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SODIO

Descrizione

        Il sodio è un minerale essenziale che si trova in tutte le cellule del corpo ma principalmente nei fluidi extracellulari; nei fluidi vascolari (pH del sangue) all’interno dei vasi sanguigni, arterie, vene e capillari e nei fluidi intestinali, all’esterno cellule. Il 50% circa del sodio del corpo umano si trova in questi fluidi, il rimanente 50% si trova nelle ossa. L’ormone aldosterone dalla corteccia surrenale regola il sodio facendo sì che in circolo non ce ne sia mai troppo o troppo poco. L’eliminazione avviene attraverso i reni.
Il sodio, insieme al potassio regola il rapporto acido-alcalinico del sangue. Sempre insieme al potassio aiuta a regolare l’equilibrio idrico del corpo, ossia la distribuzione dei fluidi tra l’esterno e l’interno delle membrane cellulari. Il movimento degli aminoacidi attraverso le cellule dipende dal sodio. Il sodio e il potassio svolgono anche un ruolo nella contrazione e nell’espansione muscolare e nella stimolazione nervosa.

        Un’altra importante funzione del sodio è quella di tenere gli altri minerali del sangue solubili, in modo che non formino depositi nel flusso sanguigno. Insieme al cloro tutela la salute del sangue e della linfa, partecipa al trasporto dell’ossigeno, aiuta ad eliminare l’anidride carbonica dal corpo e facilita la digestione. Il sodio è necessario anche per la produzione dell’acido cloridrico nello stomaco.
Il sodio si trova in quasi tutti i cibi, soprattutto nel cloruro di sodio (sale). Sei grammi di sale negli alimenti equivalgono a 2,4 g assorbiti dal corpo. Le fonti animali ne contengono più di quelle vegetali. Gli alimenti industriali contengono alte quantità di sodio e possono creare problemi a chi li consuma regolarmente nella propria alimentazione. Leggete attentamente l’etichetta di questi alimenti. Ne troviamo quantità importanti nei frutti di mare, nel latte, nell’acqua morbida, nel pollame e nella carne. L’alga kelp è un eccellente integratore di sodio.
Tra gli altri alimenti che contengono sodio in una forma non immediatamente visibile troviamo la salsa di soia, il glutammato monosodico, il nitrato di sodio, il nitrito, il propionato, l’alginato, il citrato e il solfito, e ancora, il bicarbonato di sodio, il lievito in polvere e altre spezie o additivi che contengono sodio.

Assimilazione ed immagazzinamento

        Il sodio viene rapidamente assorbito nell’intestino tenue e nello stomaco e trasportato dal sangue ai reni dove viene filtrato e restituito al sangue secondo il fabbisogno del corpo. L’assimilazione del sodio richiede energia. L’ormone surrenale, aldosterone, è un importante regolatore del metabolismo del sodio. Il sodio in sovrappiù, di solito il 90-95% del totale ingerito, viene eliminato attraverso le urine. L’assorbimento e l’eliminazione del sodio sono direttamente collegati alla quantità di acqua consumata. Le perdite d’acqua attraverso la pelle e i polmoni vanno dai 500 agli 800 millilitri al giorno e il 75% di questa quantità è libera da elettroliti. Attraverso l’esercizio fisico e l’umidità se ne eliminano dai 46 ai 92 mg al giorno. Il sudore ne contiene un grammo per litro.
L’uso eccessivo del sale può ostacolare l’assorbimento e l’uso del cibo, specialmente nel caso di alimenti a base di proteine. Il vomito, la diarrea o una sudorazione eccessiva possono provocare una diminuzione del sodio. In tale caso può essere opportuna l’assunzione di integratori per prevenire la carenza di sodio. I livelli di sodio nelle urine ne riflettono l’assunzione alimentare. Per cui quando l’assunzione è alta lo sarà anche l’eliminazione e viceversa. I livelli nel sangue sono di solito tra i 310 e i 333 mg per 100 millilitri).

Dosaggio e tossicità

        Non ci sono dosi consigliate per il sodio, ma generalmente l’assunzione media va sempre al di là del fabbisogno quotidiano. L’Americano medio ingerisce dai 2,3 ai 6 grammi di sodio ma può arrivare anche sino a 15 g. Un’assunzione quotidiana di sale (cloruro di sodio) che vada dai 14 ai 28 g è considerata eccessiva. Una alimentazione che contenga 0,5 g di sodio al giorno è sufficiente a garantire l’equilibrio del sodio nel nostro corpo, ma la dose adatta per un individuo adulto va da 1,1 a 3,3 g. Il Consiglio Nazionale di Ricerca (Usa) consiglia un’assunzione quotidiana di cloruro di sodio di 1 grammo per ogni litro di acqua consumata. La dose consigliata per i neonati sino a 6 mesi è di 120 mg, e dai 6 mesi a 1 anno, 200 mg. Per i bambini di 1 anno la dose è di 225 mg, dai 2 ai 5 anni è di 300 mg, dai 6 ai 9 anni è di 400 mg, e dai 10 ai 18 anni è di 500 mg.

        Dosi eccessive di sodio possono favorire l’eliminazione del potassio con le urine, provocandone la carenza. In tal caso può essere necessaria l’assunzione di integratori di potassio. L’eccesso di sodio può causare anche ritenzione idrica, vertigini e gonfiore degli arti inferiori e del viso. Per le persone sensibili al sale, l’uso eccessivo può causare ipertensione. La pressione del sangue si è ridotta del 20 o 30% nelle persone che hanno diminuito l’assunzione quotidiana di sale. Tuttavia l’assunzione di sale può non essere l’unica ragione dell’ipertensione, perché una minore assunzione di potassio contribuisce all’equilibrio degli elettroliti. L’integrazione di potassio può compensare la differenza. Questo vale anche per le cause dell’infarto. Consumare meno sodio durante tutta la vita può aiutare a prevenirlo, ma è necessario che ci sia l’equilibrio col potassio, qualunque sia la quantità consumata. Sul mercato esistono dei prodotti che contengono potassio insieme al sodio che vengono chiamati “sali iposodici”. Leggete l’etichetta di questi prodotti. Un’alternativa all’uso del sale è preparare gli alimenti con erbe o spezie.
Un uso eccessivo di cloruro di sodio nell’alimentazione contribuisce all’aumento di malattie del fegato, del cuore e dei reni. Il modo più semplice di ridurre l’assunzione di sodio è di eliminare l’uso del sale.

Effetti da carenza e sintomi

        Le carenze di sodio sono molto rare perché quasi tutti i cibi contengono questo minerale. La malnutrizione, il vomito, la diarrea, la sudorazione eccessiva, o qualsiasi condizione che causi importanti perdite d’acqua, può causare una carenza. Se dopo una forte perdita d’acqua il sodio rimane, può manifestarsi intossicazione idrica, che a sua volta può portare ad anoressia, apatia e spasmi muscolari. In questo caso bisogna integrare i fluidi prima del sodio perché senza liquidi il minerale non può essere assorbito. E’ sufficiente una modesta integrazione di sodio nel corso della giornata; gli elettroliti persi vengono rimpiazzati con la normale alimentazione quotidiana.
La carenza di sodio provoca gas intestinali, perdita di peso, vomito, ipoglicemia, palpitazioni cardiache, indebolimento e contrazioni muscolari. La mancanza di sodio ostacola la conversione dei carboidrati in grassi per la digestione. Possono manifestarsi anche artrite, reumatismi e nevralgia, un dolore acuto su un nervo causato dagli acidi che si accumulano in mancanza di sodio.

Effetti benefici nelle malattie

        Le persone che soffrono di ipertensione dovrebbero seguire una dieta a basso tenore di sodio, perché questo elemento può aggravare il disturbo. L’assunzione di piccole dosi di sodio aumenta la resistenza ai crampi e ai colpi di calore. Il sodio aiuta il calcio a rimanere in soluzione che favorisce il rafforzamento del sistema nervoso. Alcuni studi clinici hanno dimostrato che le diete a basso tenore di sodio aiutano a prevenire o a curare i sintomi della tossiemia (avvelenamento batterico), dell’edema (gonfiori), della proteinuria (albumina nelle urine) e la vista offuscata.

IL SODIO PUO’ ESSERE EFFICACE NELLA CURA DELLE SEGUENTI MALATTIE:


Organi Malattie
Apparato intestinale Diarrea
Cervello/Sistema nervoso Nervi
Denti/Gengive Problemi ai denti e alle gengive
Gambe Crampi
Ghiandole Esaurimento surrenale
Fibrosi cistica
Generali Colpi di calore
Crampi
Disidratazione
Edema
Febbre
Poliomelite
Tossiemia



Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.

Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
edito da
Alfa Omega Editrice
Via San Damaso,23 - 00165 Roma
Tel. (06) 630398 Fax 632196

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