Preso dalla REPUBBLICA il 26/07/2001

La testimonianza di Anna Giulia Kutschkau
tedesca di 21 anni

"Mi hanno detto: devi
obbedire sennò ti stupriamo"

di GIUSEPPE FILETTO


Anna Giulia Kutschkau, tedesca di 21 anni. Ha l'arcata dentale anteriore sfondata. Per tre giorni è stata cercata disperatamente dalla madre. Ieri è uscita dal carcere di Voghera. E' stata portata a Bolzaneto. I celerini le avrebbero detto di tutto:
"Puttana, adesso ti sistemiamo noi". All'avvocato Riccardo Passeggi, del Genoa Social Forum, Anna Giulia ha detto che ad un certo punto ha avuto paura di essere stuprata. Anche a lei non sarebbero stati risparmiati calci e sputi. Ha dichiarato ai magistrati: "Ci hanno fatto attendere nel cortile e prima di prenderci le impronte digitali e i dati anagrafici, ci hanno massacrati".
La ragazza ha detto di essere stata catturata mentre tentava di scappare durante le cariche della polizia, ma di essere estranea agli scontri e agli atti di vandalismo. Racconta di essere stata portata in un posto di cui non conosce il nome. Ricorda però il cancello bianco scorrevole e il cortile interno.

Alla Diaz i giovani fermati, ritenuti responsabili dei disordini, venivano caricati sulle camionette con destinazione Bolzaneto: il "purgatorio".
Stesso destino per i feriti, appena medicati e dimessi dal pronto soccorso dei tre ospedali cittadini (San Martino, Galliera e Sampierdarena) qualche giorno prima allestiti di tutto punto per affrontare l'emergenza.

Anche la ragazza tedesca ha rilasciato le stesse dichiarazioni agli avvocati del Gsf: "Nel cortile ci hanno tenuti in piedi per tantissime ore, insultandoci, gridandoci bastardi tedeschi". Qualcuno sarebbe stato costretto a gridare "viva il duce". Da indiscrezioni sembra che la giovane tedesca vestisse con una maglietta nera e sospettata di appartenere al gruppo dei black bloc, gli anarchici che hanno sfasciato la città, incendiato auto e banche, lanciato pietre e molotov contro i celerini.

(26 luglio 2001)