uccidono i virus sono molto rischiosi perché possono danneggiare il DNA delle cellule. E’ possibile che un’alimentazione adeguata possa rallentare gli effetti negativi dell’HIV e dell’AIDS. La dieta può migliorare la risposta ai farmaci di una persona sieropositiva e diminuire la vulnerabilità alle infezioni HIV. Esiste anche un numero sempre maggiore di prove scientifiche sul fatto che l’assunzione di integratori possa potenziare il funzionamento del sistema immunitario portandolo a livelli superiori alla norma. Nella cura della malattia possono essere di sostegno anche le terapie di ossigeno, le terapie timiche e del fattore di trasferimento.
La malnutrizione può avere conseguenze importanti sul decorso dell’AIDS. Il dott. Charles Halsted, capo del dipartimento di medicina interna alla Davis Medical School dell’Università della California, ha scoperto che allo stadio iniziale della malattia, l’AIDS attacca le cellule intestinali che assorbono le sostanze nutritive. Secondo il dott. Halsted “lo scarso assorbimento di sostanze nutritive potrebbe essere una delle prime cause della malnutrizione nei malati di AIDS”. Lo scopo dell’integrazione vitaminica per i sieropositivi è di assicurare l’assorbimento fornendo quantità superiori alla norma di quelle sostanze necessarie per il funzionamento ottimale del sistema immunitario.

        Una dieta sana con l’andar del tempo rafforza il sistema immunitario. Inoltre, con un’alimentazione naturale, il corpo non è esposto a sostanze chimiche artificiali che possono avere effetti negativi sui processi fisiologici. A causa della presenza dell’HIV, il corpo ha un fabbisogno metabolico anormalmente alto; la dieta dovrà contenere quindi quantità superiori al normale di carboidrati e di proteine e una quantità sufficiente di grassi, per coprire il fabbisogno necessario alla produzione di energia, alla costruzione delle cellule e al mantenimento del corpo.
L’alimentazione di una persona sieropositiva o malata di AIDS dovrebbe includere i cereali integrali almeno una volta al giorno, la frutta come fonte naturale di energia (invece di zuccheri raffinati), verdura in abbondanza e quantità adeguate di proteine (bisognerebbe controllare gli effetti sulla salute dei derivati del latte).
Grandi quantità di cipolle, aglio e zenzero possono essere d’aiuto. Bisognerebbe aumentare il consumo di minestre, infusioni e bevande calde (ad esclusione della caffeina), per assumere una maggiore quantità di sostanze calmanti. Le bevande fredde assorbono un’energia che potrebbe essere usata dal sistema immunitario. Gli oli migliori sono quelli di oliva e di sesamo. E’ consigliabile evitare il consumo di alimenti crudi come ostriche, frutti di mare, pesce marinato e sushi, carni e uova poco cotte, perché possono contenere batteri o sostanze che ostacolano l’assorbimento di altri nutrienti. Perché la dieta sia alcalina bisogna consumare più cereali e verdure che frutta.

        In mancanza di dosi adeguate di proteine, le infezioni rallentano il processo di cicatrizzazione delle ferite, aumentano la possibilità di perdita di peso e a lungo andare causano mancanza di vigore. La quantità raccomandata di proteine per una persona sotto stress “medio” è di 0,9 g per kg. Una persona che pesa 75 chili dovrebbe assumere circa 67 g di proteine al giorno. Tra gli alimenti ricchi di proteine ricordiamo il fegato, il pesce, i ceci, le lenticchie, le arachidi, i fiocchi di latte, i formaggi, i cereali e i semi di sesamo. Le proteine possono essere assunte sotto forma di integratore.
Le verdure sono particolarmente sane quando vengono aggiunte alle minestre perché le sostanze nutritive contenute nelle cellule possono dissolversi in un brodo caldo e facilmente digeribile. L’assorbimento dei nutrienti dalle minestre permette la loro immediata entrata in circolo. L’aggiunta di funghi rei-shi o shitake può aumentare la produzione dei linfociti T-helper.

        I cereali integrali forniscono fibre, vitamine e oligoelementi importanti per la salute del sistema immunitario. Le fibre stimolano le cellule chiamate placche di Peyer che si trovano nel rivestimento dell’intestino. Queste cellule quando vengono stimolate, aiutano ad attivare e a rinforzare il sistema immunitario producendo anticorpi, che costituiscono la prima linea di difesa del corpo contro le malattie del tratto intestinale. I cerali integrali forniscono grandi quantità di fibre che stimolano il flusso sanguigno verso queste cellule, potenziando la loro capacità funzionale. Le fibre favoriscono anche la prevenzione di parassiti e altre infezioni intestinali (vedi Fibre nella Parte III).
La maggior parte della frutta contiene grandi quantità di vitamine, minerali e fibre. Nelle persone sieropositive lo zucchero della frutta o dei succhi di frutta può causare la stomatite da Candida albicans, un infezione orale comune nei sieropositivi. Un consumo quotidiano di grandi quantità di frutta può causare l’aumento della Candida o farla apparire per la prima volta. Se questo accadesse, bisogna prima di tutto eliminare gli zuccheri raffinati dalla dieta e se il problema continuasse bisognerà eliminare anche la frutta e i succhi di frutta.

        Il sistema immunitario può essere indebolito da un consumo eccessivo di zucchero, caffeina e alcool, soprattutto quando non viene consumata la prima colazione e non ci sono abbastanza proteine. I globuli bianchi, inclusi i T-helper, vengono influenzati negativamente da quantità eccessive di zucchero nel flusso sanguigno. In uno studio è stato evidenziato che i globuli bianchi esposti ad alti livelli di zucchero dimostravano una minore capacità di inghiottire i batteri (fagocitosi). In altri studi è stato dimostrato che le molecole delle proteine possono essere influenzate negativamente da alti livelli di zucchero nel flusso sanguigno. Lo zucchero in eccesso si combina con le molecole, creando un’interferenza con il funzionamento del sistema immunitario, che può annebbiare la vista e causare danni ai reni e ai polmoni.
Una dose elevata di zucchero obbliga il sistema digestivo ad un lavoro supplementare per evitare che lo zucchero entri nel flusso sanguigno tutto in una volta. Anche il pancreas deve lavorare di più per produrre insulina sufficiente per la lavorazione dello zucchero e ciò va a discapito del sistema immunitario al quale viene sottratta energia preziosa. Per addolcire gli alimenti si possono usare i succhi di frutta, piccole quantità di miele, sciroppo d’acero puro e le melasse.

        Il costante consumo di caffeina non permette al corpo di guarire, perché la caffeina blocca la capacità cellulare di rigenerare le sue risorse energetiche. Al posto del caffè possono essere usati succedanei. Il consumo di alcool deprime il sistema nervoso, inibisce la capacità di rigenerazione delle cellule del sangue da parte del midollo osseo, esaurisce le vitamine B e il beta-carotene, può causare danni al fegato e disidratazione. L’alcool avvelena tutti i meccanismi del corpo e un individuo sieropositivo dovrebbe consumarne solo piccole quantità o eliminarlo completamente. Prima e dopo il consumo di alcool si consiglia di bere molta acqua o altri liquidi per diluirlo e sostituire i fluidi persi a causa dell’effetto disidratante di questa sostanza.
Alcune sostanze nutritive possono essere d’aiuto. L’AL 721, un’immunostimolante, inibisce la riproduzione del virus HIV. Il Naltrexone e l’Ampligen sono immunomodulanti e medicinali naturali che possono dare giovamento.
La vitamina C, la vitamina E, il selenio e il beta-carotene sono antiossidanti che hanno un effetto benefico sul funzionamento del sistema immunitario. La vitamina C potenzia il sistema immunitario nei confronti delle infezioni virali. Uno studio effettuato da Steve Harakeh, Raxit Jariwalla e il dott. Linus Pauling, pubblicato sugli Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienze (Usa) nel 1990 con il titolo “Soppressione della replicazione del virus dell’immunodeficienza umana con l’ascorbato, nelle cellule con infezioni acute e croniche”, forniva le prove del fatto che la vitamina C inibisce direttamente la crescita e la riproduzione dell’HIV.

        La vitamina C diminuisce anche i livelli di interferone e funziona come un potente antiossidante. Il dott. Pauling raccomanda l’assunzione di dosi quotidiane di circa 20.000 mg (sebbene la maggior parte degli studi effettuati mostrino che la maggior attività antivirale viene espletata tra i 2000 e i 6000 mg al dì). I dosaggi molto alti della vitamina C possono aggravare o persino provocare un transito intestinale più veloce e diarrea. Consultare il medico prima di iniziare qualsiasi nuova terapia.
Uno studio svolto da Simin Meydani, un nutrizionista del Dipartimento americano per l’agricoltura, ha dimostrato gli effetti immunostimolanti della vitamina E. I risultati indicavano un significativo aumento della risposta immunitaria nel gruppo che aveva ricevuto l’integratore di vitamina E in confronto al gruppo che non aveva preso l’integratore. Altri studi effettuati alla Tulane University suggeriscono che la vitamina E riduce la tossicità nel midollo osseo causata dall’AZT.

        Uno studio pubblicato su “Immunologia clinica di base” nel 1982 mostra che mentre un modesto aumento del dosaggio di vitamina A può stabilizzare le cellule in modo da potenziare le loro capacità immunitarie, un eccesso di vitamina A può essere dannoso nei confronti della risposta immunitaria. Per questo motivo la vitamina A dovrebbe essere sostituita dal beta-carotene, che ha proprietà antiossidanti ed è quindi attivo nella lotta contro la malattia. Inoltre il corpo elimina le quantità in eccesso che non vengono utilizzate eliminando il rischio di tossicità legato all’accumulo di vitamina A. Nei test in vitro è stato appurato che il beta-carotene stimola le cellule immunitarie e le rende più capaci di combattere le infezioni, come quelle causate da Candida albicans (un tipo di infezione micotica), che si moltiplicano nei malati di AIDS. Con l’aggiunta del beta-carotene alla sospensione di neutrofili, il tasso di guarigione dalla Candida veniva più che raddoppiato.
La maggior parte delle persone sieropositive ha problemi digestivi. L’assunzione quotidiana di integratori di lactobacillus acidophilus aiuta a prevenire questi problemi. L’acidophilus inoltre aumenta la produzione delle vitamine del complesso B, sopratutto dell’acido folico e della vitamina B12, riduce i gas intestinali e la diarrea e migliora la digestione dei derivati del latte grazie ad una maggiore produzione di lattasi.

        Alcuni individui sieropositivi, ARC (pre-AIDS) o malati di AIDS hanno avuto dei miglioramenti in seguito all’assunzione di alcuni minerali. In alcuni esperimenti in vitro, il composto di germanio organico scoperto da Asai ha dimostrato di poter inibire la riproduzione dell’HIV; le ricerche a questo proposito sono ancora in corso. I composti di germanio organico hanno anche mostrato attività di potenziamento del sistema immunitario. Sino ad ora non sono stati riportati effetti tossici.
Uno studio effettuato su 12 individui di sesso maschile malati di AIDS ha scoperto che i livelli di selenio nel sangue di queste persone erano molto bassi. Sembra che il selenio sia un elemento fondamentale per il sistema immunitario. Tutti i malati di AIDS dovrebbero consultare un nutrizionista per avere una valutazione globale che includa il selenio e che tenga conto anche dell’interazione con la vitamina E e altri elementi nutritivi (vedi selenio nella Parte IV). Consultate un medico specializzato.

        Le ricerche effettuate sulle cavie hanno mostrato che la carenza di rame provoca una minore risposta degli anticorpi che può ostacolare il sistema immunitario. Le ricerche sono ancora in corso. La forza delle cellule T-helper può essere diminuita da una carenza di ferro, necessario anche per la sintesi del DNA. Alcune ricerche tutt’ora in corso, hanno scoperto che anche i livelli di zinco sono bassi nei malati di AIDS.
Un ulteriore ausilio nel mantenere l’AIDS inattivo è rappresentato dalle erbe. Le erbe elencate sotto sono consigliate per i seguenti problemi: rafforzamento del sistema immunitario, apparato digestivo e problemi del sonno. Le erbe non dovrebbero mai costituire l’unica terapia nella cura dell’HIV o dell’AIDS.
Le erbe elencate sotto possono rappresentare un aiuto per diversi problemi fisici: aloe vera (funziona come il medicinale AZT senza gli effetti collaterali), astragalo (per il sistema immunitario), echinacea, polline (potenzia l’immunità), peperoncino rosso piccante (per il dolore causato dalle neuropatie periferiche), radice di idraste, mirra, ginseng, vischio, iperico, alghe rosse come il muschio irlandese, camomilla, olmo americano, menta piperita, menta romana, erba gatta, erbe toniche cinesi, schisandra, ligustro, ganoderma (fungo Reishi), atractyloides lancea, codonopsis e liquirizia.

        Il processo di guarigione si svolge in modo ottimale quando il corpo è rilassato e l’energia è concentrata verso l’interno. La meditazione e l’esercizio ci aiutano a rilassarci migliorando non solo il benessere generale ma anche la salute del sistema immunitario (vedi esercizio aerobico e yoga).

SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELL’AIDS:


Organi Sostanza Quantità*
Generale Tutte le sostanze nutritive antiossidanti Vedi gli alimenti ricchi di sostanze nutritive nella Parte VIII
Coenzima Q10 100 mg al dì
Vitamina C con bioflavonoidi 2000-20.000 mg nel corso della giornata
Vitamina E 200 UI sino ad arrivare a 800 UI (emulsionate)
Beta-carotene 50.000 UI al dì
Vitamine del complesso B 100 mg 3 volte al dì
Vitamina B12
Vitamina B6
Acidophilus 3 volte al dì
Rame 3 mg al dì
LIPSOD Secondo le dosi prescritte
AL 721 Secondo le dosi prescritte
Monolaurine
Isopriniosine
Germanio 200 mg al dì
Proteine Secondo le dosi prescritte (Aminoacidi in forma libera)
Selenio 200 mcg al dì
Ferro
Picolinato di zinco 50 mg al dì
Enzimi digestivi
Acidi grassi essenziali Secondo le dosi prescritte
L-carnitina Secondo le dosi prescritte
L-cisteina Secondo le dosi prescritte
L-metionina Secondo le dosi prescritte
Complesso RNA/DNA
Aloe Secondo le dosi prescritte
Lecitina 20 g nel corso della giornata
Acidophilus Secondo le dosi prescritte



Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.

Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
edito da
Alfa Omega Editrice
Via San Damaso,23 - 00165 Roma
Tel. (06) 630398 Fax 632196

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