La tendenza a globalizzare i mercati esiste da millenni. E allora, perche' oggi si e' creato un vasto movimento di opposizione alla cosiddetta Globalizzazione dei mercati?
Principalmente per due motivi:
1) Primo, perche' oggi per globalizzazione si intende la trasformazione in merce di scambio di quasi ogni aspetto della vita umana, dai servizi sociali alla cultura, dalla salute alle risorse dell'ambiente.
2) Secondo, perche' la dottrina economica che guida ormai incontrastata i processi di globalizzazione e' il Neoliberismo. Esso mira a sottrarre i mercati al controllo politico e alle restrizioni impostegli dalle tutele sociali, e questo, secondo i critici della globalizzazione, sancirebbe il dominio dei potentati economici su ogni altro settore della societa' civile.
Il Neoliberismo merita un breve approfondimento.
Come nasce la dottrina economica chiamata Neoliberismo?
Essa nasce come risposta di una parte del mondo economico - finanziario ai cosiddetti malesseri creati da quarant'anni di dominio Pubblico sull'economia. E' infatti alle meta' degli anni '70 che alcuni economisti conservatori (Friederich Von Hajek & Milton Friedman, dell'Universita' di Chicago) pensano che il futuro dello sviluppo della ricchezza planetaria sia possibile solamente "liberando" le economie dal controllo degli Stati e dal peso di sistemi di tutela sociale (il che significa eliminazione progressiva di: aziende pubbliche, barriere doganali, limiti alla circolazione dei capitali, sindacalizzazione, stato sociale).
Questi pensatori, sostenuti da grandi capitali privati, invadono i centri di formazione degli economisti, forgiando generazioni di amministratori pubblici e privati convinti dei meriti di questa dottrina economica. Il loro motto sara': il Pubblico e' obsoleto, il Privato e' il futuro; i Mercati non devono conoscere ostacoli.
I loro alfieri politici saranno Ronald Reagan e Margaret Thatcher, affiancati dai massimi organi di gestione delle economie mondiali, e cioe' il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale(1).
E' dunque nato il Neoliberismo, che ora necessita di forti regole globali per cementarsi: nasce cosi' l'Organizzazione Mondiale del Commercio (World Trade Organization - WTO)
Cosa e' il WTO
Il WTO e' il grande motore della Globalizzazione dei mercati in senso neoliberista(2). E' il formato da 136 Paesi (inclusa la Cina nonostante le critiche sulle violazioni dei diritti umani che perpetra), fra cui naturalmente tutte le nazioni piu' ricche; ha sede a Ginevra. Nasce nel 1994 (cinqant'anni esatti dopo la nascita del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, che avvenne a Bretton Woods nel 1944), quando i Governi membri (Italia inclusa) siglarono gli accordi di Marrakech.
In teoria al timone del WTO ci sono i Ministri del Commercio dei vari Paesi, ma nella realta' il lavoro e' svolto da una miriade di Consigli-Comitati-Gruppi di lavoro-Delegati ecc. con a capo un Direttore Generale. L'Europa intera e' rappresentata al tavolo delle trattative del WTO dalle Commissione Europea. Il WTO scrive regole dei commerci globalizzati, e queste regole si chiamano Accordi.
Questi Accordi sono sovranazionali (3), e questo significa che una volta ratificati dai governi membri, essi hanno piu' potere di qualunque legge nazionale.
Abbiamo dunque una dottrina economica dominante, il Neoliberismo, ed un organo internazionale di gestione dei mercati, il WTO, che ad essa si ispira. Entrambi pongono dei problemi assai seri, che raramente ricevono le attenzioni dei media e che talvolta sono volutamente sottaciuti.
Perche' il Neoliberismo e' un pericolo per tutti
Le teorie economiche neoliberiste promettono alla societa' civile occidentale e ai Paesi poveri un futuro di benessere economico che deriverebbe dalla distribuzione "verso il basso" della ricchezza accumulata "in alto" dalle èlites finanziarie, una volta che queste si siano liberate dai "freni" della politica e delle tutele sociali (vedi teoria del "Trickle Down Economics", 1980). Questa promessa e' falsa, poiche' il Neoliberismo ha gia' evidenziato le sue falle e i suoi pericoli ovunque esso sia stato applicato.
Negli Usa il libero commercio e' raddoppiato in volume negli ultimi 26 anni (dato espressi in percentuale sul Pil), ma questa accelerazione liberista ha lasciato gli stipendi medi americani stagnanti durante tutto lo stesso periodo, contrariamente a quanto affermato oggi gli organi di stampa. In particolare la 1973 al 1993 una fetta dei salari ha perso l'11% in valore (ecco le ricadute negative della teoria economica del "Comparative Advantage"). Altro dato: il numero di cittadini statunitensi privi di assistenza sanitaria e' il salito da 34 a 43 milioni.
In Gran Bretagna il Neoliberismo thatcheriano ha portato il numero degli inglesi classificati come poveri da 1 su 10 nel 1978 a 1 su 4 nel 1988 (1 bambino su 3). La fine degli anni '80 ha visto in Inghilterra una delle piu' grandi crisi degli alloggi della sua storia.
Va sottolineato che quando la stampa europea esalta LE FIORENTI ECONOMIE ANGLOSASSONI (ad esempio attraverso i dati di crescita macroeconomici ed i tassi di occupazione in rialzo), non specifica mai i dati sulla distribuzione della ricchezza e sulla qualita' della nuova occupazione. La realta' ci dimostra che negli USA oggi l'1% piu' ricco guadagna 115 volte piu' del 10% povero, il che significa che la forbice e' raddoppiata rispetto al passato; che negli ultimi 15 anni gli USA hanno perso due posti di lavoro qualificato per ogni posto di lavoro non qualificato che si vaniva a creare (cioe' con nessuna tutela sociale). I dati dimostrano che il Neoliberismo condanna 1/3 delle popolazioni occidentali all'indigenza permanente.
Nel Sud del mondo, poi, la situazione e' ancora peggiore. Le teorie economiche neoliberiste sono state spinte con vigore nei Paesi in via di sviluppo dal Fondo Monetario Internazionale, e sono proprio questi Paesi che, lungi dal riprendersi, hanno sperimentato le catastrofiche crisi finanziarie negli anni '90 (Messico, Brasile, Russia, Indonesia, Tailandia, Corea del Sud), con costi umani indicibili (Tailandia: 2000 disoccupati al giorno - Indonesia: mortalita' infantile +30%, 250.000 ambulatori chiusi - Russia: vita media calata da 65 a 57 anni )
Perche' il WTO non e' democratico e trasparente
1) I paesi poveri al suo interno non hanno voce in capitolo, poiche' sono ricattabili dai partner piu' ricchi a causa dello schiacciante debito estero(1) che hanno accumulato.
Soprattutto, essi non posseggono il personale qualificato in numero sufficiente, e le risorse economiche, per poter seguire il colossale lavoro di stesura degli Accordi del WTO (raccolti in 27.000 pagine), per cui ne sono tagliati fuori. Chi sta al timone e' il cosiddetto gruppo QUAD, formato da USA, Giappone, Canada ed Europa.
2) Il WTO possiede un Tribunale al suo interno (Dispute Seattlement Body) dotato di poteri enormi nel dicidere le dispute commerciali fra interi continenti. Questo Tribunale e' formato da TRE individui di estrazione economico - finanziaria le cui sentenze finali sono inappellabili. Manca su questi "giudici" un reale controllo dei possibili conflitti d'interesse. Una sentenza del WTO puo' ribaltare le scelte democratiche di milioni di cittadini, anche nei paesi ricchi(4).
3) E' provato che i Globalizzatori (soprattutto Governo Usa e Commissione Europea) danno assoluta priorita' ai desideri delle lobbies industriali (come il Trans Atlantic Business Dialogue, la European Round Table of Industrialist, la International Chamber of Commerce, la Coalition of Service Leaders Group ecc ), mentre consultano pochissimo i sindacati, le ONG(5), le associazioni dei consumatori, o i cittadini(6).
4) Il lavoro di stesura degli Accordi del WTO e' svolto da burocrati in stanze chiuse (ad esempio il Comitato 133 della Commissione Europea), ed e' talmente complesso (piu' di 2.000 incontri l'anno) da sfuggire al controllo di qualunque Ministro del Commercio, e, di conseguenza anche al controllo della maggiornaza dei governi membri.
Perche' gli Accordi del WTO sono pericolosi per tutti noi
1) Perche' hanno il potere di esautorare le politiche sanitarie di qualunque Paese, incrinando il vecchi Principio di Precauzione che ci tutela dallo scambio di merci pericolose (WTO: Accordo Sanitario - Fitosanitario: vedi caso 'Carne agli Ormoni' in Europa - Farmaci anti-Hiv in Africa - Caso Geber in Guatemale - Caso Folpet negli Usa - Caso Etichette sul transgenico in Europa, ecc ) (7).
2) Perche' tolgono al cittadino di sapere in quale condizione e con che criteri (8) sono fatte le merci che acquista (WTO: Accordo sanitario-Fitosanitario & Accordo Barriere Tecniche al Commercio, con implicazioni sui diritti dei lavoratori e sulla tutela dell'ambiente). L'uso di etichette per tutelare il consumatore e' spesso condannato dal WTO come discriminazione al libero commercio (vedi il litigio USA contro l'Europa sulle direttive europee che impongono l'etichettatura dei cibi transgenici).
3) Perche' tolgono agli Amministratori nazionali la liberta' di promuovere lo sviluppo di aree depresse, e minacciano le scelte degli Amministratori locali che vorrebbero facilitare l'inserimento dei lavoratori svantaggiati e degli esclusi (WTO: Accordo Governativo sugli Appalti - Accordo Generale sul Commercio dei Servizi - Principio del Trattamento Nazionale, ecc )
4) Perche' accentrano nelle mani di poche Multinazionali i brevetti della maggioranza dei principi attivi delle piante che si usano per i farmaci o per l'agricoltura, anche se esse credono nei Paesi poveri che avrebbero piu' diritto a brevettarle (WTO: Accordo di Proprieta' Intelletuale) (9)
Alcuni accenni sull'Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza Economica (OCSE)
L'Ocse e' anch'essa una assemblea dei Paesi, 29 per la precisione(3), che e' nata nel 1961, e che ha sede a Parigi. Il suo compito e' essenzialmente quello di produrre analisi economiche (i Rapporti) e di facilitare gli scambi commerciali in senso piu' liberista, oltre che facilitare la transizione verso il libero mercato dei Paesi dell'Est. I 29 Stati dell'Ocse sono i piu' ricchi del mondo (includono gli USA e producono i 2/3 dei beni mondiali), tuttavia l'Ocse non ha i poteri del WTO, e puo' produrre solo indicazioni di massima per i governi, anche se condivide appieno la dottrina economica ispiratrice e la dedizione all'espanzione libera dei mercati del modello della Globalizzazione di cui sopra.
Si ricorda tuttavia che l'Ocse tento' nel 1998 di partorire un Accordo Multilaterale sugli Investimenti (MAI) (3), dai contenuti talmente antisociali che fu cestinato fra l'indignazione internazionale.
Note:
- 1) a proposito di questi organismi vedasi il Comunicato Andromeda N.30/95 dal titolo "Debito pubblico: il partito occulto dei non produttori, altro che il risparmio degli italiani".
- 2) Si leggano al proposito i lavori di Jeffrey Sachs & Steven Radlet, Harvard - Noam Chomsky, MIT - Susan George, TNI)
- 3) Vedi al proposito la storia dettagliata di un analogo tentativo promosso dall'Ocse ma fallito nel Comunicato Andromeda N. 70/99 dal titolo "Diciamo mai al MAI (Accordo Multilaterale sugli investimenti), e l'elenco degli Stati che ad essa appartengono
- 4) Un esempio: l'Italia vieta la vendita dei giocattoli fabbricati con un determinato materiale plastico (il PVC). Il Tribunale (in primo grado di giudizio, ad oggi) ribalta questa decisione perche' decide che l'Italia non puo' proibirne l'importazione
- 5) Organizzazioni non governative
- 6) Si veda a proposito l'inchiesta "I Globalizzatori" condotta dalla trasmissione Report, su Rai 3, nel 2000
- 7) Carne agli ormoni: l'Europa viene condannata al pagamento di svariate centinaia di milioni per aver rifiutato di importare tale carne degli Usa - Farmaci antiHiv: il Sud Africa e' in mezzo alla polemica e le multinazionali le hanno intentato un processo per essersi approvvigionata di farmaci importandoli da una ditta pirata indiana senza rispettare i diritti di brevetto - Caso Gerber: la multinazionale che porta questo nome tra il 1990 e il 1995 mette sul mercato in Guatemala un latte in polvere per bambini sotto i due anni pubblicizzandolo con un'etichetta su cui compare l'immagine alletante di uno splendido e sanissimo bambino. Il Governo del Guatemala, rifacendosi ad una direttiva OMS/UNICEF che proibisce tale "pubblicita' ingannevole" ingiunge alla Gerber di togliere tale etichetta. La Gerber, rifacendosi all'"Accordo Barriere Tecniche al Commercio del WTO", minaccia il Guatemala dopo aver ottenuto l'appoggio dell'Amministrazione USA. Il risultato di tali minacce e' la sentenza con cui la Corte Suprema del Guatemala dichiara leciti i prodotti importati dalla Gerber - Caso Folpet: il funghicida che porta questo nome e che e' usato per la conservazione di certi alimenti viene bandito dal 1988 negli USA perche' ritenuto un potente cancerogeno. Nel 1995 l'EPA (ente di protezione ambientale statunitense) comunica la volonta' di vietare la vendita dei qualsiasi cibo di importazione che ne contenga anche la minima quantita'. Il Codex Alimentarius, un'Istituzione che ha sede a Roma e competenza per dirigere queste controversie (e di cui si parla abbondantemente nel libro "L'imbroglio nella zuppa" citato in calce), invertendo l'onere della prova e rifacendosi all'"Accordo Sanitario - Fitosanitario del WTO", obbliga l'EPA a dimostrare la presenza del prodotto nei cibi, cosa che l'EPA non e' in grado di fare, rinunciando cosi' a vietarne importazione e vendita.
- 8) Non possono essere cioe' immesse in discussione le condizioni di lavoro (vedi particolari condizioni di lavoro o sfruttamento del lavoro minorile o degrado ambientale causato dai modi di produzione di certe merci)
- 9) Ammesso e non concesso che quello di brevettare cio' che esiste in natura possa essere considerato un metodo corretto! Nde
Contatti per saperne di piu':
WTO: http://www.wto.org
Commissione Europea: http://europa.eu.int/comm/dg01
Public Citizen: http://www.twnside.org.sg
Terre di mezzo: Maurizio Meloni, 0248953031
CTM Altromercato: Giorgio Dal Fiume, 0516197196
Ministero del Commercio con l'Estero, Roma 0659647536
Per ulteriori approfondimenti economici:
Appunti per una salute dell'Economia,
Guida alla salute n.17/1999, Societa' Editrice Andromeda
U. Grimm: L'imbroglio nella zuppa, Societa' editrice Andromeda, Bologna 1998
Catalogo Generale della Societa' Editrice Andromeda che viene spedito su richiesta
Per ulteriori informazioni o per richiedere il catalogo rivolgersi a ANDROMEDA
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