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DISTROFIA MUSCOLARE (vedi anche DEBOLEZZA E DISTURBI MUSCOLARI)

        La distrofia muscolare è caratterizzata dal progressivo deperimento e indebolimento muscolare. Esistono cinque forme diffuse e tre forme meno comuni della malattia, ognuna caratterizzata dalla sua patologia; una forma può colpire una persona ad una certa età, un’altra implica la degenerazione di una zona muscolare precisa nell’organismo. Alcune forme possono non progredire, ma sino ad ora nessuna è guarita completamente. Le ricerche più recenti hanno isolato un gene ritenuto responsabile di alcune forme di distrofia muscolare.
La forma più comune è la distrofia muscolare di Duchenne, che colpisce solo i maschi. Questa malattia si manifesta prima dei cinque anni e colpisce i muscoli delle spalle, dei fianchi, delle cosce e dei polpacci. Il deterioramento si diffonde gradualmente a tutti i muscoli, causando grave invalidità. La respirazione diventa progressivamente più difficile e sono comuni le infezioni del tratto respiratorio. Si considera attualmente che la malattia sia provocata prevalentemente da causa ereditaria (la madre è il portatore sano); tuttavia ci sono molti casi in cui non c’è una relazione familiare. Esiste una forma che si manifesta negli adulti intorno ai quaranta o cinquanta anni.

        Il sintomo principale è una grande debolezza alla schiena e alle gambe, che provoca difficoltà nel camminare. La debolezza progredisce gradualmente in tutti i muscoli dell’organismo, portando ad una paralisi parziale e poi totale. Un bambino può avere problemi a sollevare una mano sopra la testa o a rimettersi in piedi dopo essere caduto, e si può notare una goffaggine generale (incapacità di salire le scale, cadute frequenti e andatura con i piedi distanti). I muscoli sembrano grandi perché il tessuto deperito viene sostituito dal grasso. Esiste il 50% di possibilità di trasmettere la malattia e un’analisi del sangue permette di scoprire se un individuo è portatore.
Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. Nel periodo che precede la diagnosi della malattia, vengono eliminati con le urine gli aminoacidi e una sostanza chiamata creatina. Questo è un segno della scomposizione del tessuto muscolare. Se la degenerazione non è troppo avanzata, la somministrazione di vitamina E può fermare un’ulteriore progressione. Si ipotizza che il fattore ereditario della malattia possa essere un fabbisogno genetico anormalmente alto di vitamina E, essenziale per la formazione del nucleo di ogni cellula. Negli esperimenti effettuati sugli animali si è notato che la distrofia viene causata da una carenza di proteine e vitamine A, B6, E e colina. La carenza di selenio può dare origine alla distrofia muscolare.

        Nel tessuto distrofico, il fabbisogno di ossigeno è enormemente aumentato, molti enzimi necessari al funzionamento muscolare sono mancanti, e gli acidi grassi essenziali che formano la parte strutturale del muscolo sono distrutti. La membrana cellulare diventa sempre più permeabile, provocando infiltrazioni di sostanze nutritive nel sangue. Alla fine i muscoli vengono sostituiti da tessuto cicatriziale.
La dieta di una persona che soffre di distrofia muscolare dovrebbe contenere tutte le sostanze nutritive essenziali, ivi comprese le proteine complete, gli oli vegetali e Omega 3 (olio di pesce e olio di lino). Nelle prime fasi si può arrestare il deperimento muscolare e prolungare le remissioni. Negli stadi più avanzati si può arrestare il progredire della malattia e si possono avere miglioramenti, tra cui un aumento della forza muscolare, senza però una guarigione completa. La vitamina E e la colina presenti soprattutto nel germe dei cereali, sono facilmente carenti in una dieta di prodotti industriali, perché vengono rimosse durante il processo di raffinazione. (Non vengono reintegrate, come accade per altre sostanze nutritive). Anche il cloro dell’acqua potabile e i grassi rancidi distruggono la vitamina E.

ELEMENTI NUTRITIVI CHE POSSONO DARE RISULTATI POSITIVI NELLA CURA DELLA DISTROFIA MUSCOLARE:


Organi Sostanza Quantità*
Muscoli Vitamina A
Complesso B
Vitamina B6
Vitamina B12
Colina
Niacina
Acido pantotenico
Vitamina C
Vitamina E
Potassio
Selenio
Proteine
Acidi grassi insaturi



Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.

Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
edito da
Alfa Omega Editrice
Via San Damaso,23 - 00165 Roma
Tel. (06) 630398 Fax 632196

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