Menu - Barra di navigazioneSostegnoLingueLinksEconomiaAmbienteForumCuraPetizioneIntegratoriAlimentiHOME


L'INTEGRAZIONE VITAMINICA DELLA DIETA


       L'integrazione vitaminica della dieta rappresenta una delle esigenze da soddisfare con molta determinazione da parte dell'uomo della società contemporanea.
       Le vitamine, per la loro particolare sensibilità agli agenti chimici e fisiologici, subiscono negli alimenti una notevole diminuzione per cui difficilmente si riesce ad assumere con gli alimenti quelle quantità necessarie ed indispensabili indicate come fabbisogno giornaliero.
       Molti fattori inoltre contribuiscono a creare degli stati di ipovitaminosi come per es. l'assunzione di farmaci disvitaminizzanti, la ridotta efficienza dei meccanismi di assorbimento delle vitamine o della loro trasformazione di composti fisiologicamente attivi come i coenzimi.
       Le vitamine poi posseggono, quando presenti nei liquidi biologici dell'ambiente interno, degli effetti protettivi di notevole importanza per cui è necessario che esse vengano somministrate in quantità tali da poter svolgere per es. delle azioni antiossidanti per proteggere le cellule e le loro strutture dall'azione dannosa dei radicali liberi.
Una ottimale presenza delle vitamine nell'organismo assicura pertanto una perfetta efficienza fisica e psichica ed è in grado di contrastare l'azione patogena di batteri, virus e sostanze cancerogene.
       L'integrazione vitaminica della dieta deve essere effettuata con prodotti dietetici che contengono tutte le vitamine in equilibrato rapporto tra loro in base al fabbisogno giornaliero oppure con prodotti che contengano alcune vitamine, come quelle antiossidanti, in concentrazione ottimale per svolgere l'effetto protettivo.
       Le vitamine antiossidanti C ed E ed il
b-carotene, svolgono un ruolo protettivo estremamente importante per prevenire i danni causati dai radicali liberi.
       I radicali liberi sono atomi o molecole o complessi ad elevata reattività che contengono uno o più elettroni spaiati nell'orbitale periferico.
       Essi si possono formare da composti organici, da metaboliti, da alimenti, per fattori ambientali ed in alcune reazioni intermedie della respirazione degli organismi viventi.
       I danni che possono derivare dalle reazioni radicaliche sono molteplici: alterazioni della fluidità e funzionalità della membrana cellulare, accelerazione dei processi di invecchiamento, infiammazione, cancerogenesi, danno epatico, danno polmonare, aterosclerosi.
       Di norma i radicali liberi vengono bloccati dai meccanismi di difesa fisiologici operanti nelle cellule; tali meccanismi comprendono la vitamina E, la vitamina C ed il
b-carotene che hanno proprietà antiossidanti nonché diversi enzimi come la superossidodismutasi, la glutationperossidasi e la catalasi.
       Si ritiene che per ottenere questi effetti protettivi da parte delle vitamine antiossidanti sia indispensabile ricorrere alla integrazione vitaminica della dieta con prodotti in cui le vitamine C ed E ed il
b-carotene siano presenti in rapporti ben definiti in relazione al loro fabbisogno quotidiano.
       Con l'introduzione terapeutica degli antibiotici sono stati osservati numerosi casi di disvitaminosi da farmaci.
       Le lesioni delle mucose (disvitaminosi del complesso B), i segni di carenza di acido ascorbico e vitamina K diventarono talmente frequenti da non essere presi quasi più in considerazione dagli esperti del settore.
       Negli ultimi quindici anni, tuttavia sono state descritte le azioni devitaminizzanti di nuovi farmaci e il meccanismo d'azione con cui le provocano, tanto da mettere in rilievo che tutti i farmaci, indistintamente, sono capaci di esercitare una attività disvitaminizzante.
       Pertanto una adeguata somministrazione vitaminica soprattutto durante le terapie farmacologiche a lungo termine, eliminando completamente i presunti rischi di iperdosaggio, non può non favorire un recupero fisiologico ottimale senz'altro più immediato.
       Mentre si diffonde, nei più svariati modi, una corretta educazione alimentare e le tecniche di preparazione e di conservazione dei cibi migliorano costantemente, numerose indagini epidemiologiche indicano concordemente che la popolazione anziana è esposta a subcarenze vitaminiche.
       Vari sono i problemi dell'alimentazione che possono condurre allo sviluppo di malnutrizione.
       Tra questi vi è la diminuzione di alimenti che si accompagna alla progressiva riduzione del metabolismo basale e dell'attività fisica.
       Particolarmente esposti al rischio di ipovitaminosi e disvitaminosi sembrerebbero essere soprattutto gli anziani non autosufficienti, isolati e comunque istituzionalizzati.
       La dieta ideale per l'anziano è la più svariata possibile: ricca di proteine (preferibilmente pesce, legumi e carni bianche), ricca di vitamine e minerali (frutta e verdura fresche).
       Numerose ricerche hanno inoltre messo in evidenza le interrelazioni fra le diverse vitamine quali tiamina, niacina, la piridossina, la cobalamina, e la vitamina C e le attività mentali, compresa la memoria.
       Particolare importanza assumono, infine, le vitamine C, E ed il
b-carotene per la loro azione antiossidante nei riguardi dei fenomeni perossidativi, che rivestono un ruolo non indifferente nel determinismo dell'invecchiamento.
       L'integrazione della dieta con tutte le vitamine in equilibrato rapporto è quindi indispensabile per l'anziano.
       Il ruolo dall'apporto vitaminico per correggere e prevenire alcune malattie assai diffuse dell'apparato respiratorio, si è venuto chiarendo nel corso di questi ultimi dieci anni.
       La bronchite cronica, l'enfisema e il cancro bronchiale sembrano al momento attuale le alterazioni respiratorie che maggiormente risentono di un adeguato apporto vitaminico.
       Le vitamine che appaiono indispensabili in questo settore sono la A, la E e la C.
       Alcune di esse (vit. A) svolgono un ruolo epitelioprotettore indiscutibilmente accertato. le vitamine C ed E, viceversa, esercitano la loro azione terapeutica come agenti antiossidanti, entrando in quel complesso meccanismo che è alla base delle difese biologiche delle vie aeree.

Tratto da:

LE VITAMINE
III edizione
Scritto dal Prof. Alberto Fidanza
Editrice I.T.L. - Palestrina


Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.