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Il 13 di questo mese vi abbiamo avvertito di una manifestazione a favore della cura Di Bella, cio è della libertà di cura anche per i malati di cancro.

Abbiamo partecipato all'evento in Piazza Colonna la scorsa domenica e trasmettiamo qui di seguito le impressioni ricavate da Vitale Onorato e Paolo Ruzza, presidente e vicepresidente rispettivamente, de La Leva.


LA LEVA DI ARCHIMEDE PER LA LIBERTA' DI CURA E DI BELLA

E' iniziata il 23 settembre a Roma in piazza Colonna una serie di manifestazioni di protesta da parte di malati appartenenti a varie associazioni d'Italia che lottano per la libertà di cura e la terapia Di Bella.

Fra le motivazioni della protesta la sperimentazione fasulla nella quale sono stati usati farmaci scaduti, vitamine contenenti residui tossici di acetone, e dosi sballate. Altro motivo della protesta, l'archiviazione da parte della Procura di Firenze, senza nessun accertamento, della pratica relativa alla denuncia di questi misfatti, sui quali il procuratore di Torino Raffaele Guariniello aveva indagato verificando la truffa della sperimentazione (fra l'altro qualsiasi dipendente dell'ISS sa che le sperimentazioni durano tre anni non tre mesi!).

Conseguentemente a questa aperta violenza da parte di coloro che non hanno interesse a trovare una vera cura per il cancro ma continuare a raccogliere miliardi per la ricerca e per la chemio, in seguito alla truffa della sperimentazione, in seguito alla violenza e prepotenza con cui si scartano le procure e i giudici favorevoli a Di Bella e alla libertà di cura, in seguito all'oltraggio con cui per porre fine alla manifestazione è stato proposto come interlocutore un rappresentante dell'ISS come Greco, indagato in questa faccenda in seguito all'indagine del procuratore Guariniello, l'Associazione AIAN e altre associazioni consimili di Mentana e Monterotondo, appoggiate da associazioni per la libertà di scelta e la tutela dei diritti dei cittadini come l'AIPE e la Leva di Archimede, intendono programmare altre manifestazioni del genere ad oltranza.

A quanto detto i responsabili aggiungono anche la connivenza dei mezzi di informazione, monopolizzati e strumentalizzati dagli stessi prepotenti che boicottano la libertà di cura: il TG1 della sera ha totalmente ignorato l'avvenimento, occupandosi delle notizie più disparate e più lontane possibile da un interesse nazionale e personale dei cittadini. Il TG3 ha dato velocemente la notizia a livello però regionale. Dall'edizione però del pomeriggio a quello della sera è sparita la vista di uno striscione dell'associazione, questo a conferma del vigile boicottaggio continuo di qualsiasi realtà associativa che non sia WWF, Greenpeace, Legambiente, alla quale ultima invece il TG3 ha dedicato ampio spazio per l'opera di pulizia del mondo che invita i giovani a pulire il mondo per poter poi dire che l'hanno pulito loro.

Un responsabile dell'AIPE, che ha partecipato a questa manifestazione per Di Bella, a conferma ulteriore di questa prepotenza mafiosa in TV, ricorda che già un'altra volta, in occasione del terremoto in Umbria, dove l'AIPE è intervenuta per i soccorsi, è stato cancellato il nome dell'associazione pronunciato da un intervistato. Ed il Messaggero, dovendo riportare in un articolo le accuse dell'AIPE nei confronti del WWF per aver avallato un album di figurine per bambini pieno di strafalcioni ridicoli e assurditò incredibili, metteva a titoli cubitali nel titolo il nome WWF che si difendeva omettendo quello dell'AIPE.

Vitale Onorato Roma


IL WWF E' FAVOREVOLE AI VIVISETTORI!

Sono evidenti le contraddizioni del WWF e le sue aperte aderenze politiche e connivenze con le multinazionali.
Ci uniamo al coro di proteste che stanno arrivando al WWF da tutt'Italia per aver accolto nel Comitato Scientifico dell'associazione due vivisettori: il prof. Enrico Alleva, dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha fatto esperimenti su topi per studiare le loro reazioni di sofferenza alla somministrazione di un certo farmaco, e il prof. Alberto Oliverio dell'Università di Roma, che ha studiato gli effetti della morfina sui topi.

Il presidente Fulco Pratesi, costretto dopo svariate lettere di proteste a giustificarsi, si contraddice asserendo che è contrario alla vivisezione ma l'associazione non può privarsi dell'apporto di due cos“ illustri scienziati ed etologi di livello internazionale.
Ci piacerebbe sapere che ne pensa la sorella, che a sua volta è presidente, guarda caso, della LAV, la Lega anti-vivisezione, che a questo punto diremmo che simula di operare contro la vivisezione se poi il fratello si gloria di avere dei vivisettori nella sua associazione! Tutti e due simulano di amare gli animali, e tantomeno li conoscono, a giudicare da certi album per bambini avallati dal WWF (per i quali ha preso dei soldi), pieni di corbellerie del tipo: la capra fa quaranta litri di latte al giorno!
Il WWF fa campagne a favore del lupo e poi invita ad eliminare i cani randagi (forse per darli ai suoi due soci vivisettori?). Infatti, il biologo e consulente del WWF Franco Mari asserisce che "il lupo uccide per nutrirsi, il cane invece uccide per divertimento."

A riprova della connivenza del WWF con le multinazionali, dalle quali è finanziato: provate a cliccare il sito della Monsanto, il gigante che mafiosamente ha riempito il mondo di OGM senza chiedercene il permesso: i cibi transgenici sono sulla nostra tavola da decenni provocando allergie e abbassamento delle difese immunitarie: ebbene, le associazioni di fiducia suggerite dalla Monsanto sono proprio WWF e Greenpeace. E chi ha dato i soldi a Greenpeace per fare la crociera nell'oceano dove hanno fatto finta di contrastare Chirac che buttava le bombe? Chi ha sentito parlare dello scandalo di qualche hanno fa per i soldi dati da una multinazionale petrolifera a Greenpeace? E conniventi sono pure Panorama ed Espresso che nominano sempre e solo queste due associazioni come punto di riferimento per le questioni ambientali.

Invitiamo tutti, singoli ed associazioni ad unirsi al coro di proteste inviando una lettera su per giù simile alla seguente.

WWF
c/a Fulco Pratesi, via Po 25/C, 00198, ROMA
fax 06/85300612 E - mail - wwf@wwf.it


Egr. Presidente Pratesi,

siamo rimasti delusi della sua insistenza a voler tenere nella sua associazione due vivisettori che non vediamo quale lustro portino all'associazione provocando sofferenze agli animali con la scusa della scienza, ma la vivisezione non ha nessuna giustificazione scientifica né tanto meno etica. Ci meravigliamo ancor più dal momento che sua sorella lotta sul fronte proprio anti-vivisezione.
Manifestiamo quindi la nostra disapprovazione per questo atteggiamento incoerente, e non cesseremo di informarne persone e organi di stampa diffondendo ovunque la notizia.

firma e indirizzo

Paolo Ruzza ROMA