Menu - Barra di navigazioneSostegnoLingueLinksEconomiaAmbienteForumCuraPetizioneIntegratoriAlimentiHOME



Lissone, 21 marzo 2002

A: Emilia Mueller
cc: tutti gli Europarlamentari
Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
Presidente Carlo Azelio Ciampi


Gentile Signora Mueller,

Sono una cittadina Italiana e quindi una cittadina europea dato che il Governo Italiano così ha deciso!

Le scrivo perché ho appreso che Lei ha avuto un ruolo importante nell’approvazione della direttiva Europea sugli integratori alimentari e anche perché leggo su Rapporteur del 15/3/2002 che: “Mrs. Mueller è chiaramente infastidita dalle molte chiamate ricevute che La invitavano a respingere la direttiva”.

Vede, anch’io sono molto infastidita ma per l’opposta ragione, e cioè io penso che noi, cittadini, abbiamo contattato Voi, politici, troppo poco o niente del tutto. Noi, cittadini, siamo silenti per la maggior parte del tempo mentre Voi politici decidete come regolamentare la nostra vita. Il buffo in tutto questo è che noi, cittadini, siamo coloro che Vi hanno dato questo potere, e se questo non bastasse, VI PAGHIAMO!

Io penso che Lei è una persona molto fortunata perché ha ricevuto pochissime chiamate in confronto a quelle che avrebbe ricevuto se noi, cittadini, fossimo stati al corrente di quello che stava accadendo. Come Le ho detto la maggior parte di noi è perlopiù silente, non perché siamo stupidi ma perché Voi, politici, lavorate molto duramente per tenerci occupati arisolvere i nostri problemi e difficoltà quotidiani, quelli che VOI dovreste risolvere.

Apprendo inoltre che Lei e la maggioranza dei Parlamentari Europei, siete convinti che questa direttiva sia stata pensata a beneficio dei cittadini. Voglio credere alla Sua buona fede ma mi pongo una domanda: “Come sapete che sarà un beneficio per i cittadini?” Io ho 52 anni e come la maggioranza dei cittadini Italiani, non partecipo e non ho mai partecipato attivamente in nessun partito politico. Il risultato di questo “essere fuori” è che la maggioranza di noi viene a conoscenza di nuove leggi e regolamenti quando li infrangiamo! A questo punto ci viene anche detto che abbiamo il DOVERE di conoscerli, quindi è ancora colpa nostra, e ancora VI PAGHIAMO.

Mi chiedo se i politici quando lavorano a nuove legislazioni considerino che: “Se nessuno dice qualcosa allora vuole dire che sono d'accordo” (il famoso silenzio assenso). Ma come pretendete che noi diciamo qualcosa su ciò che non conosciamo?

Vengo a conoscenza, alla fine del suo Iter legislativo, che la discussione su questa direttiva è iniziata nel 2000. Chi me ne ha parlato? Non è d'accordo con me sul fatto che, dato che siamo noi, cittadini, ad aver dato a Voi politici il potere di fissare regole e leggi per il buon governo di uno Stato, che NOI abbiamo il DIRITTO di sapere in anticipo su che cosa lavorerete, e VOI avete il DOVERE di informarci ? (e non dimentichiamo che VI PAGHIAMO PER QUESTO SERVIZIO).

Quello di cui abbiamo bisogno sono informazioni reali, non opinioni o mezze verità o i consigli specialistici di parte. Io credo che noi siamo in grado di capire cosa è buono o no per noi, quando ci vengono fornite le corrette informazioni e di conseguenza saremmo capaci di darVi le giuste indicazioni su cosa lavorare e come.

Parlando di Europa, chi ci ha detto esattamente cosa sarebbe successo? Chi ci ha detto quali sarebbero stati, per noi cittadini, i benefici della Comunità Europea e il cambio dalla nostra moneta ad una moneta europea? Molto probabilmente non avevate niente da dire perché per mia esperienza e conoscenza non ce ne sono. Io sto parlando di noi, gente comune, la maggioranza.

Per cui arrivo alla conclusione che Voi, politici, siate li a lavorare perlopiù negli interessi del “business” e delle “convenienze” internazionali mentre ci dite che lo fate per il nostro benessere e la nostra sicurezza!

Mi chiedo: “dove eravate mente il -business della carne- ha deciso di dare da mangiare alle mucche i resti dei suoi simili ammalati?” “dove eravate quando la psichiatria teneva le persone, intendo dire ESSERE UMANI” in lager dove perpetravano torture ed esperimenti indicibili?” Non credo sia necessario che io vada avanti (potrei scrivere un libro di memorie). Io credo che Lei abbia capito il punto!

Non Le starò a dire che cosa ci preoccupa veramente o quali siano i problemi veramente importanti per il nostro benessere e la nostra sicurezza, Lo dovrà scoprire da sola, è il suo lavoro.

Ho iniziato a usare integratori alimentari e altre sostanze naturali più di 25 anni fa, e Le posso assicurare che non ne ho avuto alcun danno. Da quel tempo non ho più fatto uso di prodotti farmaceutici se non in un paio di occasioni in cui sono stata ricoverata in ospedale dove non ho potuto decidere per me, e qui, mi creda con il cuore, SONO STATA DANNEGGIATA! Lei potrebbe anche dire che io sono solo un caso ma entrambe sapremmo che è una bugia perché sappiamo che ci sono milioni di casi come me, dovrebbero semplicemente farsi avanti e parlare.

Provo anche a tenere mio figlio, un ragazzo con handicap di 27 anni, fuori dalle grinfie della mafia medica, ma sfortunatamente con poco successo. Vede io ho bisogno di lavorare per sopravvivere e mio figlio ha bisogno di assistenza continua per cui sono costretta a tenerlo in istituto durante la settimana. Lui non avrebbe bisogno di medicinali ed infatti quando è a casa con me, nei week-end e durante le vacanze io so che non ha bisogno di NULLA se non di attenzione e amore per essere calmo tranquillo ed in grado di vivere una vita decente.


Non è la stessa cosa quando lui è in istituto dove, ad ogni piccola insofferenza, gli vengono somministrati medicinali (psicofarmaci). Lo fanno perché questi fanno bene a mio figlio? NO, lo fanno perché così gli assistenti sono al sicuro! E qui salta fuori ancora la classe psichiatrica che non vede miglior soluzione se non quella di tenere questi esseri umani addormentati.

Sono consapevole del fatto che non possiate accontentare tutti nel fare il vostro lavoro. Noi siamo così tanti con conoscenze, aspirazioni e fedi diverse, così una regola che va bene per molti può non andare bene per altri. Ma quello che Voi potete e DOVETE fare e di assicurarvi che ognuno di noi conservi intatti i suoi diritti costituzionali.

Il mio vicino crede che i medicinali farmaceutici siano sicuri e non facciano male perché lui ha piena fiducia nell’ organizzazione della medicina convenzionale, per cui lui continuerà a prendere la sua aspirina quando ha il raffreddore. A me spetta il diritto di usare quello che io penso sia meglio per me, che sia la vitamina C l’echinacea o quant’altro e non mi piacerebbe che questi prodotti vengano da una casa farmaceutica perché credo che il loro scopo sia la mia malattia e non la mia salute, altrimenti andrebbero in fallimento. Ha mai sentito di una casa farmaceutica fallire? Per quel che so è un’attività molto lucrativa, ed il loro profitto deriva dalla malattia. Como posso aspettarmi che aspirino alla nostra salute?

Per finire, mi dispiace averle scritto in modo così sardonico. Niente di personale con Lei, non La conosco e Lei potrebbe essere una persona meravigliosa, ma Lei è una di quelli che pensano che questa direttiva sia per la salvaguardia dei cittadini e a ME NON PIACE ESSERE PRESA IN GIRO!

Spero che la mia lettera serva quanto meno a darLe qualche punto di riflessione. Spero che Lei svolga il suo lavoro ricordando sempre per CHI sta lavorando e spero che, guardandosi negli occhi, possa dire: “MERITO LA POSIZIONE E I PRIVILEGI CHE MI SONO STATI DATI COSI’ COME LO STIPENDIO CON CUI VENGO PAGATA DAI CITTADINI, PERCHE’ NEL FARE IL MIO LAVORO TENGO AL PRIMO POSTO I LORO DIRITTI COSTITUZIONALI”


Un caloroso saluto dall’Italia, CIAO!

Anna Falcone