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ASTENERSI DAI MEDICINALI DIVENTERA' UN CRIMINE

di Samuel Walker
Pubblicato dal Detroit News
11 Gennaio 2001

(Titolo originale: "Drug Evasion" - Vedere in fondo alla pagina per contatti con l'autore)

Nel 1971, George Lucas produsse il suo primo film, un capolavoro anti-utopistico intitolato "THX-1138". Una caratteristica particolarmente interessante di THX (che era il nome del protagonista del film) è quella che, nella società concepita da Lucas, "non assumere farmaci è un crimine".

"L'umore placido" di questa società, essenziale al suo funzionamento, è indotto dai farmaci. Chi si rifiuta di assumere la dose quotidiana, viene visitato da robot-poliziotti che danno un nuovo significato al termine Agenzia per la Diffusione delle Medicine. Ricordo di esser stato particolarmente colpito da una fila di bambini dagli occhi inespressivi, in grembiuli bianchi, che venivano condotti attraverso un atrio da un poliziotto-robot con la faccia cromata, nel quale sembrava essi riponessero la massima fiducia. Tutti avevano una flebo conficcata nelle loro esili braccia.

Gli ammonimenti sui pericoli dell'uso della scienza, quando tale uso è mirato al controllo del comportamento dell'umanità, non sono nuovi; compaiono anche nel "Brave New World" di Aldous Huxley, nel "1984" di George Orwell, e nel "This Perfect Day" di Ira Levin. Ciò che invece è nuovo è che il futuro è già qui, e che gli ammonimenti sembrano essere stati ignorati.

Dai quattro milioni ai sei milioni di bambini americani ricevono, a scuola, dosi quotidiane di un potente farmaco chiamato Ritalin. A questi vivaci ragazzini, soprattutto maschietti, è stata diagnosticato l'ADHD (Attention Deficit Hyperactive Disorder, N.d.T.) , cioè una malattia che provoca disturbi dell'attenzione e iperattività; una serie di "sintomi" che vengono sempre più attaccati dalla scienza onesta per la loro vaghezza, e per il pericolo di giustificare con essi l'abuso degli interventi sul controllo dei comportamenti.

Il farmaco non favorisce l'apprendimento. La dottoressa Rosemary Tannock, dell'Ospedale pediatrico di Toronto, afferma che il Ritalin non ha né effetto sulla memoria a breve termine dei bambini, né sui processi fonologici necessari per leggere. Quest'anno, sia l'Archivio di Psichiatria Generale, sia gli Istituti Nazionali di Sanità hanno condotto studi che mettono fortemente in dubbio l'efficacia del Ritalin quale cura del benché minimo "disturbo" infantile; esso serve soltanto a tenere i bambini in silenzio, e fermi sulle loro sedie. Altri numerosi studi affermano che il Ritalin è notevolmente efficace per realizzare soloo quello che una buona maestra di vecchio stampo otterrebbe con una semplice occhiata.

Secondo Steven Ingersoll, presidente dello Smart Schools Inc. di Brighton, che dirige quattro scuole private, "L'effetto è che il bambino si muove di meno, ed è meno incline a stimoli competitivi". Ingersoll afferma che il 22 percento degli studenti erano trattati con il Ritalin quando egli assunse la presidenza di una scuola nel 1996. Quello stesso anno, gli studenti della quarta classe risultarono tra gli ultimi agli esami distrettuali. Tre anni più tardi, meno dell'uno percento dei bambini veniva trattato con il Ritalin, e il 100 percento degli studenti di settimo grado (gli stessi studenti della quarta di tre anni prima) si classificarono ai primi posti degli esami statali in lettura e matematica. Sebbene Ingersoll creda che sia piuttosto la televisione che abbia giocato un ruolo importante nei casi di deficit di attenzione, è convinto che non sono certo le droghe ciò di cui i bambini abbiano bisogno.

Secondo l'Agenzia sulla Diffusione delle Medicine statunitense, il Ritalin è un potente eccitante che presenta molti degli effetti farmacologici delle amfetamine, delle metamfetamine e della cocaina. Come ci si poteva aspettare, il Ritalin viene ora rubato agli infermieri, e dalle infermerie scolastiche, e venduto nelle strade per gli effetti che provoca.

Ciò che è più allarmante sono recenti rapporti provenienti da New York e da altre città, nei quali appaiiono casi di bambini trattati con Ritalin nei quali, quandi i genitori mettono in discussione la terapia, le autorità intervengono per risolverli.

In una recente testimonianza al Congresso, il Dott. Peter Breggin, autore di: "Ritalin: ciò che i dottori non dicono sugli eccitanti pediatrici", afferma bruscamente: "I genitori... subiscono pressioni e vengono costretti dalle autorità scolastiche a somministrare medicine psichiatriche ai loro bambini… Insegnanti, psicologi e amministratori scolastici frequentemente minacciano di non voler più insegnare a quei bambini che non siano sottoposti ai trattamenti, e nello stesso tempo fanno intervenire i Servizi (Sociali N.d.T.) di Protezione dell'Infanzia affinché svolgano indagini sui genitori, accusati di negligenza del  il proprio bambino…"

Questo non è un film. In tutto il Michigan, dice Ingersoll, molti genitori lottano per opporsi alla somministrazione del Ritalin ai loro bambini, ma molti di loro si non espongono per timore di rappresaglie. Nel 1998, lo Stato del Michigan era al terzo posto nel consumo nazionale di Ritalin.

Il consumo di Ritalin è altissimo. Le sue vendite superano di gran lunga quelle di Valium, Viagra o Prozac e la casa produttrice, la Novartis - una multinazionale farmaceutica - è sotto accusa per collusione, per aver fatto pressioni per promuovere diagnosi di ADD (Attention Deficit Disorder, N.d.T.) e di ADHD, uno sforzo promozionale di grande successo, volto ad incrementare il mercato del suo prodotto: il Ritalin. Ovviamente, la Novartis nega l'accusa.

Se pensate che non si tratti di una normale malattia e della sua cura, ma piuttosto di un piano di sinistro marketing le cui vittime sono i bambini, non siete il solo. Per maggiori informazioni, cercate "Ritalin" sull'Internet (scieglere ricerca in lingua inglese, N.d.T.) epreparatevi a restarne sbalorditi.

Samuel Walker è uno specialista delle comunicazioni per il Mackinac Center per le Politiche Pubbliche, un istituto per la ricerca e istruzione delle politiche pubbliche del Midland. Per contattatti, scrivete a: Samuel Walker, 615 W. Lafayette, Detroit, MI 48226 o inviate un fax al (313) 222-6417, oppure posta elettronica a: letters@detnews.com.