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I GENITORI DENUNCIANO GLI EFFETTI COLLATERALI DEL RITALIN

Mentre negli USA dilagano le proteste contro il farmaco, i medici svizzeri ne aumentano le prescrizioni dell'80%!

Genitori disperati denunciano la Novartis a causa degli effetti dannosi del Ritalin!
    
Bambini depressi, sull'orlo del suicidio, che possono acquisire tendenze criminali o darsi alla droga: chi può fermare l'irresponsabilità di certe prescrizioni?
Lo scorso mese di maggio, un gruppo di genitori americani, disperati per gli effetti catastrofici che il Ritalin aveva manifestato sui loro figli, si sono uniti ad alcuni pazienti adulti e insieme hanno depositato una denuncia collettiva contro il produttore del farmaco, la multinazionale basilese Novartis.
I denuncianti lamentano fra l'altro di non aver ricevuto informazioni sufficienti sugli effetti secondari del farmaco. Ovviamente la multinazionale ha reagito col ritornello abituale: ha rigettato tutte le critiche, affermando fra l'altro che 170 studi provano la sicurezza e l'utilità del farmaco.
Ma spetterà al giudice di decidere. Il Ritalin, a base di metilfenidato (un derivato delle amfetamine), è soprattutto prescritto ai bambini per "curare" le sindromi ipercinetiche, cioè un aumento patologico della motilità, iperattività e mancanza di concentrazione. È prescritto anche agli adulti. Si tratta di uno psicofarmaco compreso nella categoria degli psicostimolanti.
Le compresse di Ritalin sono da anni nell'occhio del ciclone perché danno assuefazione e modificano la personalità al punto che chi le prende può cadere in forti depressioni con manie suicide. Possono inoltre condurre il paziente a far uso di droghe illegali o trasformarlo in un delinquente. Dal punto di vista fisiologico provocano dolori di stomaco, cefalee, nervosismo, insonnia, capogiri, nausea, tachicardia, alterazioni della pressione sanguigna e contrazioni involontarie: tic nervosi cronici noti col nome di Sindrome di Tourette. A tutto questo si aggiungono le frequenti psicosi che attanagliano i consumatori di Ritalin.
Mentre negli USA i genitori insorgono contro questo farmaco, in Svizzera le prescrizioni aumentano in modo vertiginoso: nel 1998 furono  prescritti nel nostro paese, soprattutto ai bambini, 21,8 chili di Ritalin; nel 1999 la quantità prescritta aumentava a 39,2 chili! Un aumento corrispondente all'80%, di cui sono responsabili medici che, evidentemente, non conoscono la portata delle loro prescrizioni. Quanto ai genitori, che fanno ingoiare ai loro figli questo farmaco troppo discusso, ricevono informazioni unilaterali o nessuna informazione: si fidano semplicemente delle decisioni di medici di cui il minimo che si può dire è che sono incompetenti. Negli USA, per giustificare le enormi prescrizioni di psicofarmaci per l'infanzia, sono stati "inventati" disturbi del comportamento infantile che offrono agli psicologi e agli psichiatri delle scuole un'ottima arma per mettere i bambini sotto prescrizione medica. In questo modo le vendite delle case produttrici aumentano vistosamente, assieme ai loro profitti. Nel caso del Ritalin, la produzione mondiale è salita dalle 2,8 tonnellate nel 1990 alle 15,3 tonnellate nel 1997: un aumento del 546% in soli sette anni!
Malgrado negli USA sia stato artificiosamente allargato il cerchio dei disturbi psichici dei bambini creando malattie per lo più inesistenti, l'iperattività esiste realmente e va curata, ma con la psicoterapia, non certamente con farmaci, i quali non hanno niente a che vedere coi disturbi psichici e peggiorano la situazione. Molti bambini iperattivi lo sono per conseguenza delle vaccinazioni, come scientificamente dimostrato da diversi autori, fra cui Harris L. Coulter.
Secondo la pubblicazione scientifica JAMA (febbraio 2000 ), il Ritalin viene prescritto anche a bambini di 2-4 o 5 anni, malgrado sulle confezioni sia scritto che è indicato a partire dai 6 anni.
Il Ritalin, come tutti gli altri psicofarmaci, è stato elaborato e testato sugli animali. Gli psicofarmaci sono generalmente messi a punto su gatti e scimmie, mediante crudeli procedure che comportano l'apertura del cranio, l'uso di elettrodi, asportazione di materia cerebrale, ecc.


da "ORIZZONTI" n. 85 dicembre 2000