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Intervista del Prof Ruggero Santilli. Il professore e' un'eminente autorita' in campo internazionale per quanto riguarda la ricerca avanzata nel campo della fisica e autore di alcuni brevetti. L'intervista fa riferimento al problema dell'idrogeno il cui sviluppo come energia alternativa causera' negli anni un disastro senza precedenti.

Intervista per intero: www.magnegas.com/europe/italiano/intervista.htm

Qui di seguito riporto la sola parte riguardante l'idrogeno:

       D. (intervistatore) Ma tutti dicono che l'idrogeno e' il carburante ideale e che le cellule a carburante non danneggiano affatto l'ambiente.

       R. Purtroppo sono in disaccordo irriconciliabile con queste vedute. Infatti, esistono in Italia oggi dei pregiudizi veramente incredibili al riguardo dell'uso dell'idrogeno come carburante, delle auto a 'fuel cells', e delle auto elettriche. Per esempio, e' vero che la combustione dell'idrogeno e' pulita perche' produce solo vapore acqueo. Pero' l'idrogeno ha una 'oxigen depletion' allarmante, perche' trasforma l'ossigeno dell'atmosfera in acqua e quindi eliminandolo in una forma respirabile. Anche quando prodotto mediante la separazione elettrolitica dell'acqua (che lascierebbe immutata la percentuale dell'ossigeno nell'atmosfera), l'uso dell'idrogeno in grande quantita' e' immensamente inquinante, per il semplice motivo che la produzione della corrente elettrica necessaria per separare l'acqua, e' in genere altamente inquinante.

       Il solo uso accettabile dell'idrogeno e' quello prodotto mediante la separazione elettrolitica dell'acqua la cui elettricita' origina da centrali elettriche non-inquinanti, come le centrali idriche, solari o da vento. Il problema e' che quest'ultime sono totalmente insufficienti per le immense necessita' di combustibili al giorno d'oggi. Contrariamente ad una opinione molto diffusa che ho trovato in Italia, per mio estremo rammarico, soprattutto nella stampa che dovrebbe essere qualificata, le auto operanti a 'fuel cells' hanno gli stessi allarmanti problemi ecologici della combustione dell'idrogeno. E' facile fare dei calcoli e vedere che, qualora tutte le auto del mondo fossero trasformate in auto a 'fuel cells' tutte le forme di vita nella Terra cesserebbero nel giro di un anno a causa della riduzione dell'ossigeno nell'ordine di decine di miliardi di tonnellate al giorno. Similmente, le auto operanti a batterie elettriche e' vero che hanno gli scarichi piu' puliti del mondo (perche' non ci sono scarichi di nessun tipo), pero' sono tra le auto piu' inquinanti del mondo quando la loro elettricita' origina da centrali operanti a combustibili fossili.

       La verita' scientifica la cui conoscenza manca agli italiani e' che un'auto a benzina contemporanea e' molto meno inquinante delle auto ad idrogeno (sia esso usato come carburante oppure in 'fuel cells') prodotto con elettricita' originate da centrali a combustibile fossile. Infatti, la produzione della benzina non richiede elettricita' in misura apprezzabile (le raffinerie operano principalmente su basi di reazioni chimiche), le marmitte catalitiche contemporanee eliminano molti (ma non tutti) gli idrocarburi, e l'ossigeno usato nella combustione viene trasformato in CO2 di cui almeno una parte e' riciclata in ossigeno dalle piante. Nel caso della combustione dell'idrogeno, l'ossigeno viene rimosso in maniera permanente dall'ambiente, mentre le centrali elettriche a carburanti fossili sono enormenente piu' inquinanti della combustione della benzina.

       In altre parole, restringere l'attenzione agli scarichi della combustione e' ormai un atteggiamento autolesionista. Il solo atteggiamento ecologico serio e' quello globale. Un'altra informazione tecnica che non ho visto nella stampa italiana e' che la combustione del gas naturale produce dal 30% al 40% piu' anidride carbonica della benzina a parita' di prestazioni, a causa del fatto evidente a tutti, che il contenuto energetico del gas naturale e' di gran lunga inferiore a quello della benzina richiedendo cosi' la combustione di quantita' maggiori in peso con conseguente maggiore emissione di CO2. L'uso di gas naturale in grandi quantita' e' quindi potenzialmente catastrofico per l'ambiente perche' produce cambiamenti climatici piu' catastrofici di quelli della benzina.



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