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CIRROSI EPATICA

        La cirrosi epatica è una malattia cronica caratterizzata dalla degenerazione e dall’indurimento delle cellule del fegato. La cicatrizzazione del tessuto epatico, che può derivare da alcolismo, denutrizione, epatite virale, infiammazione cronica od ostruzione di alcuni condotti del fegato, impedisce il corretto funzionamento epatico. La cirrosi dovuta all’alcool può essere fermata se diagnosticata precocemente e se viene sospeso il consumo di alcool. Le donne che bevono mezzo litro di birra al giorno e gli uomini che ne bevono un litro per un periodo di tempo che va dai 10 ai 15 anni, rischiano la cirrosi. I farmaci che possono causare la cirrosi sono quelli usati per il trattamento dell’ipertensione, la tubercolosi, il morbo di Parkinson e il cancro.
I primi sintomi della malattia sono febbre, indigestione, diarrea o stitichezza, debolezza, colorazione rossa sul palmo delle mani e itterizia. I sintomi successivi sono edema, anemia, disfunzioni legate a perdite di sangue caratterizzate dalla presenza di lividi a forma di stella. Può manifestarsi anche una carenza di vitamine del complesso B e di vitamina A, C e K.

        Un’alimentazione ottimale rappresenta la chiave di guarigione dalla malattia. Per favorire la rigenerazione delle cellule epatiche viene prescritta una dieta ad alto tenore proteico (1 g di proteine per ogni chilo di peso corporeo o dai 75 ai 100 g di proteine al giorno). Si raccomandano le proteine complete di origine vegetale. In caso di coma, comunque, la quantità di proteine dovrebbe essere limitata. Una dieta ricca di calorie (da 2500 a 3000 calorie al dì) e di carboidrati complessi (dai 300 ai 400 g al dì) è necessaria per aumentare la riserva di glicogeno, in modo che la proteina venga usata per la rigenerazione dei tessuti e per compensare la perdita di peso causata dalla febbre.
Sono indicati i succhi di verdure fresche come la bietola, il tarassaco e la carota. In caso di cirrosi grave può essere d’aiuto consumare per due settimane frutta, verdura cruda e pesce, insieme ai succhi. Bisogna evitare il consumo di pesce crudo o poco cotto e di olio di fegato di merluzzo. Il consumo di pesce può essere ridotto ma non eliminato, a causa della minore capacità del fegato di elaborare le grandi quantità di vitamina A. Lo zinco contenuto nel pesce è utile.
Bisognerebbe evitare i grassi animali o i grassi saturi, il latte e il formaggio, le spezie, la caffeina e la coca cola, il riso bianco, i carboidrati raffinati come dolci e caramelle, gli oli vegetali rancidi, i cereali raffinati e tutti gli alimenti industriali. Gli oli da preferire sono quelli spremuti a freddo. Le noci fresche, i legumi secchi e le verdure a foglia verde, sono ricche di magnesio. In caso di nausea ricorrente, è meglio somministrare piccoli pasti frequentemente, piuttosto che tre grandi pasti.

        Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. Una complicazione comune della cirrosi è la difficoltà del fegato di rendere le vitamine disponibili in forma attiva per il resto del corpo. Per questa ragione, la dieta dovrebbe essere ricca di vitamine del complesso B e di vitamina A (non in forma di carotene), C e K. In caso di itterizia, si dovrebbe fare particolare attenzione alle vitamine liposolubili A, D, E e K, perché alcuni tipi di itterizia interferiscono con l’assorbimento di questi elementi nutritivi. In caso di edema bisognerebbe limitare il consumo di sodio, che causa ritenzione idrica nell’organismo.
L’alcool riduce enormemente l’assorbimento di vitamina B1 e altre sostanze nutritive. Può risultarne uno stato di carenza che può portare a lesioni del fegato malgrado un’alimentazione adeguata. L’aminoacido cisteina insieme alla vitamina C protegge dai danni causati dall’alcool. La carenza di vitamina B provoca confusione, perdita di memoria, irregolarità cardiache e problemi gastro-intestinali. Il danno epatico derivante da eccesso di alcool è irreversibile, comunque si possono evitare danni maggiori astenendosi dall’alcool, alimentandosi con una dieta nutriente e prendendo integratori vitaminici e minerali. Ogni tipo di alcool dovrebbe essere completamente evitato.
Le erbe che possono essere d’aiuto sono il cardo mariano, l’olio di enotera (previene il danno), la bardana, il trifoglio, il muschio irlandese, il finocchio, il tarassaco, la chelidonia, il crespino, il chionanto, il timo, la rosa canina, l’idraste, il luppolino, rafano nero, la suma e l’echinacea. Si possono usare dei clisteri di sostanze naturali per tenere pulito l’intestino dalle tossine che affaticano i reni e il fegato. Si ritiene che i clisteri di gramigna e caffè disintossichino il fegato.

SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELLA CIRROSI EPATICA:


Organi Sostanza Quantità*
Fegato Vitamina A 50.000 a 100.000 UI al dì
Complesso B Megadosi
Vitamina B12 In più
Acido folico In più
Niacina In più
Colina 1-5 g secondo le dosi prescritte
Inositolo Secondo le dosi prescritte
Coenzima Q10 100 mg al dì
Vitamina C 3000-8000 mg nel corso della giornata
Vitamina D Secondo le dosi prescritte
Vitamina E
Acidi grassi insaturi Olio di enotera
Vitamina K
Selenio 200 mcg al dì
Germanio 200 mg al dì
Calcio 1500 mg divisi dopo i pasti e all’ora di andare a dormire
Magnesio (chelato) 750 mg al dì
Zinco 50 mg al dì
Lecitina 1 cucchiaio o 2 capsule coi pasti
Carboidrati
Proteine Aminoacidi in forma libera secondo le dosi prescritte
Aglio 2 capsule al dì coi pasti
Cardo mariano In forma di integratore
L-arginina Secondo le dosi prescritte
L-metionina Secondo le dosi prescritte
L-carnitina Secondo le dosi prescritte
L-cisteina Secondo le dosi prescritte
L-glutatione Secondo le dosi prescritte



Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.

Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
edito da
Alfa Omega Editrice
Via San Damaso,23 - 00165 Roma
Tel. (06) 630398 Fax 632196

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