Preso dalla REPUBBLICA il 26/07/2001

Enrico Sciaccaluga, studente genovese di 19 anni

"E' stato un incubo, gli agenti sembravano eccitati da droghe"

di GIUSEPPE FILETTO


"CI HANNO tenuti quattro ore in piedi, davanti a un muro, senza poterci muovere, a gruppi di quattro o cinque persone.
Quando ho provato a girarmi, mi sono preso un pugno nello stomaco, poi un altro, fino a non resistere". Inizia così il racconto di Enrico Sciaccaluga, uno studente di 19 anni che abita con la famiglia nel quartiere genovese di Sturla. Venerdì sera, dopo la morte di Carletto Giuliani, suo amico, dice di essere stato picchiato a sangue dai celerini, prima in corso Gastaldi, vicino al luogo della sparatoria, e poi dentro la caserma del IV Reparto Mobile di Bolzaneto.

Il giovane racconta che il centro della polizia è stato trasformato in un lager sudamericano, un luogo di tortura che gli ricorda soltanto i film sulle carceri turche. "Un agente che all'ospedale Galliera mi aveva sentito urlare "non voglio più vedere la polizia", mi ha riconosciuto a Bolzaneto, e più volte mi ha chiamato zecca, merdaccia; mi ha detto "sei ancora integro e sano" e mi ha tirato un pugno sul naso, mentre gli altri ragazzini in divisa mi sputavano addosso, mi davano calci".

Dalla caserma del reparto mobile sarebbero passati quasi tutti gli arrestati, che poi sono stati smistati nelle carceri di Pavia, Alessandria, Vercelli, Milano. Ma anche quelli finiti poi nella casa circondariale di Marassi, a Genova. "A Bolzaneto, chiuso il cancello scorrevole, ci hanno fatto scendere dalle camionette e ci hanno schierati nel cortile interno - dice il giovane genovese, che si è preso una manganellata in testa durante il corteo, chiusa con 22 punti di sutura all'ospedale Galliera. Qui, nella questura di Bolzaneto, siamo rimasti fino alle tre del mattino, senza alcun avvocato. Gli uomini in divisa picchiavano come se fossero sotto effetto di droghe. Confesso, io ho visto tante persone sotto effetto di sostanze stupefacenti, e questi poliziotti erano così. Sembravano drogati".

La madre di Enrico dice di essere sconcertata per quanto è accaduto: "Soprattutto, mi chiedo come possano avergli rubato anche il referto rilasciato dall'ospedale Galliera". Hanno paura nella casa di Sturla, tanto che la famiglia non ha ancora presentato denuncia. Il padre ha saputo che il figlio avrebbe insultato i poliziotti, dicendo "Non voglio più vederli, non fatemi più vedere la polizia". Ancora non ha deciso se presenterà denuncia.

(26 giugno 2001)