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La Commissione Europea nella persona di David Byrne, Commissario per Sanita', Ambiente e Consumatori, ha diffuso il seguente messaggio con riferimento alla direttiva europea sugli integratori alimentari di recente approvazione nel Parlamento Europeo. Byrne cerca di tranquillizzarci sul intento della direttiva.

Il Commissario non nega pero' quello che abbiamo sempre sostenuto, le previste restrizioni dei dosaggi di vitamine e minerali e gli elenchi di "sostanze ammesse" per vitamine e minerali che, secondo alcuni esperti del settore, finiranno per togliere dal mercato molti prodotti oggi disponibili anche se perfettamente sicuri. Scriveremo a Byrne per ribadire le nostre preoccupazioni, specialmente in considerazione di ulteriori proposte della Commissione Europea sui prodotti erboristici da trasformare in "medicinali tradizionali a base di erbe" e sulla revisione della legislazione europea per i medicinali, dove la Commissione propone di considerare medicinale tutto quello che in qualche modo ha a che fare con la salute!

La liberta' di scelta e la tutela dei consumatori sembrano essere valori da sostenere ad alta voce, perfino per la Commissione Europea, pero' se guardiamo il testo delle loro proposte ci vengono i brividi.

La Leva di Archimede


Messaggio del commissario Byrne ai cittadini dell'UE sugli integratori alimentari

La Commissione europea ha ricevuto moltissime lettere di cittadini allarmati dalla
proposta di direttiva sugli integratori alimentari. Le lettere, dal contenuto pressoché
analogo, se non identico, sono pubblicate su Internet nell'ambito di una campagna
contro l'adozione di suddetta direttiva. Considerato il numero di lettere ricevute, non è
possibile rispondere singolarmente a tutte e pertanto forniamo questa risposta
collettiva, anch'essa pubblicata su Internet.

Il contenuto standardizzato delle lettere si fonda su una falsa interpretazione sia delle
ragioni che hanno condotto a proporre norme comunitarie in materia, sia delle finalità
della direttiva. Gli argomenti addotti da coloro che hanno promosso la campagna
sono, peraltro, falsi e ingannevoli. È perciò mia intenzione chiarire qui il nostro punto
di vista.

Le norme in materia di integratori alimentari attualmente in vigore nei diversi paesi
dell'Unione europea presentano notevoli differenze. In molti casi sono assai
restrittive, nel senso che impediscono direttamente l'acquisto di integratori alimentari
a chi desiderasse farlo. In altri casi esse restringono le possibilità di scelta. Una delle
finalità che si pone la direttiva è pertanto di permettere ai consumatori di tutta Europa
di avere a disposizione un'ampia gamma di prodotti tra cui scegliere, e non di vietare
gli integratori alimentari, come qualcuno ha asserito.

Si prevede che, una volta adottata la direttiva, molti prodotti che in taluni Stati
membri sono attualmente in vendita come medicinali diverranno disponibili come
integratori alimentari. L'attuazione della direttiva non favorirà la commercializzazione
di questi prodotti come prodotti farmaceutici, come si sostiene nelle lettere. Riteniamo
dunque ingannevole e falsa l'affermazione secondo la quale la direttiva servirebbe gli
interessi dell'industria farmaceutica.

L'obiettivo principale della direttiva è invece di garantire un elevato livello di tutela
del consumatore, facendo sì che gli integratori alimentari immessi sul mercato siano
sicuri, in modo che quando i consumatori li comprano e li utilizzano possano essere
certi della loro sicurezza e qualità. È indubbio che la maggior parte dei prodotti oggi
sul mercato è sicura e di buona qualità: le nuove norme faranno sì che ciò si applichi a
tutti gli integratori alimentari.

A tal fine, la direttiva stabilisce norme specifiche relative alle vitamine e ai minerali
contenuti negli integratori alimentari. Ricordiamo che altre sostanze presenti negli
integratori alimentari attualmente in commercio, quali acidi grassi essenziali, fibre,
piante, erbe e loro estratti, non sono investite dalla direttiva. La regolamentazione di
tali sostanze continuerà, per il momento, a essere di competenza dei singoli Stati
membri e pertanto non sarà modificata dall'adozione della direttiva.

Per quanto concerne le vitamine e i minerali, la direttiva opera in due direzioni. In
primo luogo, istituisce gli elenchi delle vitamine e dei minerali, con le forme
specifiche da utilizzare nella produzione degli integratori alimentari, onde garantire la
sicurezza di quanto viene assunto dall'organismo umano. Le sostanze ammesse a
figurare negli elenchi sono previamente sottoposte alla valutazione di organismi
scientifici consultivi indipendenti dell'Unione europea. In secondo luogo, essa
prevede la determinazione di tenori massimi di vitamine e minerali negli integratori
alimentari, da realizzarsi nei prossimi anni in base ai pareri degli scienziati e ai calcoli
delle quantità assunte da altre fonti alimentari.

La direttiva, infine, fissa norme dettagliate per l'etichettatura degli integratori
alimentari, che deve includere informazioni sul contenuto di vitamine e minerali e sul
modo d'impiego dei prodotti. In tal modo i consumatori potranno decidere
autonomamente quali prodotti sono più adatti alle loro esigenze ed usarli in tutta
sicurezza.

Posso garantirvi che i vostri interessi e, in generale, quelli dei consumatori sono stati
tenuti nella massima considerazione al momento di proporre la direttiva. Ritengo che
sia nel vostro diritto potere accedere a un'ampia scelta di integratori alimentari sicuri e
muniti di un'etichetta adeguata, da acquistare se desiderate farlo. E resto fermamente
convinto che la direttiva che sarà adottata tra breve dal Parlamento europeo e dal
Consiglio dei ministri sarà in grado di garantire ciò.

David Byrne