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CALCOLI BILIARI

        I calcoli biliari sono provocati dalla combinazione di depositi di colesterolo o calcio con la bile. La bile è una secrezione prodotta dal fegato per emulsionare i grassi e renderli digeribili. La maggior parte della bile prodotta dal fegato viene immagazzinata nella cistifellea e passa nell’intestino tenue al momento di digerire materie grasse. Parte della bile passa direttamente dal fegato all’intestino tenue. I calcoli biliari si possono formare nel passaggio tra fegato e cistifellea, tra fegato e intestino o nella stessa cistifellea.
Una dieta carente di vitamina C e ricca di colesterolo può causare lo sviluppo dei calcoli biliari. I calcoli biliari colpiscono prevalentemente i diabetici, le persone obese, gli anziani e le donne sovrappeso (anche 5 chili) sopra i 40 anni, in particolare quelle che hanno figli. Una perdita di peso troppo rapida (600 calorie o meno al giorno) può scatenare un attacco; per ovviare a questa situazione si può prendere qualche cucchiaio di olio d’oliva al giorno.
La formazione dei calcoli biliari inizia quando il colesterolo si cristallizza e forma calcoli. Quasi la metà delle persone che soffrono di calcoli biliari non hanno sintomi. I sintomi si manifestano quando un calcolo ostruisce uno dei passaggi della bile, e comprendono nausea, vomito e dolore acuto nella parte superiore dell’addome che può irradiarsi fino alla spalla destra o alla schiena. I sintomi si manifestano generalmente qualche ora dopo aver consumato un pasto abbondante a base di cibi grassi o fritti. Se il calcolo ostruisce totalmente uno dei passaggi della bile possono insorgere itterizia, (colore giallastro della pelle e della sclera), urine scure, feci color argilla e prurito della pelle.

        I calcoli biliari possono essere prevenuti e talvolta dissolti seguendo una giusta dieta. Alcuni alimenti possono sciogliere il colesterolo e impedirgli di cristallizzarsi. Si ritiene che una quantità di alcool minima (10 ml) possa ridurre il livello dei sali biliari. In alcuni studi effettuati è stato appurato che la crusca aggiunta agli alimenti (specialmente quella di avena) diminuisce la concentrazione di colesterolo nella bile. Gli alimenti consigliati sono le noci, i fagioli, i piselli, le proteine della soia, le lenticchie, i fagioli di Spagna e le arance. Per i primi due giorni dopo un attacco, bisognerebbe evitare gli alimenti solidi, e iniziare ad alimentarsi con succhi di pera o di mela, aggiungendo poi frutta matura e verdura grattugiata o macinata. Per favorire il passaggio del calcolo si consiglia di prendere olio di oliva e succo di limone prima di andare a letto e al risveglio. Si consiglia anche di bere dai sei agli otto bicchieri d’acqua al giorno. Con questo metodo molti calcoli passano nelle feci. Si è visto che le diete a basso tenore di zucchero e ricche di fibre diminuiscono il livello di colesterolo nella cistifellea. Il fatto di saltare la colazione può scatenare un attacco. Tutti i tipi di caffè possono stimolare un attacco. Ridurre i grassi quando i calcoli sono già formati non serve a migliorare questo disturbo doloroso.

        Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. La fosfatidilcolina può essere usata per la cura e la prevenzione dei calcoli biliari. Le vitamine A, B ed E, prese in quantità adeguate, possono favorire la dissoluzione dei calcoli. L’acido chenodesossicolico, una sostanza particolarmente abbondante nel fegato e nella bile dell’oca, è stata utilizzata per sciogliere i calcoli biliari perché favorisce la trasformazione del colesterolo in acidi biliari. La lecitina riduce i livelli di colesterolo; le vitamine B aumentano la produzione organica di lecitina e stimolano lo svuotamento della cistifellea.
Le erbe che possono essere d’aiuto sono la bardana, la galana spicata insieme al chionanto, l’erba moneta, il rabarbaro, le foglie di pyrrosia e le alghe (vedi Disturbi alla cistifellea).

ELEMENTI NUTRITIVI CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DEI CALCOLI BILIARI:


Organi Sostanza Quantità
Cistifellea Vitamina A 25.000 UI al dì
Complesso B Dosaggio elevato
Vitamina B12 500 mcg al dì
Colina (fosfatidilcolina) 500 mg al dì
Inositolo 500 mg al dì
Vitamina C 3000 mg al dì
Vitamina D 400 UI al dì
Vitamina E 600 UI al dì
Vitamina K
Lecitina 1 cucchiaio prima dei pasti
Acidi grassi insaturi Secondo le dosi prescritte
Enzimi digestivi Con i pasti
Acqua 6-8 bicchieri al dì
Fibre Crusca di avena
Alfalfa 10 compresse 3 volte al dì



Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.

Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
edito da
Alfa Omega Editrice
Via San Damaso,23 - 00165 Roma
Tel. (06) 630398 Fax 632196

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