Menu - Barra di navigazioneSostegnoLingueLinksEconomiaAmbienteForumCuraPetizioneIntegratoriAlimentiHOME


Consumatori di integratori

E' Forse non tutti di Voi sanno, che la Commissione Europea sta preparando una direttiva per il settore degli integratori alimentari, che potrebbe avere delle conseguenze serie per la libertà di scelta dei consumatori.
Il dosaggio delle vitamine e minerali per esempio, è ancora "sospeso in mezzo all'aria", cioè si dovranno ancora decidere i massimi dosaggi ammessi. Questa sarà una decisione "politica" perché si scontreranno due filosofie opposte. Alcuni governi, tra i quali anche quello italiano, chiedono la limitazione dei dosaggi ai livelli minimi consigliati, utili solamente per chi vuole evitare le malattie da carenza vitaminica, peraltro diventate piuttosto rare.

L'altra filosofia, la "nostra" per così dire, sostiene che l'integrazione può essere utile anche ai fini preventivi. Per molti l'assunzione di vitamine supplementari è diventata quasi una necessità impellente per contrastare stress e inquinamenti prevalenti nel mondo di oggi. Certamente il governo italiano non ci aiuterà, visto che una potente lobby farmaceutica controlla gli "organi di indirizzo. Il più importante di questi è il Consiglio Superiore della Sanità, che tuttora insiste sulla inutile limitazione dei dosaggi ai cosiddetti "livelli RDA", cioè a quei livelli che servono appena a far sì che nessuno prenda lo scorbuto il beri beri e altre simili malattie da noi già scomparse da decenni.

Torniamo però alla Commissione Europea.
Nelle discussioni per la futura direttiva, si parla anche di un elenco delle "fonti di nutrienti ammessi" nella formulazione dei prodotti. Questo elenco, per quanto siamo riusciti a sapere, per adesso sarebbe molto restrittivo, così che per i minerali al momento non rientrerebbero chelati e picolinati tra quelli "ammessi", non parlando neanche di formulazioni più innovative e più efficaci come orotati, aspartati ed altri. Non ci pare proprio il caso di lasciare decisioni di questa portata in mano a chi gli integratori non ha mai presi in vita sua, come quei funzionari ministeriali a Roma ed i burocrati della Commissione Europea.

I consumatori stessi dovranno far sentire la loro voce, se non vogliamo rischiare di perdere il diritto alla scelta nel campo dell'integrazione.

Primo passo

Un primo passo in questa direzione lo hanno fatto consumatori in Italia e nel Regno Unito, durante la fiera SANA a Bologna lo scorso mese di settembre. Si sono incontrati infatti i rappresentanti di "La Leva di Archimede" e della inglese "Natural Medicines Society" ed hanno deciso di comune accordo di promuovere la formazione di una rete internazionale dei consumatori.
La rete è ancora nello stato embrionale e quando avremo altre notizie Ve le daremo. Per adesso vogliamo solamente sottolineare l'importanza di un intervento dei consumatori nelle
discussioni in atto a livello europeo ed anche qui in Italia.