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Articolo di Susanna Berginc pubblicata su Konrad (diffusione Friuli Venezia Giulia)

INTEGRATORI ALIMENTARI

Moltissime persone fanno uso quotidiano o saltuario di integratori
alimentari, mentre altrettante persone si chiedono se effettivamente
servono questi supplementi vitaminici in un&Mac226;era in cui il cibo è in
abbondanza.
Tralasciando gli elementi esterni (come smog, fumo, ecc.) che
contribuiscono a distruggere buona parte delle nostre riserve, vediamo
di analizzare grosso modo l&Mac226;effettiva qualità/quantità di vitamine,
minerali, enzimi ed aminoacidi che ci vengono forniti attraverso
l&Mac226;alimentazione.

I campi dove vengono seminate frutta, verdura e cereali, sono sempre
più poveri e depauperati: il vecchio tradizionale sistema in cui si
usavano ruotare i campi in modo che le singole culture prelevassero il
nutrimento diverso di volta in volta, assieme alla sana abitudine di
sfruttare il campo per 4 anni, e di lasciarlo riposare per un anno
(magari con l&Mac226;impiego di erba medica che contribuiva a ri-ossigenare la
terra), hanno lasciato lo spazio a monoculture intensive che
impoveriscono drasticamente il terreno. Peggio ancora, le rigogliose
insalate o il salutare spinacio viene fatto crescere in una notte con
l&Mac226;ausilio di una potente, quanto tossica, pasticca di
superfertilizzante posto sotto le radici dell&Mac226;ortaggio: questo cocktail
di acqua, superfertilizzante e ovviamente di antiparassitari, contiene
solo il ricordo di vitamine e minerali che le insalate di un tempo
disponevano.
Meravigliosi ammassi di alberi da frutto, dove non c&Mac226;è nemmeno lo
spazio per distendere le radici, dove ogni pianta sfrutta il minimo di
minerali che riesce a „rubare‰ al resto del gruppo e che usa
principalmente per restare sano e forte, a discapito dei suoi frutti:
l&Mac226;essenziale è sopravvivere, poi, eventualmente, anche riprodursi.
Questa frutta e verdura, in alcuni casi dopo essere stata irrorata con
antimuffa e prodotti preservanti, staziona e viene trasportata da frigo
in frigo (pregiudicando così ulteriormente la presenza di vitamine e
minerali tramite il processo dell&Mac226;ossidazione), fino ad arrivare sulle
nostre bancarelle meravigliosamente attraente, ma completamente povera
di elementi nutrizionali, mentre le tossine derivanti da fertilizzanti,
antiparassitari e cere laccanti, non si contano. Ma anche la
preparazione, la lavatura e la cottura ne diminuiscono drasticamente il
valore vitale, in quanto moltissime vitamine/minerali/enzimi si
disperdono nell&Mac226;acqua essendo idrosolubili, oppure vengono distrutti
dal calore prolungato.
Diviene assurdo a questo punto parlare di „5 porzioni al giorno di
frutta e verdura‰ per avere un corretto apporto di vitamine e minerali:
se si parla di „questa‰ frutta e verdura, non ne basterebbero 50, di
porzioni.

Analogo discorso lo si può fare per la carne: sempre più i mass-media
ci fanno scoprire che manzi, polli, pesce d&Mac226;allevamento vengono
foraggiati con farine animali (ricavate da triturazioni di bestie morte
in seguito a malattie) miscelate con olii minerali oppure con
medicinali scaduti. Se poi aggiungiamo l&Mac226;adrenalina che scorre a fiumi
nel momento del trasporto e poco prima della morte (nociva se presente
in alte quantità nel nostro organismo), l&Mac226;antibiotico per preservarli
dalle malattie e gli ormoni per gonfiarli d&Mac226;acqua e farli crescere a
poco prezzo, ci possiamo fare un&Mac226;idea più precisa del perché sempre più
persone scelgono proteine vegetali, o perlomeno prediligono carne
biologica.

Anche le combinazioni alimentari sono importanti: proteine e amidi
digeriti assieme causano fermentazioni e processi putridi che
certamente non giocano a nostro favore per l&Mac226;assimilazione dei
nutrienti.
Ma consideriamo anche un caso limite: ortaggi e frutta biologici,
raccolti e trasportati in brevissimo tempo, preparati con arte e
consumati crudi nel pieno rispetto delle combinazioni alimentari. A
questo punto gli alimenti introdotti devono fare i conti con il nostro
sistema digerente: intolleranze alimentari (che irritano le mucose
dell&Mac226;intestino, diminuendo notevolmente la capacità di assorbimento
delle vitamine), intestino irritato o con flora batterica decimata (per
cause iatrogene, cioè a seguito di assunzione di medicinali), ed altro
ancora.
Alla fine, da un ipotetico valore 100 di partenza come potere
nutritivo, ne resta 15, forse 20 (fermo considerando che nel caso di
alimenti d&Mac226;origine biologica, il valore è leggermente più alto).

Ed iniziano a presentarsi capelli smorti, pelle rugosa, labbra
tagliuzzate, influenze, bronchiti, depressioni, nevrosi, isteria,
otiti, emorragie, insonnie, congiuntiviti, anemie ed altro ancora. Per
darvi un esempio concreto, buona parte delle bronchiti ricorrenti dei
bambini si potrebbero evitare fornendo loro una sufficiente dose di
betacarotene (precursore della vitamina A ma senza controindicazioni),
in quanto in inverno il loro organismo ne consuma il quadruplo, ed è
essenziale per prevenire infezioni, al pari della vitamina C.
Ed ancora: la depressione e/o stanchezza post-partum non esisterebbero
nemmeno se la neo-mamma avesse l&Mac226;accortezza di integrare la sua
alimentazione con le vitamine del complesso B assieme alla vitamina B1.
In Germania è prassi comune dare tali integratori alle partorienti
evitando loro momenti veramente difficili, soprattutto per le pluripare.

Ma come capire quali vitamine servono al nostro organismo?
Uno dei modi più semplice è basarsi sui sintomi della persona (pelle
secca, macchie cutanee, vista doppia, ecc..) per poi, in base ad una
formulazione personale, suggerire il giusto integratore. Un altro
metodo consiste negli esami del sangue che, anche se incompleti (in
quanto alcune vitamine/minerali non si riescono a misurare esattamente,
essendo presenti principalmente in specifici organi) danno un&Mac226;idea
approssimativa della carenza vitaminica della persona. Purtroppo hanno
una grossa limitazione, in quanto per esempio, una persona sotto stress
abbisogna di una dose di vitamine del complesso B di molte volte
superiore rispetto quella che serve ad una persona che passa un momento
sereno: quindi, mentre gli esami potrebbero dare una presenza
rassicurante di vitamine del complesso B, in realtà l&Mac226;organismo
potrebbe averne un disperato bisogno.

Un terzo sistema per trovare l&Mac226;eventuale carenza di vitamine e/o
minerali è certamente l&Mac226;uso della kinesiologia applicata: tramite un
test muscolare, il vostro omeopata o bioterapeuta è in grado di
verificare se il vostro corpo ha bisogno di una determinata sostanza o
meno; questo vale sia per gli alimenti che per le vitamine ed i
minerali e, molto probabilmente, questo sistema è il più affidabile dei
tre proposti.



Meditate gente, meditate.