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COBALTO

Descrizione

        Il cobalto è considerato un minerale essenziale ed è parte integrante della vitamina B12, o cobalamina. La vitamina B12 ed il cobalto sono strettamente legati tanto da poter essere designati indifferentemente con l’uno o l’altro nome. La concentrazione normale nel sangue va dagli 80 ai 300 nanogrammi per millilitro.
Il cobalto agisce come sostituto del manganese nell’attivare una serie di enzimi (come dipeptidasi e glicilglicina) nel corpo. Il cobalto sostituisce lo zinco in alcuni enzimi e ne attiva altri. E’ necessario per un normale funzionamento e mantenimento dei globuli rossi e di tutte le altre cellule del corpo.
Il corpo umano non ha la capacità di sintetizzare il cobalto e dipende quindi da fonti animali per una giusta quantità di questa sostanza. Ecco perché i vegetariani sono più soggetti ad una carenza di cobalto di quanto non lo siano le persone che mangiano carne. Gli alimenti più ricchi di cobalto sono le carni, specialmente fegato e rognone, le ostriche, le vongole e il latte. Il cobalto è presente in tutta la vegetazione marina e oceanica ma manca invece in quasi tutte le verdure coltivate. I terreni fertilizzati a cobalto possono trasmetterne piccole quantità ai raccolti.

Assimilazione ed immagazzinamento

        Il cobalto deve essere assorbito come componente della vitamina B12. La maggior parte della quantità assorbita, una volta usata dal corpo, viene eliminata attraverso l’urina. Il cobalto viene immagazzinato nel fegato, nei reni, nel pancreas e nella milza.

Dosaggio e tossicità

        Non ci sono dosi dietetiche raccomandate per il cobalto perché il fabbisogno di questo minerale è basso e può essere sostituito con cibi a base di proteine. L’assunzione media giornaliera di cobalto varia dai 5 agli 8 microgrammi.
E’ stato provato che alte dosi di cobalto possono causare un ingrossamento della tiroide. La riduzione della quantità di cobalto dovrebbe permettere alla tiroide di ritrovare le sue dimensioni normali.
Gli esperimenti effettuati sugli animali hanno mostrato che un eccesso di cobalto causa la policitemia, ossia l’aumento dei globuli rossi. Sono stati registrati anche casi di aumento della massa cellulare ematica, iperplasia normoblastica del midollo osseo. Tra i sintomi meno gravi troviamo pallore, stanchezza, diarrea, palpitazioni cardiache, intorpidimento delle dita delle mani e dei piedi. E’ stato scoperto che una dieta a base di proteine di alta qualità protegge dagli effetti tossici del cobalto. Sono stati riportati casi di insufficienza cardiaca congestizia dovuta a cardiomiopatia in seguito al consumo di 1,2 parti per milione di cobalto nella birra. Sono stati registrati anche casi di effusione pericardica, iperplasia tiroidea e disturbi neurologici. Dosi elevate di cobalto possono interferire con reazioni di decarbossilazione, impedire il metabolismo del piruvato e degli acidi grassi e favorire l’assorbimento del ferro e la sintesi della globina.

Effetti da carenza e sintomi

        Una carenza di cobalto può causare l’anemia perniciosa ed essere responsabile di uno sviluppo lento. Se la carenza di cobalto non viene curata, può causare disturbi nervosi permanenti.

Effetti benefici nelle malattie

        La somministrazione di dosi di cobalto ha dato risultati positivi nella cura dell’anemia perniciosa. Questo conferma l’importanza del cobalto nella formazione dei globuli rossi.

IL COBALTO PUO’ ESSERE EFFICACE NELLA CURA DELLE SEGUENTI MALATTIE:



Organi Malattie
Sangue/Apparato circolatorio Anemia perniciosa




Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.

Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
edito da
Alfa Omega Editrice
Via San Damaso,23 - 00165 Roma
Tel. (06) 630398 Fax 632196

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