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MORBO DI PARKINSON

        Il morbo di Parkinson, chiamato anche paralisi agitante, è una malattia a progressione lenta del sistema nervoso che distrugge un tipo di cellula nervosa essenziale, situata in una piccola parte del cervello. La causa della malattia è sconosciuta, ma ci sono delle teorie che l’attribuiscono ad una carenza di vitamina E nei primi anni di vita. La malattia appare quando nel cervello c’è uno squilibrio tra due sostanze chimiche, la dopamina e l’acetilcolina. Queste sostanze passano i messaggi tra le cellule nervose che controllano la funzione muscolare. Nel parkinsonismo, la quantità di dopamina diminuisce, creando uno squilibrio che rende confusi gli impulsi nervosi.
I sintomi del morbo di Parkinson includono rigidità muscolare (prima le gambe poi le braccia) e crampi, tremori involontari tra cui un caratteristico movimento pillolare del pollice e dell’indice che sfregano l’uno contro l’altro, difficoltà nel discorso, espressione facciale fissa, ipersecrezione salivare e andatura strascicata. Nonostante questi sintomi, le percezioni e l’attività mentale non vengono alterate. Vi è spesso la perdita dell’appetito e una certa perdita di peso, che può provocare una carenza nutritiva. La stitichezza cronica può complicare la malattia.

        Non esiste una cura per questa malattia anche se ci sono dei farmaci che possono alleviare i sintomi. Le cure mediche dovrebbero essere integrate da trattamenti alternativi; consultate un medico. Le sostanze nutritive e naturali possono essere d’aiuto. Un gruppo di malati è stato curato con leucina (10 g al dì) un aminoacido a catena ramificata, ma sono necessari altri studi di conferma. Dosi massicce di vitamina E possono rallentare l’evoluzione della malattia. I lipotropi funzionano aumentando il flusso sanguigno e l’ossigeno al cervello. La somministrazione di dosi supplementari di colina e acetilcolina si è rivelata efficace.
L-dopa o levodopa, un farmaco usato soprattutto per ristabilire l’equilibrio con l’acetilcolina, ha molti effetti collaterali (nausea, movimenti involontari, cambiamenti mentali come paranoia e allucinazioni, irregolarità cardiache e ritenzione urinaria) e non dovrebbe essere assunto insieme alla vitamina B6. La vitamina C può diminuire l’ampiezza di tali effetti. Lo zinco può essere necessario per far sì che la vitamina B6 non interferisca con gli effetti dell’L-dopa. Le vitamine del complesso B, soprattutto la vitamina B6, spesso diminuiscono l’efficacia dell’L-dopa. L’avvelenamento da manganese può dare gli stessi sintomi dello stadio finale del morbo di Parkinson.
Adelle Davis, nel suo libro “Let’s Get Well”, afferma che la vitamina B6, insieme alle altre vitamine del complesso B e al magnesio ha fatto registrare miglioramenti significativi. I pazienti si sentono più forti, hanno un’andatura più sicura, un miglior controllo della vescica, una maggiore sensazione di benessere, maggiore acutezza mentale e una diminuzione dei crampi muscolari, dei tremori e della rigidità. Talvolta è difficile notare i miglioramenti in una persona che soffre di una forma grave della malattia da diversi anni.

        Un cambiamento della dieta e la cura della stitichezza possono essere utili. Gli alimenti consigliati sono i cereali integrali, la frutta e la verdura, le proteine a basso tenore di grassi, le fibre per combattere la stitichezza, e le fave (contengono levodopa, la sostanza usata per curare il morbo di Parkinson). I semi, le noci e gli oli di semi sono ricchi di vitamina E. Pasti piccoli e frequenti aumenteranno i livelli di sostanze nutritive e calorie nel paziente, prevenendo la malnutrizione. E’ necessario anche aumentare l’assunzione di fluidi perché le secrezioni normali dell’intestino possono essere diminuite da alcuni dei farmaci prescritti. I cibi ricchi di fibre aiuteranno a mitigare la stitichezza.
Le erbe che possono essere d’aiuto sono la radice di poligono, lo stelo dell’uncaria ed il licio. Gli esercizi aiutano a migliorare la flessibilità, la mobilità, l’equilibrio e la coordinazione. E’ consigliato l’esercizio fisico moderato come camminare, fare stretching o allenarsi con il vogatore e la cyclette. Per chi ha questa malattia lo scopo dell’attività fisica è quello di rinforzare, e non deve quindi essere stancante. Sono consigliati brevi allenamenti diverse volte al giorno, considerando i giorni di cattivo tempo come giorni di riposo. E’ consigliato anche l’esercizio passivo con un terapeuta o con un amico per combattere la contrazione muscolare (vedi la Parte II).

SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO DARE RISULTATI POSITIVI NELLA CURA DEL MORBO DI PARKINSON:


Organi Sostanza Quantità*
Cervello/Sistema nervoso Complesso B
Vitamina B2 Sino a 100 mg al dì
Vitamina B6 10-200 mg al dì
Niacina 100 mg 3 volte al dì
Colina
Vitamina C con bioflavonoidi 3000-8000 mg nel corso della giornata
Vitamina E 600-1000 mg al dì aumentando lentamente la dose
Lecitina 1 cucchiaio 3 volte al dì
Fosfatidilcolina
Calcio 1000 mg al dì
Magnesio 750 mg al dì
Zinco
GABA Secondo le dosi prescritte
Acido L-glutammico Secondo le dosi prescritte
L-tirosina Secondo le dosi prescritte (da un medico)
L-leucina 10 g al dì
Proteine Aminoacidi in forma libera
Lievito di birra Secondo le dosi prescritte
Enzimi digestivi Con i pasti


Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.

Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
edito da
Alfa Omega Editrice
Via San Damaso,23 - 00165 Roma
Tel. (06) 630398 Fax 632196

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