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Eccoci di nuovo, oggi con novità sulla legislazione che la Comunità Europea sta preparando per prodotti naturali e integratori alimentari.

Perché vogliono globalizzare la nostra salute?


Il sospetto più che fondato è che questa globalizzazione serva solo a favorire gli interessi di un'industria farmaceutica già potentissima che però è sempre di più sotto tiro per colpa dei prodotti medicinali dannosi che ci propone, e sempre più assediata dalle "alternative naturali" meno dannosi e a volte più efficaci delle medicine sintetiche.

Allora che cosa possiamo fare?

Opponiamo la nostra globalizzazione a quella delle multinazionali, delle lobby occulte e della filosofia di controllo totale che sta per erodere gli ultimi rimasugli delle nostre libertà individuale.

La globalizzazione di per sé non è il male. Internet ci permette di comunicare con più efficienza ed è una meraviglia. Sta comunque a noi riempire questa tendenza alla globalizzazione di contenuti, che dovranno definire diritti e doveri in maniera bilanciata. Dovremo sostituire le proposte che favoriscono certi interessi di parte con altre che invece danno valore e ascolto al singolo, alla libertà di scelta, alla dignità dell'individuo e che esaltano le nostre responsabilità di decisione e di comportamento.

Fate sentire la vostra voce!

"Cominciate a tossire" come dice Vitale Onorato, presidente della nostra associazione, in uno scritto recente "per far crollare la piramide che ci sta sopra".

E non dimenticate: Questo mondo è nostro!

La Leva di Archimede - Roma
Associazione di consumatori per la liberta' di scelta
http://www.laleva.cc
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Direttiva sugli integratori fermata
dai ministri della sanità europei


Il Consiglio dei ministri della sanità europei, in una riunione di fine maggio, ha deciso di dare l'altolà alla direttiva, che doveva dare un regolamento comune agli integratori alimentari, prodotti che contengono vitamine e altre sostanze naturali e vengono usati da milioni di consumatori che sono attenti alla salute.

La direttiva era stata proposta dalla Commissione Europea (poco dopo che Prodi ne assumesse la guida) ed è stata già esaminata dal Parlamento Europeo, il quale ha suggerito alcuni emendamenti.

Secondo il ministro del commercio danese Ole Stavad, la direttiva è stata cancellata dall'agenda e rimandata alle calende greche, da ripresentare in un futuro quando avrà migliori prospettive. Infatti, sei dei quindici stati membri della Comunità non erano d'accordo con il testo della proposta: la Spagna, la Francia, il Belgio, l'Austria, la Danimarca e la Grecia.

La direttiva infatti è altamente controversa. Le autorità sanitarie dei paesi che hanno votato contro sono del parere che i dosaggi di vitamine e minerali nei prodotti debbano essere strettamente legati alle cosiddette RDA. Queste sono le quantità giornaliere raccomandate di ogni sostanza nutriente sufficienti a fugare il pericolo delle classiche malattie da carenza vitaminica. I consumatori, insieme ad alcuni scienziati, ed ai medici e naturopati che utilizzano questi integratori, sono di tutt'altro parere.

"Le RDA non sono garanzia di ottima salute. Furono sviluppate durante la seconda guerra mondiale con il proposito di far sì che le truppe americane non si ammalassero a causa di deficit vitaminici alleggerendo al contempo le retrovie da quantità eccessive di rancio. Nuove ricerche hanno dimostrato che per uno stato di salute ottimale, alcune di queste sostanze debbano essere assunte in dosaggi molto maggiori dei minimi fissati nelle RDA," sostiene il Dott. Claudio Capozza medico di base a Roma e membro de La Leva di Archimede, un'associazione di consumatori che chiedono libertà di scelta in questioni di salute.

Un'altro punto della direttiva che viene caldamente contestato è il controllo, secondo alcuni troppo restrittivo, delle sostanze che si potranno utilizzare in futuro nella formulazione di questi prodotti.

La proposta di direttiva infatti conteneva un annesso elenco dei "fonti di nutrienti" da utilizzare nella formulazione dei prodotti, e che implica l'esclusione di tutte le altre non presenti nell'elenco. Secondo Ralph Pike, il direttore dell'associazione nazionale dei negozi che in Gran Bretagna vendono prodotti di erboristeria ed integratori, quell'elenco andava ad eliminare dal mercato molti prodotti naturali perfettamente sicuri già in vendita nell'Unione Europea da anni. Pike aggiunge che erano circa trecento le sostanze, soprattutto varie forme di minerali affette dall'epurazione comunitaria. "Questo significa che migliaia di prodotti naturali potrebbero sparire, sconvolgendo il mercato dei prodotti salutistici".

L'impostazione restrittiva della proposta di direttiva viene duramente criticata anche da altri: il Dr. Mathias Rath, medico e ricercatore che per anni ha lavorato con il premio nobel Linus Pauling, ha fatto una scoperta interessante. Rath ottenne un brevetto per un protocollo preventivo per problemi cardiaci e cardiovascolari, basato sull'uso di certe vitamine ed altre sostanze naturali. Rath asserisce in una lettera aperta scritta ai parlamentari nazionali ed europei, che la direttiva sia stata ispirata dalle multinazionali del farmaco e che rappresenti un tentativo dell'industria farmaceutica di eliminare la scomoda concorrenza ai farmaci sintetici causata dai prodotti naturali, specialmente le vitamine. I farmaci sintetici sono stati duramente criticati per la presenza di effetti collaterali anche mortali, generalmente taciuti. L'analisi delle statistiche infatti mostra che le medicine sintetiche di produzione farmaceutica sono la causa di più di 100.000 morti ogni anno.

Rath chiede ai parlamentari di sostenere i metodi di cura naturali basati sulle ricerche scientifiche dicendo che rappresentano "un fattore importante nella sanità pubblica", e dice che la salute di milioni di persone debba certamente essere più importante che non i portafoglio azionario di una manciata di investitori nel campo farmaceutico.

L'Italia, anche se non è tra i paesi che hanno contribuito ad "affondare" la direttiva, è soggetto alle stesse pressioni denunciate da Rath. Lo dimostrano recenti casi di sequestro di prodotti naturali che "davano fastidio" alla concorrenza farmaceutica. Si tratta di prodotti alla vitamina E, sequestrati dal servizio farmaceutico del Ministero della Sanità su semplice segnalazione di una piccola ditta farmaceutica, che aveva qualche mese prima registrato come medicinale un prodotto analogo. Altro esempio: L'erba di San Giovanni, anche conosciuta come iperico, la quale è stata praticamente rimossa dal mercato erboristico per far spazio al corrispondente farmaco.

La direttiva europea viene criticata anche dai consumatori: "Noi crediamo che questa proposta sia un tentativo di limitare, in modo del tutto inaccettabile, la libertà di scelta degli utenti. Siamo in grado di scegliere da soli se e come usare prodotti naturali per la nostra nutrizione e per mantenerci in buona salute e ci fa piacere sapere che la direttiva non abbia ottenuto il consenso necessario. Il governo, e specialmente l'Unione Europea, non hanno il diritto, né dal punto di vista morale, né da quello legale, di legiferare in proposito. Ogni individuo deve essere libero di nutrirsi oppure di usare prodotti naturali per proteggere la sua salute, nel modo che vuole, basta che questi prodotti vengano confezionati con uno standard alto di qualità e purezza. Le nostre libertà personali non sono negoziabili per interessi politici o industriali," spiega Vitale Onorato, presidente de La Leva di Archimede, associazione di consumatori per la libertà di scelta.

"Siamo in contatto con altre associazioni e consumatori in vari paesi e ci pare che la libertà di scelta in tema salute sia un'esigenza molto sentita anche in quei paesi", dice ancora Vitale Onorato. 

Una petizione in internet promossa dalle Leva di Archimede ha già raccolto più di 23.000 firme di consumatori che non vogliono veder ridotto il proprio spazio di decisione. La petizione può essere firmata in internet all'indirizzo:
http://www.laleva.cc/petizione/italiano/intro_it.html

Per ulteriori informazioni:
La Leva di Archimede, Roma
tel. 06 635884
archimede[AT]laleva.cc

Riferimenti in internet:

http://www.laleva.cc
http://www.drrath.com
http://www.laleva.cc/petizione/italiano/ronlaw_it.html
http://www.laleva.cc/integratori/integratorierb.html