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Terza giornata (Die Walküre)



Programma

Parte I
PROIBITO!


Preludio


Atto I - PROIBIZIONISMO

Atto II - I FALSARI


Parte II
OBBLIGATO!


ATTO III - La camicia di forza

ATTO IV - CHE FARE?





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Preludio

Dove mestamente si medita
e sconsolatamente ci si lagna
della brevitate della vita humana
a lo confronto de la magnitudine dell'arte

           (in forma di adagio o meglio aforisma)
          (musica di sottofondo: canoni di Beethoven, arringhe e panegirici ed omelie di assolo di tromboni da sinfonie di Sciostakovic: "1° maggio", e Berlioz: 'Sinfonia funebre e trionfale")


Nel pentagramma del creato siamo tutti come tante crome e semicrome, note lunghe e note brevi, nere e bianche, con la coda e senza la coda, senza la camicia e con la camicia (anche se di forza), con la corona regale e col puntino schizofrenico, isolate e raggruppate, deboli e forti, sincopate e acciaccate, trillanti e mordenti. Facciamo la nostra piu' o meno toccante e fugace apparizione nel caleidoscopico e caleidofonico caravanserraglio del mondo, nella coulisse di un trombone, nell’ancia di un clarinetto, sul ponticello di un violino, sul plettro di una chitarra, sul martelletto di un pianoforte, nel cuivre' di un corno, nel glissando di una viola, e la sinfonia prosegue “inestinguibile”, la sinfonia titolata “Uomo”, fatta di tanti piccoli uomini, la sinfonia titolata “Umanita'”, includente anche disumani accordi discordanti. Fra dossi e cunette, cavalloni e vortici, alta e bassa marea, lunghi dolori in modo eolio e brevi gioie in modo ionico, gli uomini vengono crocifissi, sbattuti e spiaccicati come mosche sul reticolato spinato del pentagramma della vita, sul ritmo di anapestiche cavalcate, dattiliche danze, giambiche marce. Ma noi siamo solo poche battute, presi singolarmente, nella musica del mondo. Ogni singola vita e' breve, ma la vita collettiva e' lunga. Due cose possono allungare la vita singola, realmente o apparentemente: Infatti, come la nota “brevis” e' in realta' la piu' lunga, cosi' la breve vita e' in realta' piu' lunga degli anni anagrafici perche' allungata dagli spondaici dolori, piu' frequenti e piu' lunghi delle brevi gioie volatili in punta di piedi tribrachici.
L’aforisma di Ippocrate, latinizzato da Seneca, “Ars longa, vita brevis”, ci rivela la tragica realta' dell’uomo che si dibatte tutta la vita tra la brevita' del suo ciclo biologico e le sue aspirazioni, le sue ambizioni senza fine, i suoi appetiti insaziabili che il tempo gli smorza o gli impedisce di soddisfare.
L’artista, comunque sia, e' quello che vive sempre piu' di una qualsiasi altra persona, anche se si tratta di un Mozart o di un Bellini o di uno Chopin, morti giovani, perche' come prolificando o prodigandosi per gli altri si prolunga in un certo qual senso fisicamente la propria vita, ancor piu' succede per l’artista, che prolunga la sua vita spiritualmente nelle sue opere che vivono nei secoli e che ricordano a tutti continuamente in qualche parte del mondo il suo nome. Ma no, sto mentendo, l’eraclitiano fiume del tempo trasporta tutto come detriti, gli uomini, le opere e il loro ricordo, verso la forra che conduce all’inghiottitoio della dolina escatologica, e scaraventa tutto nell’imbutiforme tholos a forma di clessidra, nell’ipogeo tempio del tempo sorretto dalle tre cariatidi che sono le Moire, che cantano con voce terrificante e annichilente una fuga a tre sulla fuga del tempo in tempo di quattro quarti, col basso continuo di Cronos che profondo come un pedale d’organo scandisce come un metronomo il beethoveniano canone a Maelzel.
Sulla nostra testa pende come spada di Damocle il pendolo del tempo, e il suo ticchettio, se uno ci si fissa, si amplifica come martello sull’incudine, e come “gutta cavat” il cervello, al pensiero di Atropo che puo' tagliare il filo che regge la spada pendente che puo' vivisezionarci.
Finche' le pere cadono quando sono mature non ci lamentiamo, ma quando vediamo Tanatos che piomba come un ladro di notte o come un guastafeste sulla tavola imbandita e prende a bastonate or questo or quel frutto colorito, e calpesta i prati dove sorridono i gialli solari fiori appena germogliati, allora ci sentiamo tutti veramente condannati alla lapidazione, e viviamo nel terrore di cadere vittime di questa sassaiola dell’assassino tempo, e speriamo che non ci piovano addosso meteoriti; e sembriamo animali stupidi e spensierati e ignari delle tagliole seminate nei sentieri della vita, o bestie atterrite e brancolanti, cacciate dal braccante tempo, timorose di cadere in qualche trappola, e ci voltiamo rabbrividendo al pensiero che Tanatos ci piombi addosso “repentina. . . ut laqueus” ("Improvvisa. . . come una trappola", Luca 21,35), siamo tutti prigionieri nel Lager della vita, minacciati dall’indice puntato dell’aguzzino Cronos che sceglie le vittime per il Bunker della morte.



(musica d'introduzione: cimbalon e arpa da "Storielle del bosco viennese" di J.Strauss e "Vysehrad" e "Dai prati e dai boschi di Boemia da "La mia patria" di B.Smetana)

"Passa un giorno, passa l'altro,
mai non torna il nostro Anselmo,
perche' egli era molto scaltro
ando' in guerra e mise l'elmo. . . "
(Giovanni Visconti-Venosta, La partenza del crociato)


CAPPUCCETTO ROSSO NEL BOSCO EUROPEO: DOVREBBE METTERE ANCHE IL CASCO SE ANDASSE IN MOTORINO?

ovvero

LIBERTA' DI SCELTA DA AL CAPONE AD HITLER

ossia

DISSERTAZIONE SOVRA LA VERITIERA LIBERTAT
E DI SCELTA CHE A NULLO HOMO NIEGARE DEBBESI, DA DISCERNERE DA LO PROTEZIONISMO CHE SFOCIA NE LO PROIBIZIONISMO CHE MAGNA CALAMITATE SECO MENA A LA HUMANITATE INTIERA



Parte I
PROIBITO!




Atto I - PROIBIZIONISMO



La Grande Chioccia

(musica di sottofondo: "La gallina" di Rameau, che si trasforma nel drago Fafner di Wagner)

Dove si porta la similitudine del lupo
che con la cuffietta della nonnina
vuol trarre in inganno la bambina;
e del come bisogna stare attenti alle galline
e nel filtrare il vino


Conoscete tutti, diamine, fin da bambini, la favola di Cappuccetto Rosso! Parafrasiamola!
Che bell'Europa unita che hai fatto! Che bell'Europa grande che hai fatto! Tutti fratelli, tutti gemelli! Tutti omozigoti! Tutti omogeneizzati! Tutti impastati con la stessa acqua!
Vieni bella bambina! Come sei cresciuta, Europa, cavalcando sul toro da una parte all'altra! Come sei maestosa, dipinta dal Cavalier d'Arpino! Attenta al toro, che ti mangia! Anzi, attenta, all'aquila rapace che ti rapisce e ti divora! Eh, si'! Attenta! Quella non e' la nonnina! Non e' la buona nonnina! Non e' la chioccia affettuosa che fa venire voglia di pregare "sub umbram alarum tuarum protege me" (Transl. ex Heb. Sanct. Pagn.: absconde me": "All'ombra delle tue ali proteggimi (Ebr.: nascondimi): Ps.16,8).
Non e' l'ala materna della divina chioccia cui inneggia Beethoven nel suo "Inno alla gioia" usato dai rapaci al posto del loro grido di cornacchia per camuffarsi:

"alle Menschen werden Brüder,
Wo dein sanfter Flügel weilt"
("tutti gli uomini diventano fratelli,
dove la tua soave ala ondeggia")

Ascolta bene questa cattiva imitazione della voce affettuosa e chiocciante della mamma o della nonna! Guarda bene il viso grifagno e il becco adunco dentro la cuffietta! Sembra Max Schreck nel "Nosferatu" di Friedrich Wilhelm Murnau! Sembra il wagneriano drago Fafner che finge bonta', attenta Brünhildina, che sei ancora una bambina, una walkirina! Cara Europa, ti hanno offerto su un piatto d'oro alle fameliche fauci da drago degli USA! Questa e' la verita'! Non te ne sei accorta!? Proprio come aveva profetizzato 80 anni fa Mussolini, parlando dell'Europa "alla merce degli americani" (discorso del 6 febbraio 1921): "Assisteremo forse all'oscurarsi o all'eclissarsi del «ruolo» europeo nella storia del mondo." E ancora: ". . . l'asse della storia mondiale si spostera' definitivamente oltre Atlantico e l'Europa non avra' che una parte secondaria nella storia umana." (1° gennaio 1921)

La statua della Liberta' che vi accoglie al porto di New York fa presupporre che siete arrivati nella mecca della liberta', che siate arrivati fra i paladini della liberta'.

Ma chi sono questi americani, anzi, piu' esattamente, statunitensi, che ci dettano le nostre "linee guida" (parola chiave che udrete sempre nei convegni dove ci fanno allineare come pecore)?

Guardateli bene, questi USA, questo assemblea di nazioni, come si presenta sempre come l'affettuosa soccorritrice e salvatrice del mondo, nei film pomposi come Independence day, Armageddon, Dante's peack, etc..
Gli USA tranquillizzano in caso di pericolo! Per esempio: gia' nel 1934 l'amianto viene considerato cancerogeno, malgrado cio' si continua a usarlo: come elogia un libro degli anni '70 e' ottimo per filtrare l'acqua ed il vino! Quando poi di nuovo nel '70 qualcuno rinnova l'allarme, la chioccia anglo-statunitense, in realta' aquila rapace, rassicura tutti! C'e' pure chi asserisce che l'amianto bevuto non e' dannoso come quello inalato: siete disposti a credere a questi studi anglo-statunitensi o preferite astenervi? Dobbiamo fidarci di chi ha dato da bere ai suoi cittadini, durante il Proibizionismo, whisky adulterato, dimostrando cosi' che aveva ragione a proibire queste bevande cosi' dannose?
Poi dite che non e' vero complotto!
Eh, si', anche l'Inghilterra fa parte del gruppo! Infatti mica e' entrata in Europa! Non solo, gli inglesi, una volta pirati dei mari e colonialisti, ora sono pirati dei cieli, perche', e non solo loro, in preparazione dell'EU hanno stretto accordi commerciali con compagnie aeree statunitensi! Altro che Europa forte perche' unita! Lo stesso hanno fatto molte altre ditte. E' tutto un pasticcio! Cioccolatini italiani prodotti in Brasile, capi d'abbigliamento che vanno e vengono dall'Oriente, automobili i cui pezzi provengono da tutte le parti: pistoni dal Giappone, sedili dall'Umbria. . .
Cara Europa, attenta a Giove, il cui simbolo e' l'aquila! Attenta a Giove, maestro dei travestimenti e delle trasformazioni! Attenta alla doppia maschera! Eh, si': togli una maschera e ce ne trovi sotto un'altra! E' come nei film di spionaggio e controspionaggio!
E la storia e' piena di questi imbrogli e trucchetti: ormai alcuni dovrebbero essere obsoleti, eppure ci si casca sempre, come quando ti vendono per strada l'ennesima giacca di renna che invece e' di carta o l'orologio o il cellulare-giocattolo e ci caschi perche' e' cambiata la tecnica d'approccio!
E cosi' il gioco degli estremisti islamici o dei terroristi o degli ecoterroristi: sono tutte finzioni per giustificare, coprire, depistare! Non sono gli estremisti algerini che sparano e uccidono, ma gente assoldata dal governo che dice che sono gli estremisti, per mostrare come sono cattivi e per giustificare certe repressioni o inasprimenti di controllo! A volte gli serve solo trovare una scusa per far sgombrare un paese dove gli interessa scavar petrolio, comunque, un milione e mezzo di vittime negli ultimi decenni non sono caccole, ma esseri umani veri di un olocausto vero di cui nessuno parla, perche' anche per gli olocausti esiste un monopolio!
E cosi', gli ecoterroristi non sono altro che azioni delle multinazionali che fanno la parte delle vittime! E le Brigate Rosse non si sa di che colore sono! E pagare perche' qualcuno faccia tumulto e opposizione e' ormai un vecchio trucchetto: senza opposizione non si campa! Se non c'e' il criminale non c'e' ragione che esista il poliziotto! Allora bisogna crearlo! E ormai mi pare che Luigi De Marchi abbia abbondantemente ed esaurientemente dimostrato l'equipollenza di destra e sinistra, nel suo "O noi o loro!". Ed ancor prima lo aveva dimostrato ripetutamente sessant'anni prima il canadese Louis Even nella sua rivista Vers Demain, lui e il suo pungente vignettista.
Ma ancora il giallo non e' finito: perche' chi c'e' ancora dietro tutto questo. . . ? Ossia, crediamo di aver spiegato il giallo del gioco del rosso e del nero (o blu in Canada), scoprendo che la destra pagava la sinistra per fare confusione, ma non e' ancora la verita' completa finale. . . Caro detective, indaghi ancora!



Whisky e soda
(musica di sottofondo: colonne sonore dai film "Crimini e misfatti" e "Terapia e pallottole" di Woody Allen)

Quando l'oste vi da' il veleno
almeno non lo pagate!

Chi sono in realta' questi statunitensu che dettano esempi e "linee guida" per la salute e che invadono il nostro paese con cibo- spazzatura cercando contemporaneamente di sradicare le nostre tradizioni gastronomiche attraverso le leggi EU e pretendono di insegnarci tutto?
Gli statunitensi sono per esempio gli autori del fenomeno del Proibizionismo: addirittura, a suo tempo, nacque in politica persino il partito proibizionista!
Perche' e' caduto un facile velo di oblio su cio'? Perche' dimenticare questa cosa gravissima? Una cosa collegata a tutto il nostro discorso, perche' qui si parla di sterminio e genocidio, non solo di soldi! Basta guardare le cifre. Invece se ne parla solo per dire che e' stato un tentativo fallito di arginare il vizio: no! E' stato un successo! E' stato raggiunto brillantemente l'obiettivo prefisso! E chi se l'era prefisso? Rockfeller! Sempre lui! Lui vuole sterilizzare le donne, come vedremo, lui vuole rimbambire gli uomini alcolizzandoli (questo era il vero scopo!), lui vuole avvelenarci la tavola riempiendola di OGM, sempre lui! Lui e la sua Fondazione, o, in questo caso, l'Anti-saloon League, fondata insieme a Ford, si', quello delle automobili. Per questa faccenda sono stati erogati ben 35 milioni di dollari! Ma hanno reso! Il giro d'affari legati al traffico clandestino di alcolici si aggirava sui 300 milioni di dollari l'anno! Calcolatelo per i 13 anni che duro', dal 1920 al 1933! E' vero che allo Stato costo' piu' del costo totale della Prima guerra mondiale (34.565.109.246 di dollari!), (circa 18.000 persone assunte per il Prohibition Bureau, agenti di polizia, etc.). Ma, ovviamente, pagava la gente con le tasse!
Angelo Averni, nel suo libro "Proibizionismo e antiproibizionismo" ci fornisce altre informazioni: per esempio, dal '20 al 32 furono uccisi circa 2.000 civili, gangster in maggioranza, durante i numerosi scontri, oltre a 513 agenti. Ma ci furono altri tipi di morti o danneggiati: i clienti! Nel solo 1927 le morti per etilismo aumentarono del 600%; solo nel 1930 si ebbero 35.000 decessi! Ma un momento: tutte queste morti sono state causate dall'alcool? O. . . dalla soda? O per meglio dire, dall'etanolo? Gia', perche' stiamo parlando di proibizionismo, perche' non parliamo invece di crimini e misfatti che implica? Il prezzo alto e' una cosa, ma dare veleno per un prezzo alto al posto di whisky non e' solo una truffa, e' un crimine mai visto! E forse voluto e programmato da qualcuno?! I Borgia davano veleno, ma la davano gratuitamente! Ma dare veleno facendosi pagare profumatamente e' una cosa mai successa! E' come sparare ad una persona riuscendo pure a farsi rimborsare la spesa non solo della pallottola ma anche della pistola e per giunta dieci volte piu' del suo valore! E' il colmo! E cosi', fare pagare dieci volte di piu' dando un prodotto dieci volte piu' scadente e' il massimo della truffa! Solo un genio del crimine e del commercio poteva fare questo! E proprio questo termine usa per il gangster John Torrio il professor Asbury, citato da Aversi: ". . . l'essere umano piu' vicino al genio che l'America abbia mai prodotto"! Che differenza, cari miei, con l'Italia, la famosa terra di santi, poeti, navigatori, artisti, musicisti! Ecco i geni dell'America! Peggio della sterile Svizzera, che come ha osservato qualcuno (Oscar Wilde?), in tanti millenni ha saputo produrre solo l'orologio a cucu'! In cambio pero' e' la custode del denaro ammassato da tutti quelli che, inventata la Banca d'Inghilterra (altra terra sterile di geni, l'Inghilterra!) hanno avuto la genialita' di inventare i soldi di carta e l'usura mondiale! Fare pagare degli interessi prestando soldi d'oro e d'argento, passi, ma farli pagare su soldi di carta senza riserva aurea, o su una presunta riserva prestandoli pero' mille volte, altra inimitabile genialita'!



Guardie e ladri
(mus. di sottof.: dal film omonimo con Toto' e Fabrizi)

Dove si narra di molti inseguimenti
e sanguinose sparatorie
a causa di qualche bottiglia
di rum e di whisky poco scozzese

Ma in che cosa consisteva questa genialita' criminale del Torrio? Per esempio, come riferisce l'Aversi, "sovvenziono' una campagna stampa in favore del Proibizionismo", e contemporaneamente ha "perfino finanziato di nascosto vari gruppi e leghe antialcoliche"!
Come vedete, finanziare la propria attivita', e finanziarsi la propria opposizione, in modo da gestirla ed evitare la vera opposizione, e' un vecchio trucchetto, di cui si e' cosi' abusato, normale, abituale che non dovrebbe piu' funzionare: dovreste accorgevene, diamine, e insospettirvi e scoprire le finte lotte delle finte opposizioni!

Una finta opposizione per esempio era anche quella fra gangster e poliziotti: diamine, se parliamo di criminalita' organizzata, piu' organizzata di cosi'! La polizia che scortava i carichi di Al Capone! Che volete di piu'? Sentiamo l'Aversi; "Quando doveva entrare in citta' un carico particolarmente prezioso, venivano comandati di scorta motociclisti della polizia in uniforme. Capone aveva il comando di circa mille uomini, con esperti nell'uso di bombe e fucili mitragliatori. La sua immunita' era garantita da un complesso sistema di connivenze con l'amministrazioen cittadina che coinvolgeva tutta una serie di funzionari, dai portieri al sindaco. Nel 1927 il fisco gli accerto' guadagni per 100.000.000 di dollari. . . Capone. . . appoggio' la candidatura di Thompson (poi eletto e divenuto sindaco) con la cifra di 260.000 dollari. Il gangster calcolo' nella misura di 30.000.000 di dollari all'anno i pagamenti globali da parte di tutte le bande di Chicago alla polizia. La sua lista paga comprendeva quasi la meta' dell'intera forza della polizia di Chicago. . . che ricevevano regolari stipendi.
Durante i primi anni del Proibizionismo il capo della polizia di Chicago, Charles C. Fitzmorris, dichiaro': «Il 60% dei miei uomini ha le mani in pasta con i contrabbandieri». Un gerente di un saloon spiego': «Se i poliziotti e gli agenti della Proibizione dopo il lavoro vengono qui ad ubriacarsi per ore ed ore e' naturale che siano d'accordo con noi! Siamo informati prima di ogni retata, un'irruzione non significa niente, quando il proprietario viene colto sul fatto apre un altro bar da qualche altra parte, con un nome diverso»."
Si tenga presente che il villaggio di Forest View, ai confini di Chicago, fu ribattezzato localmente, date le grandi attivita' del gangster, col nome di «Caponeville». Il procuratore di Chicago e giudice conciliatore Joseph Nosek, che tento' di arrestare l'espansione della gang di Capone a Forest View, dichiaro' di essersi inginocchiato davanti a Capone e di averlo pregato di risparmiargli la vita. Nosek testimonio' inoltre che nelle elezioni del 1924 tutti i candidati alla presidenza del Consiglio del villaggio, i membri del consiglio di amministrazione e i giudici concilatori erano pedine nelle mani del gangster.
Nelle elezioni del 1924 il candidato Klenha godeva dell'appoggio della gang di Torrio-Capone. Nella campagna elettorale, i candidati antiproibizionisti piu' insidiosi furono uccisi dalla gang e i cittadini furono picchiati e minacciati al momento del voto. . . La gang di Capone ammassava le riserve di alcolici nel seminterrato del municipio.
Capone era la legge. . . Capone prese a calci il sindaco Klenha sotto gli occhi di un poliziotto che scrollo' le spalle e ando via. Quando il consiglio comunale, ribellandosi agli ordini impartiti dal gangster, tento' di prendere misure che Capone aveva vietate, degli uomini della gang irruppero nella sala, fecero sospendere la seduta, trascinarono in strada uno dei consiglieri e lo picchiarono."
Il padrino di Al Capone, Genna, non era da meno; sentiamo ancora l'Aversi: "Costoro avevano il magazzino, sede delle loro attivita' illegali, a duecento metri dalla stazione di polizia. . . Il giro di affari dei Genna arrivava a 350.000 dollari al mese con entrate al netto di 150.000 dollari. Una parte consistente del loro guadagno era destinato alle «bustarelle» in favore dei pubblici funzionari. Infatti i poliziotti, a seconda del servizio che prestavano, percepivano mensilmente dai 10 ai 125 dollari; per salvare le apparenze, di tanto in tanto, un autocarro carico di alcool destinato in qualche lontana parte della citta' veniva intercettato lungo la strada dalla polizia. Il direttore dell'azienda dei Genna confesso' al procuratore di Stato O'Donnel che la ditta funzionava «con la piena consapevolezza, il consenso e l'approvazione della polizia». . . I contrabbandieri, per procacciarsi giovani clienti, fecero sorgere. . . spacci clandestini non autorizzati. . . intorno a scuole e collegi - solo a Chicago vi erano piu' di 12 spacci, nelle vicinanze di tre licei, che vendevano alcolici agli alunni - dove i piazzisti delle gang consegnavano agli studenti sostanze ancor piu' virulente di quelle vendute ai loro genitori."

Questa e' la congrega USA che ci detta legge, che ci comanda, che si autoelegge a salvatrice mondiale nonche' modello di civilta' e di perfezione statale! Modello di moralita' col suo proibizionismo degno dei musulmani e dei talebani!
Che ancora continua a intervenire nel mondo di cui si autoeletta salvatrice, per lottare contro la droga, il cui luogo prediletto di spaccio e' sempre la scuola, altro nuovo proibizionismo che sostituisce il vecchio! Qualcosa ci deve essere da proibire od obbligare, se no come guadagnano soldi e potere?
Ditemi se possiamo essere sicuri che e' cambiato qualcosa da quando nel 1925 il vicepresidente degli USA, Charles Danes, scriveva, come riporta l'Aversi: "Ogni giorno aumentano le prove che molti pubblici funzionari agiscono in segreta alleanza con gli assassini, i contrabbandieri, gli spacciatori di alcolici, i delinquenti, i violatori dei seggi elettorali. E' risaputo che una catena di uomini politici e pubblici funzionari, operando attraverso i criminali e con l'appoggio di amministratori fittizi, gestisce le fabbriche di birra e vende la stessa sotto la protezione della polizia. Proprio questi ufficiali di polizia, che occupano ruoli di importanza capitale, scortano i carichi di alcolici, soprattutto whisky e birra."



Pandora e Marcellino
(musica di sottofondo: "Hänsel und Gretel" di Humperdink)

Delle biricchinate de li bambini
e de li parenti loro
che vengono per li divieti

Pandora che scopre il vaso, Marcellino Pane e Vino, il famoso personaggio del romanzo di Jose' Maria Sànchez-Silva che tutti conoscono attraverso l'insuperabile interpretazione cinematografica di Pablito Calvo nel film del 1955 di Ladislao Vajda, che sale sulla scala della soffitta, Psiche che spia di nascosto con una lampada Eros, i compagni di Ulisse che aprono l'otre dei venti: quanti esempi di curiosita' irrefrenabile nata dal divieto, ancor piu' acuita dalla minaccia di castighi o pericoli. Non ci risulta che il divieto del Corano di bere alcolici impedisca ai musulmani di fare addirittura appositi viaggi in Italia solo per venirsi ad ubriacare! E S. Paolo aveva ben evidenziato questo contrasto fra il divieto e l'essere attratti a trasgredire dissertando in tutto il cap. 7 della lettera ai Romani: ". . . nam concupiscentiam nesciebam, nisi lex diceret: Non concupisces. . . non enim quod volo, bonum, hoc ago: sed quod odi malum, illud facio. . . ("non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: non desiderare. . . infatti non faccio il bene che voglio, ma il male che odio.")
Molti antichi maestri ci ammoniscono e ci mettono in guardia e constatano! Il classico Ovidio piu' volte lo nota (Amores, 3, 4, 17; 1, 19, 3): "Nitimur in vetitum semper, cupimusque negata. . . Quod licet ingratum, quod non licet acrius urit" ("Siamo attratti dal proibito, e desideriamo quello che ci e' negato. . . Quello che e' lecito non ci interessa, bruciamo ardentemente di desiderio per quello che non e' lecito").
Anche Gallo esprime uno stesso pensiero: "Permissum fit vile nefas" (Eleg., 3, 77) ("L'illecito fa diventare di poco valore e interesse quello che e' lecito").
E Plinio: "Omnium rerum cupido languescit, cum facili occasio est" (Epist., 8, 20, 1) ("Il desiderio di qualsiasi cosa languisce, se il suo appagamento e' facile")
E Lucrezio, nel "De rerum natura": "Ci sembra sempre che il piu' gran bene, sia quello che ci manca; se riusciamo ad averlo, sospireremo un altro bene con lo stesso ardore" (III, 1095).
E Orazio:

"audax omnia perpeti
gens humana ruit per vetitum nefas"
(Carmin. Lib. I, 3, 25)
("la razza umana osa affrontare tutto
pur di buttarsi a capofitto nella nefandezza proibita");
"nil mortalibus ardui est" (38)
("non c'e' niente di arduo per i mortali")
come dice piu' avanti, parlando di Prometeo ed Icaro ed Ercole.)
E Ariosto, nell'Orlando Furioso:
"Cio' che piu' si vieta, uom piu' desia" (IV, 16)
E il Tasso, nella "Gerusalemme liberata" usa le stessissime parole: ". . . istinto e' dell'umane menti
cio' che piu' si vieta, uom piu' desia." (V, 76)
E Montaigne, nei suoi "Essais", e' come se parafrasasse S.Paolo e Ovidio: "Proibirci alcunche', vuol dire farcene venire la voglia." (II, 15)


Vi basta? Bisogna esser proprio stupidi, teste dure, per non imparare una lezione ripetuta e parafrasata per duemila anni! Una persona cosi' ottusa non e' adatta certo per governare o legiferare! Tutte le persone che propongono proibizionismi dovrebbero essere rimossi e allontanati da ogni minima carica pubblica, come mentalmente e culturalmente inadatti, inabili, inetti, imbecilli, e non venire eletti mai! Ed essere adibiti a servizi umili come spazzini, bidelli, pulitori, necrofori, etc.. E si dovrebbe indagare sulle loro pagelle scolastiche per verificare le loro reali capacita' d'apprendimento!
Come diceva Ezra Pound nel suo "Cantico del Sole":
"The thought of what America would be like
If the Classics had a wide circulation. . .";
che traduco cosi':
"Se penso come sarebbe l'America
Se i Classici avessero un'ampia diffusione. . ."



Pani e pesci, obblighi e divieti
(mus. di sott.: da oratori di Perosi, discorso dal "Nerone" di Boito)

L'aspirapolvere del presidente
e lo storico finto tonto

Anche le quotidiane nostre esperienze ci documentano gli effetti negativi del proibizionismo o delle difficolta' di ottenere qualcosa.
Persino in un negozio, se un oggetto che ci e' possibile comprare, siamo indecisi, se arriva un altro cliente che lo vuole, e quindi ci viene tolta la possibilita' di comprarla allora scatena la nostra bramosia, come in un'asta.
E le difficolta' e il rischio e il pericolo connessi con il proibito non fanno desistere, anzi c'e' una certa bravura e soddisfazione di poter dire: ti ho eluso o legge vietante!

Addirittura, guardando un film o seguendo le gesta nei romanzi di famosi ladri o evasori, noi tifiamo per loro a prescindere da ogni considerazione morale! Perche' prevale la stima del genio e dell'invenzione di chi riesce malgrado le difficolta' a superarle, rischiando anche la vita, cosa che e' il presupposto per la soppravvivenza comunque sia dell'individuo che della specie: la liberta' di fare tutto quello che ci pare e ci sentiamo di fare! Per questo, paradossalmente, si perde la vita in nome della liberta'! E i massacri di tutti i tempi sono la testimonianza di questa caparbieta' di essere liberi da ogni imposizione e da ogni tiranno! E il diavolo ingannatore ci illude facendoci credere di essere liberi per farci stare buoni e tranquilli e invece siamo prigionieri in una stanza d'ufficio e in una camera d'appartamento in condominio! E siamo oberati da leggi inventate da quelli che invece di essere rimossi per inettitudine dal loro posto di comando ce li mettono apposta per sottometterci! Per impastoiarci!

Gesu' moltiplicava pani e pesci e inveiva contro i farisei che moltiplicavano le leggi! Oggi, i nuovi farisei moltiplicano obblighi e divieti! E si inventano la tutela e la protezione del consumatore per inventarsi altri proibizionismi! Questi creatori di proibizioni dovrebbero essere rimossi dai loro posti di responsabilita', ed eventualmente obbligati a ripetere le scuole fin dall'asilo infantile, o internati in un manicomio criminale, per la pericolosa pazzia e incongruenza delle loro frasi, perche' se il presidente americano Hoover (progenitore dei fabbricanti di aspirapolveri?) ebbe la faccia tosta di chiamare "nobile esperimento" il Proibizionismo, quell'altro analfabeta di storico dei miei stivali, Mayda, buttava il fumo e la polvere della sua sporcizia cerebrale: "Il proibizionismo fu il frutto di un malinteso puritanesimo, di studi medico-sociologici errati. . . " E chi sono questi medici e sociologi degni di lui? Gli hanno dato il premio nobel oltre la laurea? O non erano piuttosto che medici e sociologi degli ottimi economisti e commercianti che conoscevano molto bene Orazio ed Ovidio? E anche la lettera di S. Paolo ai Romani! Ora, se i musulmani non possono cambiare il Corano ne' S.Paolo poteva abolire la Legge, cosa che avrebbe fatto, secondo i suoi ragionamenti frenati dal rispetto per la Legge stessa, sacra, visto che egli la riconosce a denti stretti causa di peccato piu' che se non esistesse, lo Stato, essendo esso il vivente e attuale e non eterno capo del popolo, puo' invece abolire tutte le leggi che vuole! Non si dice infatti anche "fatta la legge trovato l'inganno"? Secondo il pensiero di S.Paolo, che dice in sostanza che dal momento che gli si dice "non peccare" gli viene proprio la voglia di peccare che prima non aveva, c'e' quasi anche un gusto dell'abilita' della trasgressione e di passarla liscia: non e' un'inventiva fantastica quella dei napoletani che sopraggiunto l'obbligo delle cinture di sicurezza si sono messi a indossare e a vendere addirittura magliette con le cinture disegnate? Magari fornite dagli stessi che promulgano certe leggi appositamente. . .



Elogio dei criminali organizzati
(mus. di sottof. da "West Side Story" di Bernstein)

Dove un paio d'occhiali e un termometro
sono determinanti per la soluzione

E si', perche' non sono affatto ignoranti e inetti e inabili questi proibizionisti! No! Sono pienamente consapevoli, come ogni scolaro lo e', della sapienza di Orazio ed Ovidio! I governanti che Proibiscono vogliono ottenere proprio questo: la trasgressione, e quindi una maggior vendita di quel prodotto, e ad un prezzo maggiore! Infatti scrive il Mayda, lo storico finto tonto, citato da Aversi, che "il contrabbando di alcool divenne la maggior industria degli Stati Uniti"! Esaminiamo un po' di cifre che ci fornisce l'Aversi per rendercene conto: "in un solo anno si consumarono sessanta milioni di litri di whisky, rhum e gin, due miliardi e ottocento milioni di litri di birra e quattrocento milioni di litri di vino e le entrate per i trafficanti superarono i quattro miliardi di dollari."

Non sono ignoranti quindi ma criminali! Abbiamo sbagliato diagnosi! Non sono imbecilli, anzi, sono dei geni! Dei geni del male! Visto che in questo caso abbiamo un duplice intenzionale obiettivo: ricavar la maggior quantita' possibile di denaro distruggendo la razza! Chiedo scusa per averli offesi chiamandoli cretini e ignoranti, sono dei geni invece! Infatti, non potendo piu' tirare per le lunghe con il proibizionismo dell'alcool, lo aboliscono, ma sostituendolo con quello del gioco d'azzardo e della droga poi! E allora? Che senso ha? Che senso hanno le ipocrite parole di Hoover e Mayda? Ce ne hanno uno solo! La lezione non era bastata? Come no? Tanto da ripeterla! Avete sentito che cosa dice Mayda? Infatti, questa volta non mollano! Da Lucky Luciano in poi ancora non si rassegnano con la droga, e nemmeno con la prostituzione. E ci rimbambiscono pure con interminabili discussioni morali e legali!

Per la prostituzione ci limitiamo ironicamente a suggerirvi il titolo di un film di Toto': "Arrangiatevi!" (1959) Ogni tanto ci provano a legalizzarla, soprattutto mettendo avanti le grinfie mediche che con la scusa della tutela della salute reciproca instaura un bel controllo fiscale su na bella fetta di evasione, poi si fanno prendere dallo scrupolo che lo stato possa sembrare di fare la parte del lenone! Eh via! Tanto, uno piu', uno meno, incarico! Vengono in mente le famose, classiche lagnanze di Mussolini del 7 gennaio 1921: "Lo Stato e' oggi ipertrofico, elefantiaco, enorme e vulnerabilissimo, perche' ha assunto una quantita' di funzioni d'indole economica, che dovevano essere lasciate al libero gioco dell'economia privata. Lo Stato oggi fa il tabacchino, il postino, il ferroviere, il panettiere, l'assicuratore, il navigatore, il caffettiere, il biscottiere, il bagnino, ecc., ecc.." Appunto, che cosa lo frena dal fare anche il pappone? Si guadagna di piu' con il clandestino e il contrabbando?

Per la droga, vi rimandiamo al capitolo "Pena di morte per i suicidi!", dove i concetti di liberta' sono ben espressi. specialmente se parliamo arbitrariamente di cose e popoli che non conosciamo, impicciandocene soltanto per dare fastidio, quando loro non ce ne danno con la loro liberta', per cui e' una liberta' lecita, secondo il concetto espresso dal filosofo ed economista inglese John Stuart Mill.

Che fanno invece gli invasori dei popoli amerindi, i futuri ameri-cani? Non solo danno fastidio ai popoli nativi di quella specie di enorme, continentale "Palestina", massacrandoli, ma danno ulteriore fastidio fingendo una tutela che sfocia nella proibizione del loro peyote, il cui uso variegato va da quello religioso (cerimoniale, mistico, visionario) a quello alimentare e terapeutico (per i raffreddori, le polmoniti, l'asma). Ma per "proteggere i poveri indiani", cui avevano rubato le terre, gli USA vietano il peyote ripetutamente, nel 1888, nel 1897, nel 1918, nel 1923-24. Con il risultato di uccidere spiritualmente i sopravvissuti all'Olocausto privandoli delle loro abitudini di culto, perche' di culto si tratta, come ci informa Nando Minnella: "Con il culto del peyote - nel quale. . . si ritrovano sincreticamente elementi religiosi, mitologici e tradizionali. . . - gli Indiani realizzano nell'ambito religioso un'unita' sociale, una coscienza collettiva della propria identica etnica rimuovendo le antiche divisioni tribali." Appunto, bisognava distruggere questa identita' etnica: e' questo il programma non solo americano, non solo europeo, ma mondiale! E' da un pezzo che esiste questo programma!
Distruggere l'identita' non e' tutto, bisogna distruggere anche il corpo, piano piano. . .
Quando parliamo di Proibizionismo e di alcool stiamo commettendo un grosso errore. A quello che mi dicono, e sembra incredibile, se si beve del buon whisky scozzese, veramente SCOZZESE e BUONO, se ne possono bere bottiglie intere senza ubriacarsi! Personalmente ci credo: non ho mai bevuto quel buon whisky veramente scozzese pero' mi e' capitato di essere stato invitato a bere della birra a Düsseldorf, in un certo posto particolare, di loro produzione, fresco e deperibile (una botticella aveva una scadenza di soli cinque giorni, ma niente paura! Durava solo cinque minuti!) Alla prima birra stavo per alzarmi e andarmene, poi ho capito che non funzionava cosi': per farla breve ho bevuto 21 boccali di quella birra! Senza ubriacarmi! In Italia non riuscirei materialmente a berne piu' di una!
Dove voglio arrivare? Ma era whisky quello che vendevano di contrabbando durante il Proibizionismo o qualcos'altro? L'Aversi e' una fantastica fonte di informazioni: "I bootleggers sofisticavano l'alcool con acqua distillata e olio minerale riuscendo cosi' a tira fuori da un litro di alcool tre litri di, chiamiamolo ancora cosi', whisky: un po' meno, come resa, del sangue, per le trasfusioni, che si allunga con un rapporto da 1 a 4, ma in cambio si vende molto piu' caro del whisky di contrabbando! E si preleva la cifra direttamente dalle tasche del contribuente senza problemi!

Vi furono inoltre adulterazioni con acido solforico e formaldeide. In genere, i liquori distillati illegalmente venivano alterati nella loro struttura molecolare, per cui contenevano delle aldeidi tossiche nella «testa» della molecola e olio combustibile nel distillato, presente nella «coda» della molecola stessa. Inoltre veniva illegalmente stornato etanolo denaturato per usi industriali e mescolato con le bevande. Il consumo di alcolici come la birra e il vino aumento', il che porto' una piu' elevata frequenza di avvelenamenti da alcool; vennero consumati prodotti come alcool metilico ottenuto dal legno (metanolo non raffinato), ricostituenti per capelli e lacca per mobili, fatti che portarono a un'epidemia di morti e di svariati gravi danni per la salute, come ad esempio cecita' e paralisi." I 35.000 decessi del 1930 di cui parlavamo prima sono stati "provocati dai liquori tossici", ai quali aggiungere 'numerosi migliaia di casi di storpiature e di cecita' per lesioni al sistema nervoso. Nello stesso anno, si registrarono 15.000 casi di paralisi causata dal consumo di etanolo estratto dallo zenzero, che era stato adulterato con tri-o-cresil fosfato. Questa sostanza provoco' delle polineuriti che portavano alla paralisi delle estremita' del corpo, con effetti piu' gravi ai piedi che alle mani."
Ah, dimenticavo: i coloranti! E' ovvio che un prodotto cosi' adulterato e morto aveva bisogno di un po' di belletto e di profumo per coprire il suo colore e puzzo cadaverico. Sentiamo l'Aversi: "I Genna eseguivano sull'alcool denaturato processi di colorazione con coloranti di catrame di carbon fossile e di aromatizzazione con alcool amilico. Il prodotto finale risultava un surrogato di whisky contenente un effetto tossico tale da provocare, a seconda della quantita' ingerita; dolori lancinanti, cecita' permanente e morte." Mica male, no? Mi ricorda i foglietti contenenti gli effetti collaterali di certi farmaci, che hanno la faccia tosta di includere fra questi effetti anche quello della "cecita' irreversibile", nel qual caso, consigliano di consultare il medico! Per sputargli in un occhio, alla Toto', che e' maestro in questo, o per chiedere che cosa, se no, una volta diventati irreversibilmente ciechi? Di cambiar farmaco?
Non e' finita qui! Considerando certi collaboratori casalinghi a 15 dollari al giorno, non fa meraviglia sapere che "il capitano di polizia Stage, che tento' di applicare la legge, confiscati 100 barili di whisky, in ciascuno di essi trovo' dei topi morti"!
Cin cin!

Ed era una semplice truffa o qualcosa di piu' losco? Dove stava la vera mafiosita', nel lucrare truffando nello sfruttamento del proibizionismo, o nell'uccidere, accecare e paralizzare? Forse intenzionalmente, affinche' si compisse il salmo profetico: "Obscurentur oculi eorum, ne videant; et dorsum eorum semper incurva. . . Deleantur de libro viventium. . . " ("si offuschino i loro occhi da non vederci piu'; incurva per sempre i loro fianchi. . . Siano cancellati dal libro dei viventi.") (Ps. 68)
E' una illazione? Noi ci siamo abituati a vedere Schubert con gli occhiali, e tutti possono vedere gli occhialetti di Ludwig alla Beethovenhaus di Bonn, ma meditate un attimo, osservate: siete in una sala di attesa, state facendo una fila qualsiasi, guardate la gente, contate tutti quelli che hanno gli occhiali; sono troppi! E troppi giovani e bambini! Ad una certa eta' puo' essere normale un bastone o un paio di occhiali, non a quattro anni, a otto anni, a vent'anni, quasi tutti! E che, la natura ha fatto gli occhi difettosi? Ah, gia', anche i fegati! Infatti ne servono sempre migliaia per trapianti! E anche gli uteri, queste donne che non sanno piu' partorire e fanno tutte parti cesarei!

Il prof. Gasparini, ebreo, pare confermare quest'ipotesi e questo programma maniacale, perche' in un recente convegno a Milano sulle varie balle da business della medicina (vaccini, genetica, AIDS), ha illustrato i danni del mercurio, contenuto oltre che nei vaccini, anche nei colliri. . . E questa non era una balla invece! Era l'unica cosa vera! E fra i danni del mercurio, lui, non noi! metteva anche problemi per le donne in gravidanza, ossia problemi per il feto! Non c'e' solo il salmo di Davide da fare avverare e il profeta Isaia, c'e' anche il Talmu'd! Non solo, vi diro' di piu': a tal punto si avvera questo programma, nel dettaglio, questa profezia, questo augurio, che un difetto diffusisssimo, che i bambini hanno proprio alla nascita (quelli che nascono! quelli che non ce la fanno a nascere, avvelenati dal mercurio, si salvano da questo difetto!) e' proprio quello dell'ambliopia, cioe' non di una semplice diminuizione di gradi, non solo vedere piu' piccolo, ma vedere nebuloso, offuscato, proprio come dice il salmo: "Obscurentur"! "Si offuschino"! Proprio il verbo giusto per il difetto preciso! E il veleno giusto! Che genialita'!



L'enolito del medico della mutua
(mus. di sottof. da "L'apprendista stregone" di Paul Dukas)

Dove si narra di sollazzevoli avventure
del dr. Dulcamara negli USA

Quindi c'e' da meravigliarsi che anche durante il Proibizionismo i medici fossero associati nella diffusione clandestina degli alcolici? Con la scusa degli enoliti, del vino usato per scopi terapeutici, che era permesso durante il Proibizionismo, all'improvviso, tutti vogliono fare proprio quella cura! Nella tabella riportata dall'Aversi risultano consumati ben "quattro milioni di litri annui"! Per curare quali malattie? La religiosita' pure sale alle stelle! Il vino da messa consumato fu dal doppio al triplo di quello per usi terapeutici! Commenta l'Aversi: "La tabella 1, pubblicata dal Dipartimento del Tesoro, relativa al consumo di bevande alcoliche per uso medicinale, testimonia la straordinaria facilita' con cui i medici americani rilasciarono ricette per l'uso di bevande alcoliche e il largo consumo di queste da parte della popolazione. A tale proposito e' interessante notare che per l'etanolo non sussisteva alcun uso terapeutico giustificabile, ma durante l'era del Proibizionismo cambio' questa opinione. Comunque i proibizionisti vietarono la prescrizione medica di birra e limitarono quella di vino o liquori a mezza pinta (litri 0, 2366) per paziente ogni dieci giorni: inoltre nessun dottore poteva emettere piu' di cento prescrizioni in un periodo di tempo di novanta giorni senza motivi eccezionali. La tabella. . . testimonia come la legge fu largamente violata." Prendiamo qualche cifra da questa tabella (che riporta in galloni; un gallone = 3,78543 litri): nel 1922 gal.93.568 di vino; nel 1924 gal.1.546.640 e 1.606.547 nel 1925 di whisky; il cognac tocca l'apice nel 1926 con gal.13.470, ma anche nel 1927 vi si avvicina con gal.13.073; con l'inclusione di bevande varie arriviamo ad un totale, nel 1925, di gal.1.660.919! Il tutto per usi terapeutici! Oggigiorno, caduto il Proibizionismo, questa mania per gli enoliti e la cognac-terapia e la whisky-terapia e' calata! In compenso e' subentrata, per usi sempre terapeutici! l'uso della morfina o di altre erbe per malati tossico-dipendenti in crisi d'astinenza! Ma addirittura, adesso la medicina ha elevato il veleno al rango di farmaco o veicolante e conservante del presunto principio attivo terapeutico! Vi pare una bazzecola, una quisquiglia, una pinzellacchera, come direbbe Toto', ingurgitare mercurio (vi mangereste il termometro?), alluminio (mangereste una pentola?), formaldeide (berreste la vernice?), benzene (respirereste dal tubo di scappamento della vostra automobile?). E' come se i Borgia avessero preteso di avvelenare vantando addirittura il veleno come cura! Come cura per passare. . . a miglior vita!
Se la psichiatria e' nata per procurare, non curare, la follia, tutta la medicina moderna e' intenta a procurare quello che diagnostica e dice di voler curare! E' in mano a una setta satanica, come avverte anche il dr. (radiato!) Hamer, che trama per uccidere e non far nascere! La stessa che avalla eutanasia ed instiga all'aborto e alla contraccezione! Che invita alla plastica facciale e al seno al silicone! Che satanicamente, come in un film horror, come una belva notturna, come uno zombie, e' in cerca di organi da espiantare non da cadaveri ma da persone dichiarate cerebralmente morte da loro, ma in realta' vive e col cuore palpitante: avete mai visto un vampiro interessato ad un cadavere esangue? Insieme ai medici che hanno diagnosticato l'urgenza di trapianti, vagano come zombie e vampiri i presunti malati che si augurano la morte degli altri per depredarli dei loro organi!
E tutto questo porta soldi, soldi, soldi, molti soldi! E il Dio Mammona regna sovrano nel mondo! Anche nel togliere il Proibizionismo sugli alcolici che fruttava soldi non c'e' stata una perdita! A parte il subentrare di altri proibizionismi, ai profitti clandestini si sono sostituiti i profitti "ufficiali", e "onesti": la tassa sugli alcolici! Roosevelt, sostenuto addirittura dagli stessi gangster, visto che aumentava sempre piu' il malcontento della gente (prova questo che alla fin fine i piu' forti siamo noi, il popolo, se vogliamo!), fece finta di voler lui abolire il Proibizionismo! Ma guadagnandoci! Annota l'Aversi: "Si ricordi la Grande Depressione del 1929. Si tenga presente che dal 1911 al 1919 le imposte di fabbricazione sugli alcolici furono un terzo delle entrate del bilancio federale. Nel solo 1919 le entrate furono di 483.000.000 di dollari. A Roosevelt non sfuggi' il beneficio che la legalizzazione degli alcolici avrebbe portato. . . l'idea della legalizzazione fu cavalcata da Roosevelt. . . e fu sostenuta da motivi economici e finanziari, quali l'imposta di fabbricazione sulle bevande alcoliche che si concretizzarono con il National Industrial Recovery Act del 1933." Era tutta qui l'alta motivazione morale del Proibizionismo? Che volevi i soldi per permettere la vendita?

Ed ecco un altro vecchio trucchetto! Cavalcare le idee opposte che non si possono respingere! E' l'opposto dei finti opposti: SONO LE FINTE ADESIONI! E' una variante del "parlate male di me purche' parliate di me": parliamo male o bene di questa cosa purche' ne parli io!
Percio' non vi meravigliate se i politici parlano contro gli OGM e i vari prof. Gasparini si rassegnano a parlar male del mercurio: devono sempre gestire loro il pro e il contro! Altrimenti perche' non lo hanno fatto prima o perche' hanno permesso certe cose? Non si scappa allora: o sono criminali o sono incompetenti e incapaci e inabili al governo! Nell'una e nell'altra ipotesi: FUORI!!!



Toro Seduto e Buffalo Bill
(musica di sottofondo: "Sinfonia dal Nuovo Mondo" di Anton Dvorak; "Indian Suite" (1896) di Edward Alexander Macdowell; "Il paese dei pellerossa" di G. Templeton Stroong; "Liriche dei pellerossa" op.76 di H. Worthington Loomis; "Temi indiani idealizzati" op.54 di C. Wakefield Cadman; "Melodie indiane d'America" di A. Farwell; "Danza dello spettro degli Zunis" di C. Troyer)

"Mors et vita duello
conflixere mirando. . . "
("La morte e la vita combatterono
uno spettacolare duello")
(dal Victimae paschali)

FUORI! URLATE A QUESTI CRIMINALI CHE METTONO IN PRIGIONE I MEDICI CHE TROVANO LE CURE PER CANCRO.
E poi erigono statue della liberta'! E fondano partiti e giornali dove usano la parola liberta' derivandone tutta una serie di aggettivi e sostantivi orribili (liberalizzazione e derivati per capirci!) per incantarci ed ingannarci meglio! Ed infatti abbocchiamo! E ci lasciamo abbindolare e ipnotizzare da chi indica le sue "linee guida", come quelle che troviamo quando facciamo la fila unica alla posta e alle biglietterie di tutti i tipi di trasporti, come le "linee guida", in cui ci incanaliamo in citta' quando andiamo in automobile, ossia i marciapiedi massicci e alti, invalicabili, in mezzo alla strada, che si trova cosi' rimpicciolita.

Ma chi sono questi USA che ci dettano le nostre "linee guida"? Non sono solo i creatori del Proibizionismo che ha sterminato milioni di cittadini incauti e ignari. Ci sono precedenti stermini! Gia' gli alcolici erano stati sperimentati sui pellerossa, a scopo di sterminio subdolo! Gli attuali USA sono i discendenti degli sterminatori del popolo dei pellerossa, il grande Olocausto dimenticato, l'Olocausto di cui non si parla mai, cosi' come di altri, olocausto di una portata grandiosa di cui non esiste eguale.
I sopravvissuti allo sterminio del popolo dei pellerossa, che adesso si ammalano di cancro, soffrono di difetti genetici, sterilita', mentre le donne sono soggette ad aborti spontanei, o partoriscono figli deformi o hanno malattie nervose, non ricordano assolutamente nella storia orale del loro popolo nessuna presenza di cancro o di altre malattie dei "visi pallidi"! Le belle Squaw dei Lakota (Sioux) non hanno mai avuto problemi di cancro al seno e all'utero, prima dell'invasione dei cow-boys! E facevano bei pargoletti senza ricorrere a manipolazioni genetiche, e pieni di salute senza aver bisogno di vaccinarli o di propinargli farmaci pieni di eccipienti!
Adesso invece i loro figli nascono prematuramente e muoiono, nascono con i piedi "a mazza" e il palato "fissurato". Un tempo giocavano in luoghi selvaggi e crescevano forti, adesso nuotano nei sussidiari del Cheyenne River e si riempiono di ulcere a tal punto da aver bisogno di essere ricoverati in ospedale.
Che cosa succede?
Contaminazione, dannazione! Contaminazione radioattiva dovuta alle scorie della frantumazione dell'uranio! E le acque sono contaminate di vari veleni: erbicidi, insetticidi, e un sottoprodotto dell'uranio: il Radon, facilmente solubile in acqua con la quale divide le caratteristiche di essere inodore, incolore, insapore: un perfetto veleno, caro ispettore Colombo! Si contaminano cosi' anche le acque potabili con conseguente avvelenamento di gente e bestiame, e l'analisi rivela una dose letale di particelle radioattive! Questo e' genocidio! Cosi' si esprime Nando Minnella nel suo "Frecce spezzate": "certamente questa e' una delle forme piu' subdole di genocidio ai danni del popolo indiano d'America che sia mai stata registrata negli ultimi 400 anni. . . Il contaminare l'acqua indiana e' un atto di guerra piu' sottile dell'aggressione militare, ma non meno letale. . . "
E non e' solo quella indiana ad essere contaminata! Contaminare l'acqua e' una mania! L'associazione ambientalista A.I.P.E. di Roma ci informa di svariati episodi di cui chiaramente la stampa ufficiale tace: inquinamento delle acque, sempre da parte degli USA, del Regno di EnenKio (v. "Liberamente" n°32-33, nov.-dic. 2000, pag.10), inquinamento, sempre con uranio, delle acque del mare delle Puglie, ritrovamento, da parte del gruppo A.I.P.E in Campania, di un'enorme quantita' di depositi tossici in una discarica, etc..

Un altro veleno e' la diossina, insetticida di cui basta un chilo per uccidere un miliardo di porcellini d'India, che causa in piccole dosi "nascite di vitelli deformi, le galline divengono sterili, nelle donne si arresta l'ovulazione, il numero degli aborti aumenta, come pure la nascita di bambini deformi", come riferisce To That Tung, chimico vietnamita che osservava tali effetti nel suo paese, come riporta il Minnella, il quale affonda ancora il bisturi della sua analisi accusatrice: "La struttura di potere ha coinvolto la classe medica relegando la scienza al puro servizio del profitto, programmando su scala industriale la sterilizzazione, legittimata attraverso le strutture di salute pubblica indiana (Indian Health service) finanziate dal governo e gestite da bianchi. Moltissimi medici provengono dall'esercito USA e svolgono in questi ospedali il loro "praticantato" sulle "cavie" indiane." Quindi il genocidio avviene tramite "sterilizzazioni forzate, stupri, pregiudizi razziali, psichiatrizzazione". Le donne subiscono senza motivo parti cesarei e sterilizzazioni senza consenso, ed in visite di controllo vengono loro prescritti antifecondativi spacciati per vitamine. per questo Minnella chiama questa sterilizzazione di massa "sterminio underground", e non teme di infierire: "La spada, il fucile, il bisturi. perche' accomunare uno strumento chirurgico che 'salva', con delle armi che tolgono la vita? Perche' tale strumento rappresenta l'ultimo brevetto 'made in USA" per un'efficace soppressione e senza molti clamori."
I due obiettivi sono cosi' raggiunti: ucciderli, ed evitare che nascano nuovi individui, dopo aver raggiunto quello precedente di essere appropriati di tutti i loro beni e di tutte le loro terre, senza aver rispettato uno solo dei contratti stipulati con loro nel passato.
Perche' ci commuove cosi' poco quest'Olocausto? Perche' ci indigna non sufficientemente?
Come cosa lontana e irrimediabile? Come cosa che non ci riguarda?
Vedremo invece come questo programma non riguarda pero' solo i pellerossa. Vale la pena, anzi, e' importantissimo leggere, un bel brano di "Frecce spezzate di Nando Minnella (ed. Kaos): "Gli altri gruppi etnici non sono certo risparmiati. Una ricerca del 1970 ha stabilito che il 20 per cento delle donne nere sposate e' stato sterilizzato. Nel 72-73, negli ospedali municipali di New York City, che curano quasi esclusivamente portoricani, le sterilizzazioni aumentarono del 180 per cento, e ormai il 35 per cento delle donne portoricane non puo' piu' avere figli. In Colombia, in soli due anni la "Federazione Internazionale per le Nascite Pianificate" (finanziata dalla 'Fondazione Rockfeller') ha sterilizzato 40 mila donne; in sei anni, in Brasile, oltre un milione. Gli Stati Uniti hanno aumentato nell'ultimo decennio gli stanziamenti per il controllo demografico di oltre il 700 per cento, portando a oltre il 60 per cento la propria partecipazione ai contributi mondiali relativi alla pianificazione delle nascite. Il disegno americano (cosi' sapientemente articolato e di cosi' difficile individuazione) per il 'contenimento' delle minoranze etniche per motivi economico-culturali, diventa realta'. La dottrina malthusiana fa scuola. Circa 200 mila donne di ceto popolare sterilizzate negli USA nel solo 1973 danno una prova evidente di tale disegno. Il potere economico non concede tregua: «Il controllo demografico e' necessario per mantenere la normale attivita' degli interessi commerciali americani nel mondo. Cento milioni di donne dovrebbero essere sterilizzate affinche' gli Stati Uniti raggiungano le mete prefissate» - sono parole del dottor R. T. Ravenholt, direttore dell'Ufficio controllo demografico dell'"Agenzia governativa USA per lo Sviluppo Internazionale" (AID), registrate in un'intervista al "St. Louis Post Dispatch». Parole di genocidio che gli Stati Uniti hanno ripetuto, amplificandole, in Vietnam, in Cambogia, e che ripetono da anni in America Latina e in tutta l'Africa."
Le parole di Minnella "interessi commerciali americani nel mondo" dovrebbero farvi pensare e meditare: significa molto piu' che le multinazionali agro-alimentari-farmaceutiche-finanziarie! Vi riesce difficile pensar male? Eppure un grande uomo politico italiano avallava il pensar male, per prudenza!
Si guadagna molto dalle guerre! Si vendono le armi! Si regola un supposto squilibrio demografico! Che e' poi la legge naturale ab ovo! Crescete e moltiplicatevi! Si e' perseguitata e derisa la religione cattolica per questa frase biblica che vuole rispettare, inventandone di tutti i colori pur di ottenere il contrario! E quindi il diritto all'aborto come conquista sociale! L'invito a non fare troppi figli, e il martellante invito ossessivo all'uso di contraccezionali, o addirittura, in Cina, il divieto di farne piu' di uno! E poi l'invenzione del problema dell'eutanasia! Purche' si muoia e non si nasca tutto va bene!
Ed infine, le guerre, ovviamente, creano interminabili debiti di guerra! Ed i debiti fanno bene agli usurai! E come scriveva nel 1949 Louis Evans nella sua rivista Vers Demain, e' cosi' che puo' succedere che gli inglesi pagano ancora le spese della battaglia che ha vinto Napoleone e i canadesi quella per aver vinto Hitler! E giustamente, si sfoga egli come portavoce del cirradino, dopo aver dato il mio sangue e il mio sudore per la guerra, la devo pure pagare? Non ho pagato abbastanza con la mia vita?





Atto II - I FALSARI




Il Governo Mondiale (prima parte)
(mus. di sott.: coro da "Una notte sul Monte Calvo" di Mussorgski)

Come le paure
portano la canizie precoce

Questi cervelloni che ci tengono come un puparo tiene i suoi pupi per i fili, conoscono tutto e bene, conoscono tutti i funzionamenti della mente umana, sono istruiti, sono dei maghi! Sanno agire sul cervello altrui secondo le leggi del subconscio che conoscono bene e sanno manipolare e fare in modo quindi che i migliori difensori dei pastori siano le pecore!
Sanno usare l'arma della paura, il nemico numero uno dell'umanita' e con quello governano: paura della galera, delle multe, dei virus, delle malattie!
Anche un cartone animato di Walt Disney (quando ancora non era una multinazionale!) puo' istruire: “Per imbiancare i capelli, un urlo di terrore!” Questo e' uno degli ingredienti della pozione invecchiante della Strega del film Biancaneve.
La paura e' indispensabile per governare. E' indispensabile che le pecore abbiano paura appena sentano la voce del pastore o vedano il suo vincastro minaccioso; e' indispensabile non solo che gli animali abbiano paura di noi, ma che dipendano, o almeno lo credano, da noi per l’alimentazione: ubbidendo avranno il cibo! È stato cosi' sempre, anche per il popolo! “Panem et circenses” e si ha l’ubbidienza cieca senza ribellione! Anche perche' lavorando sempre non si ha il tempo ne' di rendersi conto ne' di pensare ne' di ribellarsi. Schiavi quindi, pecore se volete, robots se preferite, macchine insomma, come dice Georges Ivanovic Gurdjieff: “. . . da un punto di vista strettamente scientifico tutti gli uomini sono macchine guidate da influenze esteriori. . . ”
Non importa chi sia il piu' forte realmente o fisicamente, non ha senso: e' ovvio che numericamente il popolo sia piu' forte di chi lo governa e dei suoi scagnozzi, ma e' chi incute paura il piu' forte: PER IL DOMATORE E’ INDISPENSABILE E VITALE CHE IL LEONE ABBIA PAURA DI LUI: IL GIORNO IN CUI LUI AVRA’ PAURA DEL LEONE, IL LEONE LO CAPIRA’ E LO SBRANERA’!

Quindi il popolo deve avere non una, ma una serie di paure, affinche' i governanti lo padroneggino bene: paura delle multe, della prigione, della morte, dell’inferno, delle scomuniche: c'e' un'infinita' di fobie: la claustrofobia, l'agorafobia, la fotofobia, la sessuofobia (leggetevi tutta la bibliografia sessuofobica di Luigi De Marchi); c'e' anche la paura masochista di pericoli passati e scampati (“ti immagini che sarebbe successo se. . . ”), e poi , le paure di malattie reali o ipotetiche o inventate, la batteriofobia, o paura delle infezioni, delle epidemie, dei contagi e quindi le manie igieniche. . . State afferrando quello che vi sto dicendo, o ve lo debbo dire chiaramente?
E qualora non esistessero nella realta', questi presupposti per creare delle paure, e' necessario inventarle!
Quindi, ecco il persistere dell’urgenza dei vaccini, obbligatori eventualmente ce ne fosse bisogno (soprattutto nei paesi, guarda caso, produttori degli stessi, come fa notare Paolo Vanoli!), ed ecco nascere grandiose epidemie mondiali grande fonte di soldi oltre che di paura: l’AIDS, creata a tavolino indovinate da chi?
Indovinate un po’! Non e' mica facile! Sono stati persino nemici in guerra! Potreste pensare che si sono messi in combutta? Non sono bravi i politici nei rapporti interni ed esterni a recitare il ruolo teatrale di litiganti si' da ben meritarsi l’appellativo di “pupi” da parte di Pirandello e da far cantare a Verdi le sue ultime parole: “Tutto nel mondo e' burla!. . . Tutti gabbati!. . .”?
Uno di questi paesi, e' la Germania, che adesso e' artefice di un supernazismo mondiale, “piu' discreto, piu' subdolo, molto piu' potente”, come dice Robert Lombardi, in combutta con un alleato insospettabile, poiche' l’altro di questi palcoscenici di recita carnevalesca e' il paese dove troneggia a mo’ di novello colosso di Rodi la statua della Liberta' che ritrovate in tutte le misure e materiali nelle valigie degli ingenui turisti commossi, il paese dove dal secolo scorso spiccava la “Free Tower”: gli USA! Lo avreste mai immaginato? Ma non e' tutto! Lo credereste? Al tempo in cui si facevano la guerra (facevano finta quindi!), essendo stato inventato il motore nel frattempo, hanno fatto una pausa dal gioco della guerra, per decidere che quel motore ad idrogeno, essendo troppo economico, doveva essere trasformato per andare a benzina, e fare cosi' un mucchio di soldi! Del resto, anche dopo qualche ingenuo genio ci ha provato a far loro presente che le automobili avrebbero potuto avere un motore che va ad acqua, ma chi li sentiva? E adesso ci vengono a parlare di inquinamento, di divieti di circolazione, di macchine elettriche (altro inquinamento!), di benzina senza piombo (altrettanto cancerogena!), di catalizzatori. . . basta che spendiamo soldi! Ancora abboccate?



"Dimitte nobis debita nostra"
(musica di sott.: folklore andino: "El Condor")

Della preghiera che Gesu' invento'
dopo essere entrato nel tempio-banca
per pregare e si trovo' davanti sportelli di "change"

Poiche' ecco il secondo elemento per governare, oltre alla paura: come per i cani e le pecore: bisogna che noi dipendiamo da loro per le nostre necessita', per il nostro cibo, per la nostra automobile, per la nostra casa: quindi e' importante non solo che spendiamo, ma soprattutto che ci indebitiamo, magari per tutta la vita, cosi' siamo schiavi sicuri, garantiti, come le povere prostitute che vengono abbindolate con la prospettiva di un lavoro all’estero e invece cascano nella trappola della prostituzione, costrette dall’esigenza di pagare il debito contratto per il viaggio, il passaporto, l’alloggio. . .
E’ per questo che ogni giovane americano riceve subito tutte le carte di credito che vuole e tutti i prestiti che vuole: mica perche' il governo e' buono! perche' si indebiti e si rovini per tutta la vita! Il debito e' un ottimo mezzo di comando, per la sua caratteristica usuraia da cui e' duro e difficile e doloroso uscir fuori.

Cosi' e' per il debito del terzo mondo: il debito si rivela essere una comoda catena di schiavitu' non solo per l’individuo, ma anche per la massa, del terzo e del primo mondo!

*Sembra che la formula usata da Gesu' nel “Pater noster”: “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori” derivasse da una precisa pratica ebraica che consisteva in una specie di amnistia, di condono dei debiti ogni sette anni (sette, come perdonare sette volte etc.), dopo i quali si ripartiva da zero (pratica oggigiorno comunque non piu' in auge, come potreste giustamente intuire!). Ebbene, come analizza dettagliatamente Franz J. Hinkelammert spiegando gli interessi semplici e composti, il meccanismo del debito estero dell’America latina, tramite un gioco di interessi che non si estinguono mai, rende quel debito impagabile, rendendo “schiavo il debitore, condannandolo praticamente al lavoro di Sisifo. Il Padre Nostro si rifa' a questa analogia con il debito insolvibile. . . Dio perdona il debito impagabile che l’uomo ha con lui, se l’uomo perdona i debiti che altri uomini hanno con lui. . . se e quando l’uomo libera gli altri uomini da ogni loro dipendenza, da tutti gli sfruttamenti, da ogni schiavitu', compresi tutti debiti.” Ebbene, in questo senso, il Padre Nostro era una preghiera scomoda, fastidiosa. Il problema e' presto e facilmente risolto: connivente la Chiesa, negli anni ‘70 la traduzione viene cosi' modificata: “Perdona le nostre offese, come noi perdoniamo coloro che ci offendono”. Con questa soluzione politica e teologica, il paese creditore e' autorizzato a pretendere il pagamento del debito, come dice Hinkelammert: “Se i debitori offendono i creditori, che esigono ad ogni costo la riscossione, costoro devono perdonare ai loro debitori queste offese, ma continuare ugualmente a riscuotere il debito.” Capito? Come uscire da questa trappola? La soluzione sarebbe l’azzeramento del debito, ma questo chi lo decide, il creditore? Se non lo decide lui, lo decida il debitore!
Ma non e' ancora la soluzione! E non e' nemmeno tutto il problema! Intanto, il giorno dopo l'azzeramento, si ricomincia subito a fare debiti perche' si ha bisogno di un prestito!



Sicut et nos dimittimus debitoribus nostris
(mus. di sott.: Prokofiev: Variazioni su un tema ebraico)

Come i soldi possono portare
problemi di deambulazione

Noi invece, noi del primo mondo! non abbiamo di questi problemi! I debiti li paghiamo, se no ci pignorano tutto e saremmo costretti a privarci delle nostre comodita' moderne! Anzi, tanto ci piace la parola "debito", o ce la vogliono inculcare meglio, che nelle nuove riforme scolastiche volute da un certo personaggio, si e' sostituita la dicitura "rimandato a settembre" con "debito scolastico"! Ohibo'! Tanti genitori sono saltati per aria terrorizzati al sentire che i loro giovani figli gia' avevano "debiti"! Non bastiamo noi ad avere debiti, ad essere ossessionati dai debiti, pure a quelli dei figli dobbiamo pensare? Ecco, i maniaci, patiti usurai questo si sono inventati!

L'essere noi indebitati piuttosto che realmente ricchi attira molti dai paesi poveri, nonche' indebitati anch'essi, con l'illusione di diventare ricchi, o di sconfiggere la poverta' e la miseria. E poi, noi, siamo comunque i paesi ricchi, come collettivita': gli prestiamo pure i soldi!

Ma che cos'e' questa storia? I paesi ricchi pagherebbero o dovrebbero pagare o per meglio dire condonare i debiti dei paesi poveri? Che cos'e' questa balla? Si pagassero i loro!

Al G8 ultimo di Genova, hanno detto che faranno l'elemosina ai paesi poveri: per forza! Non hanno soldi abbastanza per pagare i loro! Certo! Non lo sapevate? O la avete dimenticato? Quando parlate del debito dei paesi poveri, sapete quel che dite? Non vi risulta per esempio del vostro debito pubblico nazionale? Quello che fa si' che un bambino nascendo e' gia' indebitato di una ventina di milioni, dico a caso, senza saperlo e senza aver fatto niente! Si puo' capire che uno faccia debiti facendo operazioni economiche sbagliate, aprendo un negozio, ma nascere che operazione e'? Ah, gia' e' il solito gioco delle statistiche!

Vediamo un po' di fare i cosiddetti conti della serva. Eh si', perche' questi governi, col loro debito pubblico, sono servi, e come! Servi di chi presta loro il denaro! Servi? Schiavi! Chi e' vittima di uno strozzino come lo chiamereste? Gli antichi romani non avevano potere di vita o di morte sugli schiavi? Di venderli o di comprarli o di regalarli? Vi ricordate il "Quo vadis"? E i romani moderni perche' chiamano cravattari gli strozzini? Perche' ti acchiappano per la cravatta e la stringono fino a strozzarti se non paghi loro gli interessi alla scadenza! E con questo sistema di interessi e' pressoche' impossibile restituire i soldi avuti in prestito piu' gli interessi, per l'esagerazione di questi, e per l'accavallarsi degli interessi sugli interessi come in una fuga bacchiana, in tempi brevissimi. Per esempio, un prestito iniziale di 80 miliardi di dollari puo' maturare 418 miliardi di interessi; esattamente, nel 2000 per es. il Canada, come ci informa la rivista canadese di finanza alternativa Vers Demain (in francese, o, in inglese, Michael), che propugna la teoria del "Credito Sociale" di Clifford Hugh Douglas (1879-1952) aveva un debito nazionale di 577 miliardi di dollari su cui deve pagare annualmente 42 miliardi di dollari di interesse, quindi in soli dieci anni il debito pure sarebbe in realta' pagato da quei 42 miliardi annui, e invece si deve continuare a pagare, pagare: e' questo il bello di quest'invenzione! In realta' poi, a sua volta questo debito e' gia' la somma di interessi composti, nella misura del 93%, cioe' in pratica e' tutto interesse! Poiche' evidentemente gli interessi annuali non vengono pagati, e quindi si sommano al debito, e si accumulano interessi sugli interessi! Piu' strozzinaggio di cosi'! Se in Canada succede questo pensate che in Italia sia meglio? Vale lo stesso discorso. In data 2000 il debito nazionale italiano era di piu' di due milioni di miliardi di lire, e gli interessi da pagare erano piu' di 200.000 miliardi di lire: qualcuno ce li ha? Pensate di fare un'offerta? Su pagate le tasse e le multe almeno! Non bastano! Eh gia', e' proprio una cifra impagabile!
Anzi, bisogna dire che questi strozzini che prestano i soldi sono gentili a concedere dilazioni, perche' generalmente ti spezzano le gambe se non dai i soldi alla scadenza!



Sed libera nos a malo.
(mus. di sott.: dal film "La banda degli onesti" (1956) con Toto', Peppino e Giacomo Furia)

Del contadino grullo che seminava i soldi
e il furbo tipografo che li stampava
per non parlar dell'alchimista
che la pietra volse in oro

E pensare che invece di pagare le tasse i cittadini dovrebbero invece ricevere un dividendo relativo al valore di quello che si produce, che e' superiore a quello che si consuma!
E pensare che per sanare il debito pubblico basterebbe, per esempio, smilitarizzare la guardia di finanze, secondo studi effettuati ed occultati e mai resi noti, smilitarizzare significa non licenziarli, poveri parassiti e burocrati, ma levar loro le armi, le auto, la divisa, cosi' a Genova e al G8 avremmo avuto meno manganellate in testa!

Vediamo invece che e' matematicamente e fisicamente e chimicamente, ma non alchemicamente! impossibile pagare questi debiti, a meno che non si tramuti la pietra in oro!
Facciamo un esempio: se uno ti dice: ti presto dieci mele ma tu me ne restituisci dodici, pensate che sia possibile? Dove vi procurate le mele? Sugli alberi! Ma i soldi non crescono sugli alberi! O volete fare la fine di Pinocchio nel paese dei balocchi, vittime del gatto e la volpe!?
Se i soldi li stampi tu, e solo tu, come faccio a darti piu' soldi di quelli che mi dai? Ossia, cominciamo il gioco: se tu mi presti dieci pezzi da centomila, e poi ne vuoi restituiti 12, dove vado a prendere gli altri due? Senza contare quelli che mi sono spesi e non ce li ho piu'! Se no perche' te li avrei chiesti in prestito? Ma non ti preoccupare, ti risponde la banca che te li presta, te ne presto altri 12 e cosi' mi restituisci i 12 che mi devi, poi naturalmente mi restituirai i 12 piu' gli interessi! Quando puo' mai finire questo debito? Puo' mai finire un gioco cosi' con la vittoria di chi ha beneficiato del prestito?

Ma, scusate, dira' qualcuno, ho bevuto qualche bicchiere di barolo in piu' poco fa e credo di non aver bene, anzi per niente, capito tutto questo discorso. Posso capire che un cittadino vada da un privato, da uno strozzino o da una banca, che sempre strozzino e', non si offendano i loro signori banchieri!, ma lo stato che c'entra, perche' va a prestarsi dei soldi?
Perche' non ce l'ha!
Ma come non ce li ha! Ma se li stampa!
Aaahhh! Ecco l'errore! Non ve l'ha gia' fatta la lezione il prof. Auriti? E Beppe Grillo non ve l'ha illustrata facendovi ridere nel rivelarvi una verita' su cui ci sarebbe da piangere? E perche' allora Gesu' disse date a Cesare quel che e' di Cesare? Di chi e' la firma sul denaro? Chi l'ha stampato? Non il governo, no! Non lo stato, che ne ha il diritto e il dovere, ma una banca privata! La Banca d'Italia, come ci informa il giudice, e Procuratore Generale della Repubblica Bruno Tarquini nel suo libro "La banca, la moneta e l'usura", apparentemente, giuridicamente e' "Istituto di Diritto Pubblico", in realta' e' una S.P.A., con tanto di profitti per i suoi "partecipanti", e con un potere assoluto nelle mani del Governatore, eletto a vita, e immune da ingerenze politiche. Scrive il giudice Tarquini che "la Banca Centrale deve essere riconosciuta come ente privato, atteggiato strutturalmente come una societa' per azioni, cui e' stata affidata in esercizio esclusivo la funzione statale della emissione di carta moneta, e concesso il pubblico servizio di tesoreria per lo Stato. . . Questi fini di natura pubblica la Banca d'Italia assolve in piena autonomia e indipendenza, ritraendone gli utili e i frutti che divide tra i "partecipanti" come una societa' per azioni. . . Questo significa che la Banca d'Italia, dalla pubblica funzione di emettere moneta, della quale e' stata investita dallo Stato, ricava degli utili che vanno a suo beneficio, proprio come una societa' privata commerciale.
Cio' puo' avvenire perche' l'Istituto emette la moneta (biglietti di banca, che sono privi di ogni garanzia) che crea, prestandola al sistema bancario ed economico della Nazione e percependone quindi un interesse, il cui tasso essa stessa determina. . . "

Eh, gia', un privato, che potrebbe anche essere il singolo o un gruppo di persone. A questo punto che senso ha parlare di soldi falsi? Se un privato si puo' stampare i soldi, allora ognuno si puo' stampare i propri soldi! Tutti quelli che vuole! Toto'! Peppino! Giacomo! Falsari! Siete assolti! Non scassinate piu' le banche! Fatevi una piccola stamperia personale per stampare soldi! Abbiamo visto la collusione della polizia americana con i criminali durante il Proibizionismo: oggi noi non siamo da meno! Tempo fa, la Zecca, avendo terminata la filigrana, ha inviato una pattuglia di polizia in Campania per farsi "prestare" una partita di filigrana da una stamperia di "falsari", che allibiti, pensavano di dover essere arrestati, cosa della quale sono stati subito rassicurati!
Ma se ve la fate voi una stamperia di soldi falsi vi prendono subito! A meno che facciate parte del Governo Mondiale! Il giudice e pretore di Roma Bruno Tarquini non ha dubbi, anch'egli, come tanti che hanno aperto gli occhi, sulla trama mondiale, rilevando che "rivoluzioni e guerre, a partire dal 1789, hanno mirato pervicacemente ad un traguardo finale, come quello che si sta raggiungendo ai nostri giorni: la globalizzazione ed il Governo Mondiale, vale a dire una umanita' ridotta a masse indistinte di consumatori ed un governo unico, come unico dovrebbe essere il pensiero, unico il mercato, unica la moneta. Moneta cartacea, naturalmente, creata dal nulla, messa in circolazione dalla Banca Centrale (presto Europea), e addebitata al Popolo, che, invece, ne dovrebbe essere l'unico proprietario, se lo Stato si riappropriasse la sovranita' monetaria."

Pensate che comodita' avere una tipografia vostra! Ma sbrigatevi, perche' ormai, fra un po' la moneta sara' elettronica! Questa e' la tendenza! L'obiettivo finale e' il microchip sotto pelle!
Oltre a stampare soldi potreste comunque stampare libri!
E pubblicare libri, gia' che ci siete, cosi' diventate gli editori e i tipografi di voi stessi, e potrete pubblicare tutte le poesie che tenete nascoste nel cassetto (bisognera' poi vedere chi le leggera'!)! Potrete anche stampare i vostri quotidiani, pensate! Ognuno potra' avere anche un suo quotidiano su cui pubblicare tutte le notizie che vuole, vere o false! Potrete scrivere che e' scoppiata la guerra senza che sia vero e tutti lo crederanno perche' cosi' avrete scritto! Che sono morte 10 milioni di persone di AIDS senza che sia vero e nessuno si sognera' di smentirlo! E minacciare che molti altri milioni ne moriranno, come in Africa, dove cadono come le mosche, mentre invece non dire che vengono diagnosticate sieropositive le persone che hanno semplicemente insieme sintomi di diarrea e febbre, senza fare il test, che e' comunque una bufala! Che la ricerca sul cancro procede a gonfie vele ma servono molti miliardi ancora per almeno altri dieci anni (cosi' facciamo un totale di 40 anni di ricerca, cioe' di ricerca di soldi!)! E soprattutto, se vi e' antipatico Di Bella o Hamer, non parlarne! E potrete, se guadagnate bene, procurarvi delle edicole dove smerciare i vostri quotidiani di balle e di cronache sballate! Ed il G8 di Genova ve lo potreste manipolare come volete, per esempio raccontando di tutte le manganellate che avete preso in testa, sulle braccia, sui denti, che vi sono caduti a terra come perline!



Il ghetto dei liberi (prima parte)
(mus. di sott.: Bernstein: Symphony n°3 "Kaddish", 1963!77)

Della canna da pesca
per pescare il pesce
da barattare con il pane

Non vogliamo piu' soldi in prestito, e nemmeno regalati! Non vogliamo proprio piu' i soldi! Non vogliamo proprio usare i soldi! Vogliamo che i nostri figli tornino a giocare con i diamanti come prima, come se fossero (e lo sono!) pietre normali! Vogliamo tornare ai tempi in cui gli indigeni americani avevano l'oro e non avevano la febbre dell'oro!
Non vogliamo i soldi! Al limite vogliamo il baratto!
Non vogliamo assistenza e assistenzialismo!
Quei popoli che chiedono al mondo occidentale assistenzialismo, aiuti, non hanno capito niente! Non vogliamo il pesce, e nemmeno la canna per pescarlo! Facciamo tutto da noi! Basta che vi leviate di torno! Vogliamo stare nella riserva! Si scansi, caro Alessandro Magno, che ci fa solo ombra!





Parte II
OBBLIGATO!





Atto III - LA CAMICIA DI FORZA




Pena di morte per i suicidi!
(mus. di sott.: "Pupazzetti" di Casella)

Dove si argomenta con arguzia dell'impiccato
che se campa dopo puo' esser anco bastonato,
del parcheggiatore cosiddetto abusivo
e di una misteriosa maglia di lana

Non vogliamo obblighi con la scusa della nostra sicurezza e salute, obblighi nati solo per interessi commerciali e politici, non di vero amore per il popolo! Angelo Averni disquisisce a lungo sulle questioni legali, giuridiche di diritti e doveri, liberta' e responsabilita' morale e giuridica nell'ambito della salute individuale e collettiva in una foresta di argomentazioni che fanno venire il mal di testa, partendo da una critica ad una supposta ovvia e giusta legge che riguarda l'obbligo di indossare il casco sul motorino e le cinture di sicurezza in automobile (L. 11/011986 n.3) promossa dagli onorevoli Carlo Casini e Rossella Artioli. Vale la pena ragionare di questo perche' e' in gioco la nostra liberta' di scelta offesa da un'ipocrita parvenza di giustizia! Di questo passo infatti si puo' arrivare, come dice il Mantovani, che distingue l'obbligo morale di sottoporsi ad un trattamento sanitario dall'obbligo giuridico, citato da Aversi, "ad involgere, al limite, l'intero modo di vita del soggetto nelle sue piu' diverse manifestazioni (alimentazione, fumo, vestiario, sessualita', lavoro, ecc.) e, scivolando sulla china delle quali, a ritrovare sul fondo abominevoli realta'; sulle quali i sostenitori dell'obbligo di curarsi non hanno mai sufficientemente meditato e che, se consapevoli, verosimilmente respingerebbero e, con esse le premesse utilitaristiche che ne stanno alla base". Mantovani e' un ingenuo ovviamente, come tutti quei cittadini onesti, in buona fede, che si chiedono: "Ma non si rendono conto che cosi' facendo. . . ? "Quello che vuole dire comunque e' che di questo passo si potrebbe arrivare al paradosso di multarci perche' non abbiamo messo la maglia di lana, perche' secondo i criteri sanitari vigenti (che non condividiamo perche' errati, e volutamente, per motivi di lucro) cio' porterebbe alla possibilita' di ammalarsi di broncopolmonite e questo significherebbe un costo per la comunita', come per l'incidente stradale; idem per quello che mangiamo, se troppo e non buono, che potrebbe procurarci una gastroenterite e farci finire in ospedale: altro costo! Idem per qualche bicchierino di grappa di troppo, e qui torniamo al problema dell'alcool e quindi di nuovo al Proibizionismo! Lo stesso dicasi per l'attivita' sessuale, e quindi eventuali malattie contagiose possibili: come vedete, come aveva fatto intuire il Mantovani che non ha fatto questa lista, non si finisce piu' per questa strada! L'affare si complica poi se mettiamo in dubbio l'esistenza di virus come l'HIV o altri, della cui esistenza nessuno finora ci ha dato prove giuridicamente valide come si dovrebbe fare in un onesto e leale serio processo, e quindi svanisce la possibilita' di un contagio e tutto l'apparato legale connesso. Anzi, si capovolge il tutto: il legislatore diventa passibile di sanzione sia che se ne provi la sua incompetenza o la sua volonta' criminale di lucro e di genocidio, con la relativa responsabilita' per tutti i danni collaterali psichici, fisici, lavorativi, familiari, sociali: pensate solo, per dirne una, al suicidio derivante (che porti alla morte o ad una invalidita' permanente) di colui al quale e' stato diagnosticato un cancro che non c'e' o un AIDS inesistente. E insistiamo sulla serieta' giuridica di una prova dell'esistenza del virus HIV, e abbiamo usato la parola processo perche' un vero processo c'e' stato al tribunale di Dortmund il 15 gennaio 2001 dove il giudice Hackmann ha smascherato la truffa criminale mondiale perpretata dagli USA da 20 anni, dopo 17 anni dalla menzognera affermazione dell'esistenza del virus HIV e dell'AIDS da parte di Montagnier e Gallo che avevano pubblicato foto false del virus negli anni 1983/84. Ed il dott. Marcus dell'ist. R. Koch di Berlino ha confessato davanti al giudice che il virus dell'AIDS non e' mai stato individuato in 20 anni in nessuna parte del mondo in nessun uomo o animale, e che quindi egli aveva mentito quando ne aveva avallato l'esistenza il 9 marzo 1995, e incriminabili per genocidio sono tutti coloro che hanno sostenuto tale tesi quel giorno e successivamente alla pretura di Dortmund: i giudici Prause (il 2 luglio 1997) e Weiss (il 9 agosto 2000), l'ufficio giudiziario federale (Schmitt, Kartschuk, etc.), la procura generale di stato di Dortmund, il Parlamento, le autorita' sanitarie, e ancor di piu', dopo, quella data, tutte le autorita' sanitarie che ancora continuano a ingannare la gente e le autorita' politiche e giudiziarie che permettono il proseguimento di questo genocidio! Dimostrando cosi', per la cieca obbedienza a dettami pseudo-sanitari statunitensi, l'esistenza di un governo mondiale, ossia di una trama governativa economica transnazionale e sovrannazionale!

A questo punto vedete bene che tutto il sussiegoso interessamento della salute del cittadino da parte dei politici e dei legislatori zelanti per la sua tutela con l'insistere a fargli mettere un casco in testa e una camicia di forza quando sale su un mezzo di trasporto non ci incanta piu'! E tanto meno quando ci obbligano a fare un vaccino o ci obbligano ad una scuola che ci educa secondo certi loro parametri in modo che accettiamo successivi obblighi nonche' impostazioni economiche e quadri storici aulici ma falsi!

L'insigne giurista G. M. Flick a sua volta, come riferisce Aversi, evidenzia l'assurdita' tecnica di trasformare il diritto alla salute, di cui parla l'art. 32 Cost., in dovere! La stessa assurdita' l'Aversi trova nell'appello del Casini all'art.2 Cost., dove si parla di dovere inderogabile di solidarieta' sociale: anche qui, si confonde "il dovere di offrire solidarieta' con il diritto di imporre la stessa con sanzioni giuridiche, il che confligge con il principio solidaristico stesso sancito nella Costituzione, in quanto il dovere inderogabile di solidarieta' vincola giuridicamente solo chi ha, appunto, il dovere di offrirla, e non chi la riceve, che invece ha il diritto, se sano di mente e maggiorenne, di rifiutarla legittimamente e non ha assolutamente il dovere di riceverla a pena di sanzione." Altro che sanzione: capita pure che un carabiniere spari ad un ragazzo senza il casco sul motorino come un tempo si presentava col fucile per obbligare al vaccino!

Casini e Artioli parlano di "liberta' responsabile": vediamo come interpreta questa responsabilita' Toto' nelle vesti di Gennaro Vaccariello nel film "Il coraggio (1955)! Salvato dal Tevere dove stava affogando si presenta a casa del suo salvatore (Gino Cervi, alias Aristide Paoloni) con tutta la sua famiglia: adesso, visto che mi hai evitato la morte che risolve tanti problemi, dai da mangiare a me e a tutta la mia famiglia!
Che cosa prevedevano invece le leggi del passato? Carcere e varie umiliazioni! Sarebbe il colmo pure una condanna a morte per suicidio! Ovviamente non riuscito! Perche' altrimenti, come punire il colpevole? Insomma, esiste un dovere di vivere, un dovere di stare bene in salute, un dovere di lavorare, ma se li facciamo diventare doveri giuridici allora ha ragione Toto': dammi da mangiare e da vestirmi, e tutto, dammi un lavoro, e guai a te se mi fai morire! Tutto questo suona ridicolo e paradossale, oltre che ipocrita! Perche' a questo punto non dovrebbe esistere nemmeno la possibilita' di licenziare! Sta a vedere che adesso uno deve essere cornuto e bastonato, non solo disoccupato e morto di fame, ma anche passibile legalmente perche' sospetto di non voler lavorare!
Tutte le religioni impongono doveri in relazione alla salute del proprio corpo, per cui ubriacarsi o abbuffarsi o suicidarsi sono peccati, ma se spostassimo cosi' tali e quali questi doveri sul campo giuridico, molti di noi meriterebbero l'ergastolo o la sedia elettrica solo per un desiderio di fare qualcosa, anche se non lo si fa per motivi vari! Ben due dei dieci comandamenti sono centrati non sul commettere un reato ma sul semplice desiderio di commetterlo! Il che significa che basterebbe guardare con un'irrefrenabile voglia la moglie di qualcuno per andare a finire in galera, che sarebbe cosi' stracolma di vari Don Giovanni in erba per adulteri mai commessi ma solo desiderati! Senza parlare di sette religiose che ti lapiderebbero solo per aver fatto vedere una caviglia o gli occhi! Se globalizziamo e omogeneizziamo giuridicamente anche la morale dove andremo a finire? E come nei romanzi di Patti e Brancati, per esempio, alla scena del passaggio di una bella ragazza ancheggiante guardata da tutti gli uomini che stanno seduti al caffe' in piazza, ci sarebbe un'ecatombe!

Come dice Aversi esponendo la tesi di E. Rossi, "il principio di laicita' dello Stato implica che non vi e' un cittadino modello a cui tutti debbono ispirarsi. La scelta tra cio' che e' bene e cio' che e' male compete al cittadino stesso, alla sua liberta', ed egli e', appunto, libero di compiere anche atti considerati in modo negativo dalla maggioranza delle persone."

C'e' un altro paradosso giuridico: dice l'Aversi: "Uno dei capi della scuola criminale italiana, Enrico Ferri, ha scritto che l'uomo non puo' essere, da un lato, autore e, dall'altro, vittima di un delitto, in quanto il delitto e' la lesione di un diritto, e il diritto e' costituito da un rapporto che un uomo ha con un altro uomo: pertanto l'uomo non puo' avere rapporti giuridici con se stesso. . . Secondo un insigne giurista, Carnelutti, il reato, come qualunque atto illecito, e' dato da una confliggenza di interessi. Non esiste un reato senza che vi siano almeno due soggetti: il soggetto attivo, che compie l'azione, e il soggetto passivo, o parte lesa, che la subisce."
Insomma, sarebbe lecito darsi una zappa sui piedi, in senso fisico e morale, come per esempio votando a favore di una legge che limita la propria liberta' di scelta, salvo due eccezioni, quando sia per eludere il servizio militare e quando si voglia simulare per ottenere risarcimenti da un'assicurazione.

Insomma vi potete suicidare, che finora era doppiamente peccato, religioso e penale! ma per sicurezza fatelo bene, sarebbe il colmo avere problemi legali, penali per un atto che vi doveva liberare invece da tanti guai della vita!
Quindi e' lecito anche lo sciopero della fame, anche per un detenuto, e cosi' l'autosperimentazione, come lo e' la sterilizzazione volontaria.
Ed esiste anche "il diritto di essere ammalati", secondo l'esperto Luciani, citato sempre da Aversi, che prosegue con queste bel pensiero di Baldasarre che se fosse applicato avremmo risolto tutti i nostri problemi: "Insomma, la liberta' e' un potere che non tollera interferenze esterne da parte di terzi: essa e' stata definita efficacemente da Bergbom come uno «spazio vuoto di diritto»". Ed il filosofo ed economista inglese John Stuart Mill e' sulla stessa linea: «Ciascuno e' l'unico autentico guardiano della propria salute»; «La liberta' dell'individuo deve avere questo limite: non deve dare fastidio agli altri.» In armonia con l'art. IV della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino promulgata nella Rivoluzione francese: «La liberta' consiste nel poter fare cio' che non nuoce ad altri». Pensate chi e' che enuncia tali principi: la rivoluzione che ha instaurato il Terrorismo! Sono proprio i tiranni ad autodefinirsi paladini di liberta'! E troveranno sempre, per qualche divieto imposto ed obbligo che limita la liberta' individuale, la tutela della salute collettiva o la tutela dei monumenti se devono proibirvi l'accesso al centro storico: O UOMINI O MONUMENTI O ANIMALI, QUALCOSA DEVONO SIMULARE DI TUTELARE PER PRIVARVI DELLE VOSTRE LIBERTA' PIU' ELEMENTARI!
Con una serie di divieti ed obblighi a incastro come le scatole cinesi o le bambole russe si entra in un tunnel da cui e' difficile uscire, come in un sillogismo di cui si accetta la premessa.
E cosi', l'assicurazione automobilistica resa obbligatoria (vietando contemporaneamente il libero associarsi per mutuo soccorso, giochetto tipico vietare una cosa per imporre meglio l'altra!), porta automaticamente alle cinture, volute obbligatorie proprio dalle assicurazioni (per avere un motivo in piu' per non pagare! sapendo che la gente istintivamente e' restia ad un tal obbligo innaturale, salvo poi mentire per farsi pagare, falsando comunque cosi' le statistiche), e cosi' l'assistenza sanitaria, (su quello che dicono loro o impongono le case farmaceutiche), strutturata con divieti e obblighi per precisi interessi commerciali, e cosi' via. Quando invece il buon senso e l'arte di arrangiarsi, puo' fare in modo che per esempio, in un'effettiva carenza di parcheggi, che non si risolve vietando ovunque o facendoli pagare, i cittadini possono mettersi d'accordo fra di loro per parcheggiare in doppia fila o anche tripla dietro colleghi coi quali escono insieme, o mettendosi d'accordo col cosiddetto parcheggiatore abusivo che oltre a distribuire lauree gratis ('venga avanti dotto'") ti sposta l'automobile se gli lasci la chiave, e via di seguito.



Il ghetto dei liberi (seconda parte)
(mus. di sott.: Bernstein: Symphony n°1 "Jeremiah", 1942)

Del come far fare alle galline
l'ovo in polvere

Non sapendo dove arrampicarsi nel tentativo sadico o sadomasochista di ledere la liberta' individuale, a motivazioni di carattere morale i sostenitori della liceita' della legge che impone casco e cinture alternano quelle di carattere economico, per cui nel tentativo oratoriale di avere per forza ragione si inventano che comunque, in caso di incidente invalidante, si diventa un peso per la societa' che deve pagare la pensione!
Allora vi metto per iscritto che io rinuncio a tutti vantaggi che hanno come base la rinuncia alla mia liberta'! Non voglio essere di peso a nessuno! Vi esonero dai costi che mi riguardano! Non voglio rinunciare alla mia liberta' individuale in nome di una ostentata presunta liberta' collettiva e bene collettivo, e voglio il diritto di un ghetto! Almeno quello e' stato dato a tutti nei secoli: agli ebrei perseguitati (chissa' perche', e vestiti di giallo per farsi riconoscere); ai pellerossa espropriati sempre per quel vizio di voler cercare una terra promessa che appartiene ad altri! Voglio una riserva dove poter fare quello che voglio, quindi nessuno mi deve venire a dire niente se ho l'acqua, l'energia eolica o solare, cose attualmente vietate perche' monopolio statale, etc... Una riserva dove coltivare tutto quello che voglio, tutte le piante proibite, vestirmi di canapa e di ginestra, mangiare pasta all'uovo fatta con l'uovo fresco appena deposto dal di dietro della gallina senza preoccuparmi di lavarlo e spazzolarlo prima! Voglio il lardo di Colonnata, voglio la pizza con la mozzarella fresca, voglio una riserva dove poter bere latte appena munto infischiandomene delle schizofreniche e paranoiche leggi sull'igiene, come la 155 o altre. Venite in questa riserva! Non vi alletta l'autogestione, l'autosufficienza, l'autarchia? Pensate se questa autarchia si allargasse fisicamente, geograficamente, diventando grande quanto l'Italia o il Nicaragua!
A quel punto getteranno via la maschera e ci toglieranno la liberta' e ci butteranno le bombe dall'alto!
Ma non e' una storia nota? Mi pare che gia' e' successo e l'ho sentita raccontare!



Ma. . . la liberta' fa male?
(mus. di sott.: Bernstein: Symphony n°2 "The Age of Anxiety", 1947-49/65)

Come i briganti possono essere eroi
e li eroi essere filibustieri e masnadieri,
e com'esser puote che li francesi e li inglesi
si preoccupano dell'unitate italiana

E' paradossale che dopo aver inneggiato alla liberta' di scelta piu' sfrenata debba proclamare ora che la liberta' fa male!
Eppure al G8 di Genova siamo andati a combattere contro i liberi mercati!! Cioe' contro la liberta' degli scambi che elimina le barriere di mercato! Contro la liberta' dei movimenti globali dei capitali delle multinazionali! Perche' quando hanno fatto l'EU, sembrando troppo sfacciato permettere la libera circolazione solo di merci e capitali, hanno aggiunto anche la libera circolazione delle persone, cosa che non corrisponde a verita', perche' i documenti ve li chiedono lo stesso ovunque, in albergo e sui treni, e le barriere doganali e i controlli sono sempre li'! Per voi pero', non per loro!

Similmente, se ci accorgiamo di quello che significa la parola anarchia, non nell'etimologia, ma nella realta', vista a Genova, e altrove, per cui risulta che gli anarchici non sono contro il governo (altrimenti lotterebbero anche contro le truffe dell'AIDS, del cancro, della genetica, per la liberta' di scelta terapeutica e quindi contro gli obblighi dei vaccini!), risultando poi che piu' che anarchici, cioe' contro il governo, sono in realta' solo contro la religione, e non tutte, solo una! e quindi anticlericali, perche' parlano male dei cattolici, ma mai dei musulmani o degli ebrei (dai quali addirittura salta fuori che ricevono finanziamenti!) o dei talebani, parlano male di Pio IX ma non di Garibaldi e Cavour e dei Savoia che hanno massacrato un milione di napoletani per fare forzatamente un'unita' d'Italia voluta in realta' dalla massoneria inglese, ne viene fuori che per salvarci bisognerebbe rifugiarsi nella monarchia! Paradossale? Ad un referendum recente in Australia ha vinto la monarchia! E quanti sono i paesi monarchici nel mondo ed in Europa? Bisogna caso mai vedere se sono vere monarchie o se sono asservite! Se no, come si spiegano tante unioni forzate in Europa fra monarchie e repubbliche? O qualcuno finge e ci imbroglia, o e' costretto con la pistola puntata al petto! E che senso ha la stranezza di parlare di un ritorno dei Savoia in Italia proprio adesso che l'Italia sta morendo nel marasma del calderone europeo? O forse, proprio per questo: ormai che ci importa dei Savoia o che senso ha che tornino o no in un posto che non esiste piu'? Caso mai, per una proposta anti-europea e anti-globalizzazione, parlerei di un ritorno dei Borboni nel Regno delle Due Sicilie, e di un ripristino dei territori del vecchio Stato Pontificio, ed infatti, nessuno parla di questo o lo propone con la stessa disinvoltura o faccia tosta con cui si parla di un ritorno dei Savoia! Questa invece sarebbe una bella proposta piccante e originale e valida, perche' se devo fare una lotta anti-globalizzazione, esaminando la storia, la storia vera! mica quella raccontata dai vincitori oppressori! esaminando soprattutto la storia economica, diamine, troviamo delle belle sorprese!
Scegliamo a caso altrimenti stiamo due mesi a inneggiare!



Le finte lotte per la "liberalizzazione" della canapa, problema creato
(mus; di sott.: "Il cappello di paglia di Firenze" di Nino Rota)

La differenza fra la zecca di un barboncino
e quella dei Borboni;
perche' la stoffa di un paio di pantaloni
puo' esser chiamata "pelle del diavolo",
e cosa beve un Papa e un Duce al desco,
e se il tabacco possa nuocere alla razza

Ebbene, cominciamo dai soldi! All'epoca dei Borboni i soldi erano soldi! Non carta straccia, non assegni e microchips sotto cute! Soldi d'oro e d'argento! I famosi "piccioli" siciliani non erano altro che gli spiccioli di rame, ossia i centesimi di quei 32.380.775 Ducati d'oro e d'argento di pregevole fattura, (tanto da venir richiesti da altri Stati esteri su tutti i mercati europei), che erano stati prodotti nel solo 1852 da quelle migliaia di lavoratori della Zecca di Napoli che nel 1870 lasciarono i suoi torchi e la insuperabile scuola di incisione in acciaio, prima in Italia e fra le prime in Europa, nonche' tutte le monete, che equivalevano al doppio delle monete di tutti gli altri stati "italiani" messi insieme, che entrarono nelle casse del nuovo stato unito, per ritrovarsi all'improvviso senza lavoro, cosi' come i duemila "cannavari" napoletani, cioe' gli operai che lavoravano quella canapa napoletana cosi' superiore a quella di altri produttori esteri da essere richiesta fuori del Regno per l'altissima qualita', dovuta, oltre che al clima, all'abile coltivazione e concimazione, alla macerazione, alla pettinatura che rendeva elastici e morbidi i filati che servivano per confezionare, oltre a capi di biancheria e da lavoro, sacchi e teloni e reti da pesca, ovviamente anche sartiame e cordame per il cantiere navale di Castellammare di Stabia, il primo per grandezza nel Mediterraneo, da cui i 1.800 operai (futuri disoccupati) faranno uscire la prima nave di ferro ed un totale di 43.000 tonnellate di navi in soli vent'anni!
OGGI INVECE ESISTE UN PROBLEMA DI CANAPA E DEL SUO USO, ED I COMUNISTI CON I LORO QUOTIDIANI SI FANNO PORTAVOCE DI CAMPAGNE PER RENDERE LIBERO IL COMMERCIO DELLA CANAPA, QUANDO SOTTO I BORBONI ERA NORMALE USARLA SENZA COMPLESSI MORALI E PERSINO SOTTO IL FASCISMO! durante il quale il "Linificio e canapificio nazionale" aveva 23 stabilimenti, 15.000 operai, 100.000 fusi per la filatura del lino, della canapa e della juta, 18.000 fusi di torcitura, 3.500 fusi di lucidatura, 1.800 telai meccanici, 75 macchine per corderia, ed una forza idraulica ed a vapore di 20.000 HP.! Che fine ha fatto tutta questa roba, cari Roosevelt, Churchill, Eden?

Dopo ci hanno imposto il nylon statunitense, e ci hanno fatto apparire pervertiti proibendo la canapa: loro erano esperti nel proibizionismo!
Che ne pensavano invece i "dittatori", nei paesi dove non c'era una colossale statua della liberta' perche' c'erano i despoti, che ne pensavano questi tiranni del Proibizionismo del paese "libero"?
Angelo Aversi, nel suo stupendo e completo libro sul Proibizionismo, esamina anche questo aspetto, cioe' il giudizio degli altri paesi. Leggiamo: "Anche il regime fascista espresse la sua condanna sulle leggi proibizioniste. Eugenio Cacace, noto pubblicista fascista, scrisse: «Le tendenze delle razze non si possono distruggere con le leggi, chi crede di poter raccogliere il successo con la coazione si inganna enormemente ed e' destinato a ricavarne infecondi risultati».
Cacace riporta nel libro anche il parere di Mussolini, ripreso da un articolo del «New York American» del marzo 1933 in cui il Duce asseriva: «e' molto dubbio volere tentare di frenare il tenore morale di un popolo con una severa imposizione legislativa. Il tenore morale e' nel dominio privato delle abitudini, dei costumi della societa', della chiesa e della religione, e se noi andiamo oltre questi limiti si corre il rischio di invadere la coscienza di ciascun individuo. (. . .) Del resto i principi morali hanno radici piu' profonde di quelle delle leggi. Con l'emanare una legge voi potete trasformare l'apparenza delle cose in un istante come per un colpo di bacchetta magica, ma non potete aspettarvi di cambiare l'essenza morale di una nazione in ventiquattro ore. (. . .) Come e' possibile modificare delle caratteristiche cosi' profondamente radicate in una nazione o in una razza semplicemente con l'emanare una legge?»
Il capo del fascismo si era gia' anni prima pronunciato in una intervista a un giornale americano del gruppo Hearst, nel quale si leggeva come sottotitolo «L'efficacia dell'esperimento secco americano (o Regime Secco, altro nome per indicare il Proibizionismo, n.d.a.) e' dubbia; in Italia non siamo per la proibizione assoluta perche' gli italiani sono temperati nell'uso del vino». L'articolo iniziava cosi': «Io sono piu' per un moderato uso dell'alcool piuttosto che per l'astinenza totale. Io sono contrario agli eccessi nell'interesse della disciplina nazionale. Io non dimentico la benedizione che un bicchiere di vino buono porta nella famiglia di un operaio». (Nota. B. Mussolini in un'intervista a un giornale del gruppo Hearst il 25 maggio 1930, cit. in The Dope Chronicles, San Francisco, 1979, p. 136, in C. Ciapanna, Marijuana e altre storie, Roma, 1979, p. 160."
Viene in mente un'analogo atteggiamento di Papa Giovanni XXIII nei confronti del bicchiere di vino: al contrario dell'ostracismo musulmano nei confronti del vino, la religione cattolica lo accetta, sia sulla tavola eucaristica, come voluto e benedetto da Gesu', che sul desco familiare attorno a cui si riunisce la famiglia cristiana, un tempo insieme e col padre di famiglia che recita la preghiera prima del pasto rendendone grazie a Dio e rivolgendo il pensiero a chi non ha da mangiare; ora stile albergo e ristorante, ogni membro della famiglia mangia per conto suo in orari diversi, senza ne' dialoghi ne' brindisi! E la maggior parte, invece di un buon bicchiere di vino, beve intrugli di acqua colorata e aromatizzata con polveri velenose! Ed in piu', musulmani ed ebrei le bevono con l'avallo e la benedizione dei loro rabbini e imam che avendo analizzate le formule le trovano confacenti con i loro libri sacri che vietano alcolici ma non altre bevande veramente velenose!

Papa Giovanni XXIII invece, come Gesu', benedice e avalla il bicchiere di vino a tavola, anzi, e' andato oltre! E' arrivato anche al digestivo! Non ci ha pensato due volte a mandare una dedica a Marco Sarandrea sr. per la speciale sambuca che unica rispecchia l'antica ricetta monastica, autorizzandolo anche a fregiarsi del titolo e dell'onore di essere fornitore di Sua Santita'! "Est! Est! Est!" sarebbe il caso di esclamare per questa sambuca! Altro che i veleni distribuiti durante il Proibizionismo! Quelli deve bollare l'Islam!

Abbiamo sentito l'Aversi, in un'illuminante indagine di opinioni che diventa determinante giudizio storico di eventi e personaggi, come quelli che cosi' il poeta filo-italiano e poco statunitense Ezra Pound bolla (in italiano!):

"Purche' si cominci a ricordare la guerra di merda
Certi fatti risorgeranno. Nel principio Dio
Il grande esteta, dopo aver creato cielo e mondo
. . . caco' il gran'usuraio Satana-Gerione, prototipo
dei padroni di Churchill. . . (LXXII)
E sentii:
«A me non fa gioia
Che la mia stirpe muoia
infangata dalla vergogna
Governata dalla carogna
e spergiurata.
Roosevelt, Churchill ed Eden
bastardi ed ebreucci
Lurchi e bugiardi tutti
e il popolo spremuto in tutto
ed idiota!" (LXXIII)

Ed Hitler, che posizione aveva nei confronti del proibizionismo? Esaminiamo quest'altro dittatore!
Un medico che ad un convegno a Milano aveva ribadito con tono "hitleriano" l'importanza dell'obbligo per i vaccini, altrimenti ne' la gente li avrebbe fatti ne' i medici sarebbero stati tanto solerti da farli, e' rimasto di stucco e incapace di controbbattermi quando gli ho obiettato che Hitler aveva fatto per primo la piu' grandiosa campagna contro il fumo e contro il cancro, ma lui si limitava a dare l'esempio e a invitare ad un comportamento attento, e non "obbligava" a fare le visite di controllo, ma invitava, e si preoccupava se qualcuno non le facesse; eppure mi sembra che avrebbe potuto avere i mezzi per "obbligare", a quanto sembra da storie raccontate!
Nel libro di Robert N. Proctor "La guerra di Hitler al cancro" si trovano molti documenti a riguardo. Fra l'altro c'e' un'immagine di Adolf con scritto sotto: "Il nostro Führer Adolf Hitler non beve alcool e non fuma. . . La sua capacita' di lavoro e' incredibile." Scrive Proctor che "la Germania nazista condusse la piu' energica campagna mondiale contro il fumo. . . Gli attivisti antifumo sottolineavano che mentre Churchill, Stalin e Roosevelt apprezzavano molto il tabacco, i tre principali leader fascisti d'Europa - Hitler, Mussolini e Franco - erano tutti non fumatori. Hitler era il piu' inflessibile dei tre, e definiva il tabacco "la collera del pellerossa contro l'uomo bianco, la vendetta per avergli fornito gli alcolici". Il Führer giunse persino a ipotizzare che se non avesse smesso di fumare il nazismo non avrebbe mai trionfato in Germania! Nel contempo gli epidemiologi tedeschi erano riusciti a provare, con certezza e per la prima volata al mondo, che il fumo era la causa principale del cancro ai polmoni. . . Era gia' noto che il tabacco, la fuliggine, il catrame, l'asbesto e le radiazioni causassero il cancro." Proctor conclude quindi, parlando di queste cose, come anche degli "orientamenti favorevoli all'alimentazione naturale (per esempio, lo sforzo per promuovere gli alimenti integrali e le medicine naturali a base di erbe" che "gli ideali fascisti abbiano incoraggiati orientamenti della ricerca e stili di vita sorprendentemente simili a quelli a cui noi potremmo aderire oggi. . . negli anni Sessanta e Settanta. . . la sinistra ambientalista comincio' a mettere in guardia contro un'"epidemia" di cancro causata dall'inquinamento industriale e da varie cattive abitudini individuali. In Germania, negli anni trenta, a evocare lo spettro del cancro epidemico era piu' la destra romantica che non la sinistra tecnocratica."



"Viva il vino spumeggiante!"
(mus. da sott.: "Cavalleria rusticana" di Mascagni)

"La citta' di Costantino
nello scorgerla tremo':
brandir volle il bicchierino,
ma il Corano lo vieto'."
(Giovanni Visconti-Venosta, La partenza del crociato)


Non doveva certo avere simpatie da ebrei e musulmani Mussolini, visto il suo atteggiamento benevolo verso il vino, avallato comunque dalla chiesa cattolica! Nella Bibbia la parola "vino" viene ripetuta ben 228 volte! (Controllate se ho sbagliato a contare!) E non certo per denigrarlo! Nello stupendo salmo 104 (103, v. 15) si parla del vino che rallegra il cuore dell'uomo: "Et vinum quod laetificat cor hominis" (Transl. ex Heb. Sanct. Pagn.) per non parlare poi di Gesu' il cui primo miracolo consiste proprio nel cambiare l'acqua in vino, e vino D.O.C. etichetteremmo oggi! Per terminare poi con l'istituzione eucaristica dove il vino diventa. . . divino! E persino l'emulo S. Francesco, nella sua estrema austerita', compie un miracolo di moltiplicazione. . . del vino! Ad un prete del reatino infatti, al quale, la gente accorsa a vedere il Poverello d'Assisi suo ospite aveva rovinato la vigna (nel senso che gia' che c'erano mangiavano"racimoli d'uve", ma dopo "si partivano inebriati del divino amore"!), il Santo promise un raccolto maggiore del solito. Infatti: "Viene il tempo della vendemmia: e 'l Prete raccoglie cotali racimoli, e metteli nel tino, e pigio': e secondo la promessa di San Francesco, ricoglie venti some d'ottimo vino" (invece dei dodici massimo abituali). (Fioretti, n°19)

Non c'e' proprio affinita' fra la nostra millenaria cultura gastronomica, religiosa, storica, e le altre, cosi' intransigenti e poco conviviali! E gli USA, col loro Proibizionismo, che cosa sono, sede dell'islam o del giudaismo?

Per non parlare dell'avallo dato dalla scienza a certe tradizioni millenarie e a certi proverbi come "Il vino fa buon sangue". Infatti, il prof. Jack Masquelier, dell’Universita' di Bordeaux, ha lavorato per trent’anni scoprendo nel vino (della sua citta' naturalmente! Se avesse studiato in Calabria lo avrebbe scoperto nel Ciro'!) una sostanza, l'OPC (“oligome'res procyanidoliques”), benefica, guarda caso, a conferma letterale della Bibbia e del proverbio, a cuore e circolazione! Nonche' sul benessere sui tessuti vascolari (permeabilita' ed elasticita'), sia in rapporto alla loro struttura che la loro pulizia da eventuali depositi di residui, combattendo cosi' contro l’aterosclerosi e l'ipercolesterolemia, senza effetti collaterali salvo, sempre ad alto dosaggio!. . . l'allegria! Cosa ben diversa dalla morte che danno analoghi farmaci inventati da criminali di pace! Questi il Corano e il Talmu'd non li vietano? I rabbini invece, e i musulmani, hanno benedetto e avallato le formule delle bevande statunitensi delle multinazionali, perche' non contengono alcool! tralasciando il piccolo particolare che contengono molti altri veleni analcolici!

Guarda caso, proprio i pellerossa usavano gia' da secoli piante ricche di sostanze che non conoscevano o denominavano OPC. E ovviamente, non avevano il nostro vino! Ma avevano gli aghi di pino! Il buon Dio non abbandona nessuno! Se non conoscevano il vino in cambio i buoni bianchi invasori hanno fatto conoscere invece il whisky! per rovinarli meglio! Gli USA hanno rimpinzato profumatamente di soldi i presunti sopravvissuti di altri presunti olocausti (ma perche', c'e' forse stato un Olocausto di sei milioni di. . . statunitensi?), ma non quello certo causato da loro e ancora attuale! A questi hanno dato invece alcolici per rimbambirli, non soldi! Anzi, alcolici adulterati, per accecarli e paralizzarli!

Hanno fatto anche di peggio nei confronti di medici che si sono permessi di usare piante di pellerossa (formula Caisse) per curare il cancro, riuscendoci pure! Ebbene, questi medici si sono ritrovati con le manette ai polsi come volgari delinquenti e messi in galera!
Queste sono gli USA salvatori del mondo!



Il Governo Mondiale (seconda parte)
(mus. di sott.: Ives: Variazioni su "America")

Come da anarchici e anticlericali
si possa diventare monarchici
nonche' clericali e papalini

Con la fine, la distruzione dei canapifici, finisce anche nel dopoguerra l'autarchia che era nata dopo le sanzioni (come l'autarchia nata a Cuba dopo l'embargo, ma con ben altri risultati, se permettete!) distruggendo tutta l'industria di canapa, lino, ginestra, e tutto il resto: vi riesce difficile trarre deduzioni? L'autarchia e' una formula che uccide il parassitismo usuraio! Non c'e' posto per i parassiti e per gli usurai nell'autarchia! E che autarchia era quella di Cuba che FACEVA FINTA di osteggiare gli USA e prendeva soldi e cibo dall'URSS che ora FACEVA FINTA di osteggiare gli USA, quando a suo tempo aveva invece collaborato nella guerra mondiale ricevendo a sua volta cibo e armi dagli USA? Chi c'e' dietro tutto questo allora se non l'USUROCRAZIA delle organizzazioni bancarie mondiali che fanno il bello e cattivo tempo a secondo della morsa degli interessi con cui ci strozzano e che non possono tollerare che una nazione faccia a meno di loro?

E ci fermiamo qui per ora! (Ci sarebbe da parlare del riciclaggio degli oli usati, delle automobili ecologiche ed economiche del 1940, inventate da Marcello Creti. . . ma ne parliamo un'altra volta!)

Per cui non vi sembrera' strano o anacronistico o ridicolo, anzi vi unirete con me a gridare in un sincero impulso: "Viva il Re!"
E potrete pensare al re borbonico, non certo a quello savoino, o al "Rex tremendae maiestatis"! Il Re la cui maesta', quasi tremenda e terrorizzante per la sua apocalittica grandezza immensa, eccelsamente hanno espresso geni come Verdi, Mozart, Berlioz, quel Re, che ha il suo rappresentante in quello Stato Pontificio che ha subito umiliazioni plurime da Napoleone in poi, in quella citta' sempre piu' degradata che ben amaramente e ironicamente descrive il Duce sconfitto: "Roma dunque, centro non piu' della religione cattolica (abbiamo anche la moschea ora!NdA), ma della nuova religione di cui e' Papa Franklin Delano I. . . nuova religione giudaico-cristiana proclamata da Roosevelt. . . nella chiesa americana episcopale di San Paolo in via Nazionale. . . sono convenuti cristiani di tutte le confessioni, compresi i cattolici, nonche' ebrei. . . Si sono cantati gli inni dei quacqueri. . . il conte Sforza. . . scodinzolante. . . ha detto che gli americani, i quali conoscono ora assai bene l'Europa, forse per averla massacrata e in buona parte distrutta, diverranno una aristocrazia morale. . . con la coscienza di avere assicurato all'umanita', con la rovina del nostro continente, una giusta pace." (26 novembre 1944)
Ecco perche' aveva detto "questa e' una guerra di religione e di idee (3 gennaio 1943). Non vi sembra una frase strana?

Altro che geopolitica! "Georeligione"!
L'Aversi ci offre ancora una pagina di analisi stupenda sui FINTI PECCATI che causano il FINTO PURITANESIMO del Proibizionismo.
Per geopolitica si intende: «rivalita' di potere su alcuni territori e sugli uomini che vi si trovano». . . Ad avviso di Alessandro Baratta, la presente guerra alla droga, che ha come vessilliferi gli Stati Uniti, e' un'importante strumento di penetrazione e controllo negli altri Paesi a livello mondiale (Nota. Si ricordi ad esempio il caso Noriega, con la successiva invasione di Panama da parte degli Stati Uniti, chiamata operazione «Giusta causa».): «Sembra che, tra le condizioni per imporre la sua leadership nel "nuovo ordine internazionale", il problema della droga sia riuscito a sostituire il ruolo giocato sinora dal cosiddetto socialismo reale nel rappresentare simbolicamente "l'impero del male" (l'ex-URSS). L'esistenza immaginaria di questo impero contro il quale gli Stati Uniti lottano come San Giorgio contro il drago consente di occultare - mediante l'immagine salvifica del suo potere imperiale - il peso degli interessi economici e geopolitici di questo Paese nell'ordine internazionale». . .Secondo un altro contributo, di A. Labrousse e M. Koutozis, il commercio delle droghe produce. . . il forte incremento dei profitti, ad esempio il prezzo della cocaina e l'eroina «dal produttore al consumatore e' moltiplicato in media per 2.500». . . stigmatizzando virtualmente il disordine tramite le droghe, possono in questo modo riattivare i loro strumenti geopolitici tradizionali: pressioni economiche, interventi militari. . . "

Allora, che vogliamo fare? O stiamo a questo gioco da loro imposto accettandone le regole, o ci rifiutiamo di giocare!



Le regole del gioco
(mus. da sott.: "Jeux de cartes" di Stravinski)

Del come uno sciamano e un medico
non possano giocare a scacchi

Al Congresso di Bologna sull’AIDS del 1994, molti medici che seguono veramente le vie naturali di cure, hanno confessato di essere totalmente isolati e messi nell’impossibilita' di entrare in ospedali, essendogli inibita ogni attivita' aperta. O si adeguano al sistema, senza uscire dal binario, o e' come se non avessero la laurea! Come disse a quel Congresso Luigi Minucci: “Ma il dunque e' questo, nel gioco della vita tutti siamo pedine di giochi piu' grossi e giocatori di giochi piu' piccoli. In entrambi i casi siamo limitati dalle opzioni che noi abbiamo globalmente accettato. In politica, non a caso, le chiamiamo le regole del gioco. Anche in politica chi non le rispetta e' eliminato o ininfluente.” E nella stessa occasione, Robert Laarhoven, disse che chi non segue i dogmi non e' ben accetto dalle industrie farmaceutiche, che “non lo accettano e tentano duramente di zittire questi "eretici»”. Come dimostra anche Giorgio Iacuzzo documentando la persecuzione (fino alla carcerazione di medici ed infermieri!) verificatasi contro coloro che guarivano dal tumore usando delle erbe suggerite da uno sciamano degli indiani Ojibway del Canada: “Ma la corporazione dei medici e la lobby della farmoindustria scesero allora in campo con tutta la loro forza, soprattutto economica. . . Da allora calo' un pesante silenzio stampa su questa terapia naturale e i pochi medici che osarono utilizzarla lo fecero clandestinamente.” Provate a disubbidire alle leggi mediche! Nemmeno un medico lo puo'! Come se la medicina, come dice Minucci, debba essere una scienza esatta, matematica! E cosi', a molti, per non aver voluto vaccinare i propri figli, e' stata tolta la patria potesta'!
Ma siccome nelle regole del gioco di cui parlavamo prima non e' previsto l’uso del magnesio, i medici continuano a parlare solo di calcio. . .
Perche' loro vogliono giocare! Anche a spese dei pazienti! O pensate che i medici sono degli eroi che darebbero la vita per i loro pazienti? E allora, su, datevi da fare, se volete star bene e guarire, cercate gli “eretici”, le pedine impazzite, quelli di cui parla Minucci: “Queste pedine impazzite che non rispettano il ruolo loro assegnato vengono eliminate, o fisicamente, o come si faceva da bambini, considerando le loro azioni ininfluenti sul risultato della partita.” Percio' non li potrete trovare negli ospedali o altri posti noti, ma cercarli clandestinamente, trovarli per sentito dire, tramite fortuite occasioni che cercherete di procurarvi. . .



Uno scudetto al giorno. . .
(mus. di sott.: "Rugby" di Honegger)

Dove si avverte che al lupo
non piace giocare a pallone,
al contrario della lupa

Grande avvenimento calcistico il 17 giugno 2001: la Roma, dopo 18 anni vince lo scudetto! E' un avvenimento grandioso! Ma dovrebbe vincerne uno al giorno, perche'. . . uno scudetto al giorno leva Bruxelles di torno!
Si', pensateci bene: andrebbe a fondo il progetto europeo di tirannia globale! Fallirebbe la globalizzazione della tirannia e del sopruso! Perche' quel giorno tutti hanno fatto finalmente tutto quello che gli piaceva e gli pareva, infischiandosene di leggi e regolamenti! Quel giorno tutti erano se stessi e padroni di se stessi! Niente cinture di sicurezza, niente caschi sul motorino! Automobili col cofano aperto per cui non si leggevano le targhe! In dieci dentro una macchina, sporgendosi dai finestrini con bandiere a destra e sinistra! Ragazzi dentro i cofani, gente in mezzo alla strada! E la polizia impotente e inerte, anzi schernita per i colori delle loro automobili, non adatti alla celebrazione di quella vittoria! Ma la vera vittoria e' stata la liberta' della gente! Lo vedete che siamo i piu' forti? Perche' siamo i piu' numerosi noi, il popolo! Ma tutti i giorni cosi' deve essere! Non un giorno solo! Non un giorno da leoni e il resto da pecore!
Ma sappiate: negli USA nemmeno questo unico giorno vi sarebbe stato permesso! E sappiatelo: Europa Unita vuol dire Europa in bocca al lupo statunitense!
Gia' comandavano prima perche' abbiamo perso la guerra; tutto ci comandano, persino quanti soldati possiamo avere! Figurarsi ora!



Atto IV - CHE FARE?




Gli spaventapasseri
(mus. di sott.: "La colomba della foresta" di Dvorak)

Dei passerotti
che diventano gabbiani

Che fare quindi, per non essere piu' ne' schiavi ne' macchine manovrate da altri?
La soluzione ce la addita lo stesso Gurdjieff: “Quando una macchina conosce se stessa, da quell’istante ha cessato di essere una macchina.”
Quindi, la consapevolezza e' il primo passo, la consapevolezza di questo gioco, lo fa smettere, come con il domatore di leoni: cominciate a pensare che forse non siete pecore, ma leoni! Cominciate a far capire al domatore che avete capito il trucco: lo vedrete impallidire! Poiche' quelli di cui avete paura, avranno piu' paura di voi quando capiranno che avete scoperto il trucco, la truffa; guardateli quei politici corrotti che vengono scoperti come appaiono in una luce misera, vi appaiono miserabili, insignificanti, vi rendete conto che AVETE AVUTO PAURA DI SPAVENTAPASSERI! VI SIETE COMPORTATI COME PASSEROTTI STUPIDI! Voi eravate delle macchine, ma loro degli spaventapasseri! Ma allora, cessata quella paura immotivata, la passerete a coloro di cui siete stati vittime. Poiche' loro lo sanno, che poi subentra l’ira, la rivoluzione, il furor di popolo, che diventa come un mare in tempesta che il nocchiero non puo' piu' dominare con la sua barca!



La quaglia vince l'aquila?
(mus. di sott.: Beethoven: "Der Wachtelschlag", "Credo" dalla "Missa Solemnis, parte finale col basso continuo iterativo di voci maschili prima femminili poi sulla parola "credo"("Allegro ma non troppo", battute 268-286); A. Pärt: parte finale con l''"Ave Maria" di Bach-Gounod dal "Credo" per coro, pf. e orch.)

Dove s'ode un gran chiocciare;
pigolare, cinguettare, bisbigliare
insieme et in diverse favelle
in acconcio armonico coro

Che fare dunque? Pregare, pregare, che Dio ci metta sotto la sua ala protettrice, "quemadmodum gallina congregat pullos suos sub alas" ("Come la gallina riunisce i suoi pulcini sotto le ali", Mt. 23,37); pregare e sperare nell'"effetto quaglia". Che cos'e' quest'"effetto quaglia"? Lo chiamo cosi', parafrasando l'"effetto farfalla" di Edward N. Lorenz, alludendo a quel bel lied di Beethoven, (si', quel ribelle capellone che non indosserebbe il casco sul motorino!), che basa il suo messaggio sul gioco ritmico onomatopeico del verso della quaglia con le parole "Bitte Gott!", ritmo presente anche nella Sonata op. 31 n°3, oltre che nel lied "Der Wachtelschlag" (Il grido della Quaglia) (WoO 129), su testo di Samuel Friedrich Sauter:

"Horch wie schallt's dorten so lieblich hervor
. . . Ruft mir die Wachtel in's Ohr. . .
ihr hüpfender Schlag:
Liebe Gott! Liebe Gott!
Er ist so gütig, so mild. . .
Schreckt dich im Wetter der Herr der Natur:
Bitte Gott! Bitte Gott!
Und er verschonet die Flur.
Machen Gefahren der Krieger dir bang,
Tröste dich wieder der Wachtelgesang:
Traue Gott! Traue Gott!
Sieh, er verziehet nicht lang."
("Ascolta come risuona la' amabile il grido,
. . . la quaglia mi lancia nell'orecchio. . .
il suo rimbalzante grido:
Ama Dio! Ama Dio!
Egli e' cosi' buono, cosi' dolce. . .
Se ti incute terrore il Signore della Natura nella tempesta:
Prega Dio! Prega Dio!
Ed egli ti risparmia il campo.
Se i pericoli della lotta ti rendono pauroso,
Ti conforti di nuovo il canto della quaglia:
Confida in Dio! Confida in Dio!
Eccolo, non tardera' a lungo."

E siccome non siamo razzisti, possiamo pregare anche nella lingua di Byron:
"God, the Eternal! Infinite All-wise!" (Cain),
("Dio, l'Eterno! L'infinito onnisciente!)
o di Samuel Taylor Coleridge:
". . . the Great Father, only Rightful King,
Eternal Father! King Omnipotent!
. . . the Will Absolute, the One, the Good! (var. del 1828-9: "The Breath")
The I AM, the Word, the Life, the Living God!"
("Il Gran Padre, il solo Re Giusto,
Eterno Padre! Re Onnipotente!
il Volere Assoluto, l'Uno, il Buono!")
(var.: "Lo Spirito, l'IO SONO, la Parola, la Vita, il Dio Vivente!")
(The destiny of Nations)


Ma vedete! ve lo dicevo che l'inglese e' nebuloso e il latino preciso:
"the Great Father" e' dativo, ma senza il "to" non si capisce, invece in latino sarebbe stato inesorabilmente chiaro!
Il latino e' la lingua della preghiera e l'italiano la lingua del canto: come e' possibile cantare in francese con le sue paradossali vocali. . . mute o semimute? Come e' possibile cantare in tedesco con la bocca chiusa, pieno com'e' non solo di u ma anche di umlaut? Per questo il soprano Joan Sutherland e' famoso per essere poco intelleggibile perche' persino cantando in italiano era portata ad arrotondare quelle poche vocali italiane chiuse per sforzarle trasformandole tutte in e ed a! Vi immaginate un "do di petto" che invece della a dell'"All'armi!" del verdiano Trovatore abbia un ü?
Ma l'italiano non e' solo la lingua della musica, anche della poesia: ecco Giuseppe Giusti (1809-1850), che descrivendo la scultorea "Fiducia in Dio" di Lorenzo Bartolini si genuflette "quasi obliando la corporea salma":
"Signor, fidando, al tuo paterno seno
l'anima mia ricorre, e si riposa
in un affetto che non e' terreno."

Per non parlare del felice connubio di musica e poesia, da Rossini "Al tuo stellato soglio", Mose'), a Verdi, a Mozart ("Betulia liberata"), etc..

Dobbiamo pregare dunque, non abbiamo altra arma, ma non da soli, preferibilmente in gruppo: le guerre non le fanno i singoli soldati, ma gli eserciti! Insieme e numerosi e' meglio, come insegna Gesu': funziona meglio! Forse vi puo' sembrare una perdita di tempo pregare, una cosa inutile, meglio l'azione, direte! Ma la forza del pensiero positivo, e il pregare lo e', e' piu' potente di qualsiasi azione fisica! Qualche anno fa, in Italia, si presento' un nuovo partito politico con i suoi candidati, che aveva un programma originale: risolvere i problemi politici, sociali, i problemi della citta' con. . . la meditazione! Si rifaceva a ideologie e tecniche orientali: purtroppo prese pochi voti! La maggior parte della gente non conosce la forza della preghiera, della meditazione, del pensiero positivo! Altrimenti avremmo gia' risolto tanti problemi! Avremmo gia' vinto la nostra lotta!
Eppure, per avere un'idea della potenza della preghiera di gruppo, e della meditazione (l'orazione puo' essere vocale, ossia con parole, o mentale, cioe' la meditazione) vi dovrebbe bastare la visuale di piazza S.Pietro gremita di gente venuta da tutto il mondo per ascoltare, vedere e pregare insieme davanti al Papa, un Papa che fisicamente non e' paragonabile minimamente ad un frequentatore di palestre di body building, ma capace di attirare, con la recita dell'Angelus, una folla paragonabile solo a quella che gremiva un tempo P.Venezia, una folla immensa con gli occhi volti ad un balcone dove un sol uomo guidava e ammaliava con la sua voce e il suo gesto.
Poi, quest'arma potente, si puo' usare per la pace o per istigare alla guerra, per il bene o per il male, si puo' recitare il tantra "OM", oppure "AM" (Ave Maria), forse "AM" e' meglio, almeno per noi neolatini, ha piu' senso; in ogni caso, queste orazioni corali saliranno in alto ad influenzare le forze celesti e la coscienza collettiva, e saranno come lievito che fermenta e ricade a terra moltiplicante i suoi effetti anche sulla massa che non ha pregato.
Anche le martellanti informazioni dei mass media che parlano sempre di guerre e di crimini e di omicidi sono come preghiere negative che attirano quello che dicono: per questo e' importante il bilanciamento con preghiere positive piu' numerose e non ascoltare quelle negative.



Improvviso, imprevisto
(mus. di sott.: Berlioz: "Dies irae" dall'"et iterum venturus est" del "Credo" della "Messe solennelle")

Come una brasiliana con un batter di ciglia
puo' far tremare i texani,
e un mal di denti o la diarrea
puo' far perdere o vincere una guerra

Dobbiamo pregare quindi, e sperare, sperare nelle leggi della natura, regolate non dall'uomo o dalla cattiveria dell'uomo, ma dal caos, per fortuna, dall'imprevisto e dall'imprevedibile che possono annullare e capovolgere certi risultati che si attendono o che si volevano ottenere.
Ascoltate Erik Durschmied, giornalista viennese, corrispondente di guerra per la BBC e la CBS, autore di "Eroi per caso":
"L'imprevisto, l'inaspettato, poi, e' sempre pronto a intervenire; per disegno divino o capriccio del caso. . . un piano di battaglia segreto che viene fortuitamente scoperto; oppure - ed e' forse il piu' imprevedibile degli imprevisti- il modo in cui le truppe reagiscono al fuoco o allo stress; o ancora l'iniziativa personale e l'eroismo, non necessariamente di un generale che brandisce la sciabola, e la cui memoria verra' perpetuata da una statua equestre, ma di un oscuro soldato, un milite ignoto."
Dobbiamo sperare insomma in quello che egli chiama "Hinge Factor, il fattore su cui la sorte fa «perno», ovvero: «il fattore chiave»", legato magari al "capriccio della natura", a "maltempo. . . bravura o. . . inefficacia delle spie. . . inaspettati atti d'eroismo o. . . insospettata incompetenza di subalterni", all'imprevedibile. . . al carattere. . . la testardaggine", cose fatte "non in base a una chiara percezione della situazione, ma per ignoranza, per dispetto o, semplicemente, per brama di gloria personale" o di vendetta: per colpa di una donna delusa e tradita e' cominciata la storia di Tangentopoli, da una donna dispettosa e' stata trafugata e diffusa una copia dei Protocolli dei savi Anziani di Sion, cosa che ha arrecato molti danni a molti!

Leggetevi a questo punto tutto quello che ho scritto nell'"Elogio del virus" a proposito del caos, dell'imprevedibile, delle variabili, della matematica dei frattali, ed informatevi sulle teorie di Edward Lorenz, dei matematici francesi Gaston Julia e Pierre Fatou, sugli esperimenti eidomatici effettuati da Benoit Mandelbrot!
"Per questo ci turbano i frattali con il loro elogio del caos e vediamo tremare la matematica e le scienze esatte nel cosiddetto "effetto farfalla" e nel comportamento caotico delle equazioni differenziali di Edward Lorenz, come nei cosiddetti "insiemi" dei matematici francesi Gaston Julia e Pierre Fatou elaborati verso il 1918 o gli esperimenti eidomatici effettuati da Benoi't Mandelbrot culminanti nell'insieme scoperto nel 1980 al calcolatore durante un esperimento di grafica: Edward N. Lorenz, che era anche un meteorologo oltre che un matematico, che risponde paradossalmente in modo affermativo al titolo interrogativo di un suo articolo ("Puo' il battito delle ali di una farfalla in Brasile scatenare un uragano nel Texas?") dimostrando come le previsioni del tempo, basate sull'analisi iniziale di fattori come la temperatura, la pressione barometrica, l'umidita', dal calcolo dei quali elementi si potrebbe prevedere lo sviluppo futuro non hanno senso per l'amplificarsi di piccolissimi errori o imprevisti piccolissimi (come il battito delle ali di una farfalla). E Paul Watzlawick che ci mette il suo contributo dimostrando come "la casualita' appare come la regola e l'ordine come l'eccezione improbabile", mentre il biologo premio Nobel Jacques Monod pone il caso e la necessita' come matrice dell'origine della vita, poiche' spiega che eventi microscopici e soprattutto casuali, fortuiti e imprevedibili e assolutamente senza rapporto sui loro eventuali effetti vengono poi incorporati nel DNA e vengono ripetuti come un'imperiosa necessita'."

A questo punto, questo paragrafo potremmo anche titolarlo, parafrasando quello di Lorenz, "effetto quaglia": "Puo' una quaglia della Foresta Nera fare in modo che un'aquila del Minnesota precipiti facendo inabissare il continente americano che riemerge subito dopo pulito dei suoi abitanti abusivi lasciando vivi solo gli indigeni pellerossa e i non statunitensi?"

Vogliamo almeno salvare i "visi pallidi" buoni? Ma io non sto facendo nessun augurio, ma solo una parafrasi di quello che non so quale stupido cretino una volta ha auspicato dei siciliani, appellativo spacciato come sinonimo di mafiosi ossia delinquenti, come se fosse una caratteristica geografica e razziale esclusiva, quasi monopolistica! Infatti, dicono, vedete, anche negli USA, chi sono i mafiosi? I siciliani! Non dicono come mai ci sono tutti questi siciliani negli USA, chi ce li ha mandati, non parlano dei Savoia e del bandito Garibaldi, commerciante di schiavi nelle Americhe, anticlericale insignito poi di cariche massoniche, assoldati dalla massoneria inglese per distruggere il prosperoso Regno delle Due Sicilie, derubarlo, (idem per lo Stato Pontificio), chiamare banditi i difensori della propria terra, della propria liberta', uccidendone un milione, compresi i preti che li difendevano, e dare la scelta ai sopravvissuti: assoggettarsi o emigrare. E quindi il bel tomo proponeva di uccidere tutti quelli che stanno in Sicilia, aspettare che tutti i parenti sparsi nel mondo (specialmente il "nuovo mondo"!) vengano a piangere i loro morti, dopo di che uccidere questi sopraggiunti, in modo da essere sicuri che cosi' muoiano tutti; ebbene, questa provocatoria proposta trasportiamola ai talmudisti e farisei moderni (da cui forse proviene, per depistaggio), i discendenti di quelli che Gesu', il mansueto agnello che si e' fatto portare al mattatoio, dove ha pur esclamato "Pater dimitte illis" ("Padre, rimetti a loro"), ma "illis" forse intendeva piu' il popolo coinvolto, che i farisei! lui, che nell'unico inaspettato scatto di rabbia della sua vita, ha cacciato a pedate e frustate fuori dal tempio-banca, loro, i farisei, che sono invece i veri mafiosi occulti del mondo che sotto la maschera della massoneria manovrano tutto attraverso l'oro, le banche e le multinazionali per mettere in atto il loro Talmu'd e le profezie di Isaia e di Davide, ossia per ottenere il dominio del mondo e l'appropriazione dei beni di tutti, altro che solo la Palestina! La Terra Promessa e' tutto il mondo!
Vittime loro? Vittime noi!



Effetto quaglia ed effetto vespa
(mus. di sott.: "Il volo del calabrone" di Rimski-Korsakov)

La mosca, Michelangelo e Hitchcock
contro la globalizzazione

Se uno va in vespa (senza casco o con) e una vespa gli entra in bocca o nel naso, puo' morire per soffocamento o perche' cade; ma a parte se era opportuno portare una mascherina per coprire naso e bocca, puo' provocare incidenti a catena, e morti a centinaia! Immaginate se viene coinvolto un tir pieno di bombole a gas che esplodono vicino ad un deposito di esplosivi! Immaginate se invece la vespa va in bocca, o una formica fa il solletico, ad uno che sta armeggiando con missili o con bombe atomiche che esplodono per sbaglio! Morti a milioni puo' provocare, una vespa! Per distruggere un nido di vespe, (che tutto sommato non fanno niente di male a chi non fa loro male, come tutti gli animali!) tempo fa una signora, salendo su una sedia ed armeggiando con una scopa, ha perso l'equilibrio ed e' caduta dal balcone sfracellandosi al suolo!
Al congresso mondiale sul Credito Sociale, a Rougemont, Canada, nel settembre 2001, una relatrice, Marcelle Caya, ha rinunciato alla sua relazione per colpa di una mosca che le ronzava imperterrita attorno al microfono ed al viso!
Piu' tardi ci ha ripensato ed e' tornata al microfono per fare. . . una conferenza sulla mosca! Riassumo con mie parole il suo discorso, interessante e stimolante: "Che cosa pretendiamo di ottenere noi, con le nostre azioni contro la globalizzazione? Chi crediamo di spaventare noi, distribuendo circolari, informazioni, noi, quattro gatti contro lo strapotere del governo mondiale? Beh, noi siamo come quella mosca che prima mi ha infastidito a tal punto da farmi desistere dal fare il mio discorso! Una piccola, semplice mosca che ha ottenuto un tale grande effetto!"
Impariamo questa lezione per incoraggiarci, e se e' vero che una mosca e' facile da schiacciare (mica tanto! Se non si ha l'attrezzo giusto!) tante mosche diventa piu' difficile! E tutti sanno i pericoli di uno sciame di api! E si pensi poi alle bibliche cavallette delle piaghe d'Egitto o a Gli uccelli di Hitchcock: questo per dire che alla fine non e' l'appariscente grandezza e forza fisica che sia determinante: anzi, spesso puo' essere controproducente, ossia, un individuo, o un'organizzazione troppo grande, puo' dare problemi di gestione; e similmente, un granellino puo' fare inceppare un grandioso macchinario, e un sassolino di un pastorello puo' abbattere un gigante forzuto e forse stupido! E ognuno usi i sassolini suoi; come diceva Michelangelo: "Davide con la fionda ed io con l'arco".



Spaghetti e mandolino
(mus. di sott.: "Funiculi' Funicula'", "Torna a Surriento", etc.; trombe da Bruckner: l'Ottava, Mahler: la Quinta, Cherubini, Mozart, Verdi, Berlioz: "Tuba mirum",etc.)

Un molto piacevole banchetto
con molto romore di forchette e tamburelli
con magno andirivieni nelle gole
da cui escono gorgheggi e do di petto
ed entrano maccheroni e fettuccine

Ci prendono in giro noi del sud, ma col mandolino si fa la rivoluzione come coi cannoni! Suonate i vostri cannoni! Noi suoneremo le nostre campane! Noi suoneremo i nostri mandolini! Chi non cedera' alla seduzione di un acuto di Di Stefano? E' per questo che hanno buttato il veleno sul terreno dove non devono piu' nascere i Caruso e i Del Monaco che trascinano le folle. E con gli inni che si incitano i soldati alla lotta con parole e musica toccanti! Se non hai un bell'inno come fai?! Le mura di Gerico come sono cadute? Al suon delle trombe! E' verosimile e scientifico, non miracoloso e soprannaturale, perche' i miracoli non violano le leggi della natura: personalmente, toccando il SIb del pedale dell'organo di una basilica, (registro "subbasso", organo Mascioni) facevo vibrare le vetrate! Qual meraviglia che in Francia, tempo fa, sia crollato un intero castello ad un certo punto in cui l'orchestra raggiungeva una certa vibrazione e frequenza? Qual meraviglia quindi che ci vogliano mettere a tutti il microchip sotto pelle, con scuse varie di controllo per la nostra sicurezza: in questo modo, non solo potranno localizzarci ma anche mandarci le vibrazioni opportune per bloccarci e neutralizzarci (avete visto Atto di forza?) o disintegrare tutta la nostra struttura cellulare che andra' in frantumi come le mura di Gerico! Ecco ottenuto il governo mondiale previa demolizione delle mura delle nostre tradizioni, fedi, cultura, morale, religione, identita' nazionale e regionale. Hanno buttato il veleno alle radici degli alberi dei Carlo Bergonzi (l'angelico!) o Cristina Deutekom (l'usignolo alla. . . titolese!) per sostituirli con le cornacchie pomposamente e spocchiosamente denominate "the voice", imposte con violenza mafiosa e camorrista. La musica e' vibrazione, vitale o mortale: e' risaputo da decenni che con la musica classica le mucche fanno piu' latte e le galline piu' uova: non e' qui il luogo di inutili interminabili discusssioni su musica leggera e classica: il problema e' un'altro: che c'e' un progetto globale di distruzione di tutto, dal cibo all'arte, (non e' solo un problema di impotenza creativa, documentata dal plagio continuo), e alla musica e' stato sostituito il rumore assordante e intollerabile fisicamente (come nelle discoteche), e al canto l'urlo, il ruttare, il gracchiare, il mugugnare (vedi il rap!): non e' quindi proprio il caso di parlare di arte o estetica, ma di complotto omicida come nel caso di cibi transgenici, organi espiantati (rubati) e trapiantati, farmaci mortali: recentemente, davanti al Duomo di Milano, (dove spesso si adunano per questi complotti!) sono dovuto fuggire velocemente per le palpitazioni violente che sentivo al petto a causa dell'incipiente "concerto" (concerto!) di una sonorita' inaudita, anzi, inaudibile: era come se mi dessero dei pugni al petto! Guarda caso, mentre fuggivo, sopraggiungeva un'autombulanza per soccorrere un'anziana signora svenuta (o morta?) evidentemente a causa di quei rumori che hanno la faccia tosta di denominare musica, come adesso si chiamano cosi' anche i rutti e le feci (come quelle esposte come creazione artistica una volta alla Biennale di Venezia!)
Dove e' finito il gusto? Dove e' finito il gusto per un bel pezzo di musica e un bel piatto di fettuccine fatte in casa? Come potro' mai dimenticare quell'unica volta che ho mangiato nelle Puglie le vere insuperabili orecchiette alle cime di rapa fatte a mano sul momento con abile velocita' da una signora che mi ospitava come si usa fare ancora nella Magna Grecia? La Magna Grecia, poi Regno delle due Sicilie, poi liquefatta nel marasma gelatinoso omogeneizzato e americanizzato dell'Italia unita, poi dell'Europa unita, ossia del governo mondiale! Il Nuovo Ordine Mondiale! Quello che sta scritto nel retro del dollaro americano! Non sapete leggere? E' un secolo che ve lo stanno dicendo ed esternando nel loro dollaro il programma che hanno!

Ecco perche' ci disprezzano per i nostri spaghetti e mandolini! I nostri chitarrini (pasta e strumento) e spaghetti alla chitarra! Ci disprezzano per deprezzarci! Come se fossimo un popolo di fannulloni e buoni a nulla se non a mangiare e cantare, cucinare e suonare! Gente che non ha voglia di lavorare! In contrasto con una presunta solerzia ed efficienza nordica, avallata anche da tutta una serie di. . . barzellette! Quando invece era proprio nel sud, nel Regno delle Due Sicilie che c'era fervore di lavoro e assenza totale di disoccupazione, genialita' e creativita' e primati nel campo tessile, ferroviario, navale, alimentare, prima che loro venissero a distruggere tutto.
Se no perche' per demoralizzarci, per fiaccare il nostro orgoglio hanno distrutto i novanta pastifici di Gragnano (ne sono avanzati solo tre tradizionali), come ogni attivita' agricola e artigianale, e perche' hanno sterilizzato i conservatori perche' non crescessero piu' i Tito Gobbi e i Del Monaco? Perche' hanno paura dei nostri "do di petto"! Hanno paura dei "do di petto" dell'"All'Armi! All'armi" del Trovatore! Hanno paura delle "corone" di "Nun me lassa'" di Torna a Surriento!
E per distruggere la nostra cucina mediterranea che non teme confronti con la nordica glacialita' (che manco quello si sono inventato, il gelato, che e' stato inventato in Sicilia! Certo, direte, se li' gia' fa freddo potevano inventarsi il sorbetto? Ma nemmeno la pizza col forno a legna si sono inventati, che si potevano nutrire e riscaldare!), per toglierci questo primato dico, si sono inventate tutte quelle leggi proibitive che ben conoscete e vi angosciano, oltre ad aver precedentemente maltrattato i cibi a non finire, e adulterati e resi transgenici.
E ora ci costringono a lavorare per loro e alle loro dipendenze, come schiavi, a casa nostra, o esuli ed emigrati! Telecomandati, come un tempo i pupi e i burattini mossi da fili nel teatro dei pupi, ora mossi e controllati dal microchip sotto pelle! Schiavi come quelli che avete visto prima sul palcoscenico di Bayreuth nel wagneriano Anello del Nibelungo, poi sugli schermi con i vecchi Metropolis e Tempi moderni prima, con Atto di forza poi.



Inno alla gioia
(mus. di sott.: cori dal gregoriano e Beethoven)

Segue un banchetto spirituale
con doppio coro a molte voci
che ossigena l'alma di chi canta e di chi ascolta

Che fare dunque? Cantare, perche' come diceva Sant'Agostino d’Ippona, chi canta bene prega due volte! Ma cantare bene! Dante Alighieri, invece di elogiare il maniscalco che recitava i suoi versi ma in modo errato, mando' all’aria i suoi ferri del mestiere giustificandosi col dire che anche lui maltrattava i suoi versi nella stessa maniera! La sciatteria dell’esecuzione e delle composizioni non e' giustificata da nulla, e tutti possono educarsi musicalmente per una buona esecuzione di musica buona!
E’ sbagliato quello che hanno fatto nelle chiese: credendo di avvicinare la gente, i giovani soprattutto, alla religione, hanno adottato il loro tipo di musica moderna, cacciando il canto gregoriano che era ed e' un vero capolavoro di musica religiosa e terapeutica, e le chiese sono diventate osterie dove risuona una musica povera di armonia, puerile melodicamente e formalmente, squallida come composizione ed ancora peggio eseguita: bigiotteria al posto dell’oro del gregoriano, quando un tempo si escludeva dalla liturgia Verdi o Beethoven! Non e' andare incontro alla gente soddisfare i loro gusti deviati! Ad un principiante non piacera' ne' l’olio di fegato di merluzzo ne' la quinta sinfonia di Prokofiev: cio' non toglie all’uno e all’altra il loro valore nutritivo e terapeutico, dal quale non e' escluso il piacere del gusto! Basta volerlo ed abituarsi, e si scopriranno mondi nuovi! Noi dobbiamo salire sulla cima della montagna, non portare la cima della montagna in pianura! E a prescindere dal diventare un ottimo esecutore (che e' l’unico insostituibile modo di gustare veramente pienamente nelle piu' intime latebre un’opera!) anche un analfabeta musicale puo' gustare e capire la musica classica ad un sommo grado, come ha dimostrato il rumeno Balan con la sua “musicosofia”, che con la sua tecnica di partecipazione fisica, vocale, gestuale, grafica all’ascolto musicale, fa avvicinare tutti alla comprensione globale di un qualcosa di mastodontico e grandioso come una quinta od ottava sinfonia di Bruckner, anche se ci mette due giorni interi di ascolto ripetuto e frazionato e meditato per ottenere cio'! Anche Walt Disney, col suo film “Fantasia” (che, fra parentesi, era stato all’inizio un fallimento!) ha dimostrato che qualsiasi categoria di pubblico si puo' avvicinare alla comprensione e alla degustazione di autori non altrimenti facili per un principiante come Bach o Stravinski!

Cantare bene, che cosa, dunque?! Possiamo cantare anche "Torna a Surriento" ma cantiamo la musica di colui che ha cambiato la musica, l'ha rivoluzionata! La musica di colui che amava ardentemente il sud e desiderava visitare la Sicilia, ma non lo ha potuto fare per vari motivi, come lo ha fatto invece colui di cui ha musicato il testo, Goethe:

"Kennst du das Land wo die Zitronen blühn,
Im dunkeln Laub die Goldorangen glühn. . .
Das Maultier sucht. . . seinen Weg,
In Höhlen wohnt der Drachen alte brut. . .
Dahin! Dahin
Möcht ich mit dir, o mein Geliebter, ziehn!
. . . Dahin! Dahin
Geht unser Weg!"
('"Conosci tu la terra dove fioriscono i limoni,
dove le arance d'oro fiammeggiano fra le foglie scure. . .
Il mulo cerca la sua strada. . .
negli antri vive un'antica covata di draghi. . .
Laggiu'! Laggiu'
vorrei con te, o mio amato, andare!
. . . Laggiu'! Laggiu'
Ci porta la nostra strada!")


E cantiamo la sua Nona! che per via cutanea vi provoca dei brividi, ed il cui finale ha una reazione fisica irrefrenabile: costringe ad alzarsi in piedi ed a correre. . . correre pieni di vita!
La musica e' ortomolecolare come le vitamine e i minerali per il nostro organismo, sia ascoltata con la pelle, con una cuffia piatta si' da sentirne le vibrazioni, come ci possono suggerire le teorie di Lakhovsky sulle oscillazioni cellulari, sia percepita con le orecchie. Ascoltate le parole che Beethoven premette a quelle di Schiller, musicandole come un recitativo drammatico operistico prima di iniziare l’"Inno alla Gioia", sono tutto un programma, che fanno entrare a pieno diritto Beethoven oltre che nel regno della musica anche in quello della filosofia, e non dimenticate che e' sordo, lui che ode la musica delle sfere!
“O Freunde, nicht diese Töne! sondern lasst uns angenehmere anstimmen, und freudenvollere!”
Non sono parole particolarmente, da un punto di vista poetico, speciali, ma quanto significato hanno per un uomo, per un musicista, per tutta l’umanita'!
“Amici, no, non questi suoni! Non questa musica! Lasciateci intonare un altro canto, diverso dal solito, e pieno di gioia!”
Forse il contemporaneo poeta inglese Samuel Taylor Coleridge le avrebbe detto leggermente meglio:

". . . Hush all meaner song,
Ere we the deep preluding strain have poured. . .
Such symphony requires best instrument.
Seize, then, my soul! from Freedom's trophied dome
The Harp wich hangeth high between the Shields
Of Brutus and Leonidas!"
("Taccia ogni tipo di canto
prima che sgorghi la profonda strofa preludiante. . .
Una tal sinfonia richiede i migliori strumenti.
Afferra, dunque, anima mia! dalla gloriosa casa della Liberta'
l'Arpa che pende alta fra gli Scudi
di Bruto e Leonida!") (The Destiny of Nations)

Questo ci esorta a fare Ludwig, afferrando l'
"Arpa d'or dei fatidici vati"
che non pendeva certo appesa muta con lui, sordo alle voci umane ma non a quelle divine e angeliche e arcangeliche, lui, il Vate scolpito su marmo policromo da Klein, a questo ci esorta, a cambiare musica, a cambiare vita, a raddrizzare le cose, raddrizzate le vie del Signore, a riempire le nostre cellule della gioia della salute e della felicita', cacciando via i suoni discordanti della malattia, della sofferenza, della negativita'!
Allora si' che potremo intonare l'"Inno alla gioia"!
Che gioia? Quale gioia?
"La gioia di vivere, gia' da sola" scrive in "Militia" Le'on Degrelle, "Gioia di avere un cuore che irradia!
Gioia di avere un corpo robusto, braccia e gambe forti come alberi, polmoni che aspirano la vita dell'aria!
Gioia di avere occhi che colgono nelle morbide curve forme e colori!
Gioia di pensare, di trascorrere ore a tracciare le grandi linee diritte della ragione o a «ricamare» sogni fantastici!
Gioia di credere, gioia di amare, di donarsi, di avanzare a grandi colpi di remo nella vita, docile come l'acqua!
Gioia a tutti i costi, malgrado o attraverso la sofferenza:
"Attraverso le peggiori calamita', la felicita' riaffiora sempre: come un geyser sopra il quale si ammucchiano invano gli ostacoli.
Non essere piu' felici significa dubitare del proprio corpo, del calore del proprio sangue, del fuoco divoratore del proprio cuore, di quelle grandi luci dello spirito in cui si immerge tutto l'essere.
L'infelicita' stessa ci reca anche le gioie dell'anima che si dona sanguinando, che pesa il proprio sacrificio e ne analizza l'amarezza.
Gioia crudele, ma gioia superiore, gioia riservata all'uomo il cui cuore lacerato intende."
Miglior commento in questo momento non saprei trovare per l'"Inno alla gioia" di Beethoven, uomo, eroe, filosofo e poi anche musicista! Parole che avrebbe potuto scrivere S. Paolo o Tommaso da Kempis! E che sono state scritte invece da Le'on Degrelle, Comandante della 28° SS Freiwillige Panzergrenadier Division «Wallonie», decorato col Cavalierato della Croce di Ferro con foglie di quercia, colui che doveva essere il successore di Hitler!
Con la musica possiamo far cadere le mura della prigione in cui ci troviamo! Il carcere del "Governo Mondiale"! la gabbia dell'USUROCRAZIA!



Finale stressante
(mus.: di sott.: quarto mov. dall'Ottava di Bruckner; "Confutatis" di Mozart)

Dei nani che si fanno caporali
e ci vendono giocattoli

PROTEGGETEVI DAL RACHITISMO DELLE INFORMAZIONI, DALLA PUBBLICITA’ COMMERCIALE IMPOSTA, DALLA PROPAGANDA POLITICA MONOCORDE!
MOLTI NON SI ACCORGONO DI AVERE DALLA NASCITA NEL CERVELLO LA GRANDE GIARDIA DELL’INFORMAZIONE PUBBLICA PILOTATA DAL POTERE POLITICO ECONOMICO SCOLASTICO CHE CON I SUOI ORGANI ADESIVI E I SUOI VARI FLAGELLI STA’ TENACEMENTE ATTACCATA LAVORANDO E PARASSITANDO INOSSERVATA SNERVANDO E STRESSANDO TUTTO L’ESSERE.
FAVORITE LA CIRCOLAZIONE DELLE IDEE, perche' come dice Guido Calogero nella prefazione a “Sesso e civilta'” di Luigi De Marchi, il nemico “o solleva il clamore dello scandalo, cercando di screditare il disturbatore agli occhi dei benpensanti, come stravagante autore di discorsi sconvenienti; oppure organizza la congiura del silenzio, affinche' le sue idee non siano conosciute che dal minor numero possibile di lettori”.
Percio', io non voglio congedarvi da voi lasciandovi rilassati, bensi' tesi, purtroppo; non voglio che vi adagiate nella pigrizia, nell’indolenza.
Vi faro' sentire il finale martellante aggressivo disintegrante inarrestabile dell’Ottava di quel Supermen che si nasconde dietro il nome del modesto organista Anton Bruckner, per incitarvi a cantare il mozartiano trivellante

“Confutatis maledictis,
flammis acribus addictis”
("respinti i maledetti
destinati alle acri fiamme')

contro il giordanesco “erario mai sazio”, scagliando contro di LORO le “lacrime dei figli” drogati dall’eroina e dalle idee, distratti e distrutti da un insegnamento scolastico rachitico e falsato, pilotato e ben controllato, checche' ne dicano a loro volta certi addetti anche loro vittime inconsapevoli del sistema. Come possono insegnare a scuola la verita', LORO che hanno la passione per i segreti! Ah! l’ossessiva onnipresenza dei segreti maledetti: il segreto militare, il segreto giudiziario o istruttorio, gli esperimenti scientifici segreti, l’uso segreto di cavie umane e animali (avete presente quel recente film su uno scimpanze' addestrato per un’astronave?), gli esperimenti nucleari segreti (di cui parla un libro non per niente rifiutato da trenta editori americani): non vogliamo piu' nessuno segreto! Vogliamo sapere tutto! Vogliamo che ci si chieda il permesso per ogni minima cosa! Siamo noi che dobbiamo decidere tutto! Soprattutto con i nostri soldi e con la nostra pelle e con il nostro sangue!
E non ci nascondono solo gli esperimenti, ci nascondono anche le scoperte e le verita' scientifiche per usarle solo loro ed a loro beneficio, per tenere i popoli soggetti, manipolando a modo loro non solo la realta' storica ma anche le innocenti realta' geografiche: perche' per esempio non diffondono a livello scolastico e ci nascondono invece certe acquisizioni rivoluzionarie come per esempio che la terra ha due enormi buchi ai due poli come noi abbiamo gli orifizi orali e anali, e che ha un nucleo centrale come una cellula e che si potrebbe vivere sottoterra perche' vi e' aria (per tante cose Verne e' stato un genio possente!)? Perche' devono colonizzare e monopolizzare LORO il tutto?
Vi fidate percio' di un insegnamento scolastico che manipola e camuffa la storia, la geografia, ma anche la scienza, la biologia per esempio: vi fidate di chi ha isolato e ignorato o anche perseguitato quelli che per me sono fra i piu' grandi geni che l’umanita' abbia mai avuto? cioe' il biologo bretone C. Louis Kervran, che con le sue teorie delle trasmutazioni biologiche e geologiche mina alla base tutto il castello della biologia, della fisica, della chimica; Raimond Royal Rife e Gaston Naessens, che con la loro teoria del pleomorfismo dei microrganismi (analoga a quella di Kervran, applicata ai viventi) mandano all’aria a pedate tutti quelli che pomposamente si chiamano con brutte ridicole parole “virologi”, “infettivologi” nonche' tutto il gioco d’inganno che si cela dietro due grossi affari, quelli cui allude il titolo del libro esplosivo come una granata di Robert Lombardi: “AIDS (e CANCRO): l’imbroglio del secolo”, e suggeriscono che quel trucco del trasformismo esiste e giova molto anche in politica, per non farsi riconoscere di volta in volta dai propri parassitati. . .
E poi ancora, un altro grande genio ignorato, Giorgio Lakhovsky, da cui derivano tutte le teorie e le relative apparecchiature che si rifanno alle leggi delle vibrazioni, delle oscillazioni cellulari da lui scoperte, ma che non viene mai nominato. . . Come non viene mai nominato Otto Rank, “pioniere misconosciuto”, come lo chiama Luigi De Marchi nel titolo della sua biografia in cui cerca di farlo uscire dal buio e dal silenzio cui lo ha relegato la psicologia e la psicanalisi ufficiale, a differenza di Freud. . .
Che dire poi di scienze totalmente inutili, insignificanti, sterili, perditempo, come quella delle statistiche: quante volte avete letto in qualche rivista “su 100 intervistati un 20% hanno risposto”. . . e voi vi siete chiesti: “A me non hanno mai chiesto niente!” Che dire degli inutili, fuorvianti, inesatti sondaggi prima delle votazioni politiche? E a voi per es, sarebbe di consolazione essere ricchi secondo le statistiche e poveri nella realta'? Ai cubani per es. il mese di giugno, secondo le statistiche potrebbe risultare che venga loro dato piu' di quel chilo e mezzo di riso mensile abituale, poiche' in certi paesetti cattolici per la festa del Corpus Domini vengono riempite le strade del percorso della processione con quintali di riso colorato per l’occasione. . . e quindi, dando ragione a Trilussa. risulterebbe che mangiano di piu' quel mese. . .
Insomma, volete ancora farvi prendere in giro dagli innumerevoli imbroglioni di questo mondo, dai vari gruppi di gatti e volpi che vi trovate ad ogni angolo? Volete essere pupi in mano ai pupari che vi governano a loro piacimento? Volete essere come bambole e soldatini di piombo in mano a quegli incoscienti bambinoni viziati che potrebbero spezzarvi senza motivo? Smettetela voi stessi allora di giocare, una volta per tutte! Non vedete che sapendo il vostro punto debole vi dominano e vi parassitano distraendovi con i “circenses”? E’ da quando siete nati che giocate! Da piccoli con i pupazzetti, da grandi con altri simulacri, i pupazzi di Butterfly, le statue dei vari souvenir dei vostri giri turistici, le statue dei santi, i busti dei musicisti, il busto del Coppola del Cellini, il busto di Verdi di Gemito, la vostra foto. . . e poi l’eterna finzione e gioco del melodramma, del teatro, dei romanzi, dei film. . . ma quand’e' che la smettiamo di fingere, recitare, giocare, prima che arrivi la fatale Dama di Picche?!
E allora, coraggio, distruggete tutti i vostri stupidi giocattoli, data una bastonata ai vostri sciocchi soprammobili, e guardate in faccia la realta': riscoprite quindi il leone che e' in voi e sbranate i vostri domatori, dominatori, sfruttatori che hanno fatto spettacolo di voi arricchendosi col mostrarvi come scimmie ammaestrate da circo!
Accorgetevi che in voi si cela un eroe senza paura, un Siegfried, e chi vi ha dominato finora era un semplice nano, un Mime, un semplice “caporale”, mentre voi siete un uomo, anzi il Superuomo nicciano: scoprite percio' il falso dietro le parole mielate menzognere, percepite, come nell’opera wagneriana, il messaggio della musica che smentisce quello che le labbra di chi vi vuole ingannare vi vogliono far credere, e dategli una schiaffo ed una pedata nel tafanario!



Postludio
(mus.: di sott.: finale dal "Te Deum" di Bruckner)

Dove ancora non si sa dove si va a finire
e spunta anco un gorilla

Avendo scritto un preludio, mi pare logico terminare con un postludio, come si addice ad una forma musicale che voglia essere classica nella forma, anche se romantica nel contenuto tetro e desolato.
Ebbene, non ve lo avevo ancora detto, quel preludio l’ho preso da una mia opera giovanile, “Ars longa, vita brevis”, scritta nel 1982, e lo sottoscrivo ora, consonando ancora con i sentimenti di allora. Ma voglio terminare ora con un’altra citazione, non mia questa volta, ma di Luigi De Marchi, col suo permesso, col finale della sua “Scimmietta, ti amo”, col quale mi sento consonante, come col mio io di allora.
La consonanza contemporanea di un paragone la uso come anello di congiunzione: avevo terminato il preludio in un Bunker: riprendo il postludio col “braccio della morte”, dopo che Luigi De Marchi ha osservato inorridito l’immagine di un gorilla crocifisso e ucciso a lanciate:
“Se confrontiamo la nostra umana follia con la nostra condizione di reclusi del "braccio della morte", decimati a uno a uno o a mille a mille da un destino sanguinoso e crudele che conosciamo fin dalla prima infanzia ma che non possiamo fermare e vediamo abbattersi sui compagni piu' amati prima di sentirne l’artiglio inesorabile sulla nostra gola, restiamo semmai sorpresi che l’uomo, questa sventurata ed eroica cavia del laboratorio cosmico, sia impazzito cosi' poco. . .
Senza dubbio, la scimmia umana e' impazzita ed e' stata a volta a volta sanguinaria e iniqua, spietata e abbietta, brutale e avida, prepotente e vile. Ma, come diceva Pascal, "gli uomini sono cosi' inevitabilmente pazzi che il non esser pazzi sarebbe solo un’altra forma di pazzia". . .
Ci rendiamo conto, infatti, che questa sventurata e prodigiosa scimmia, spuntata come una variante qualsiasi tra milioni di specie vegetali e animali in un granello del pulviscolo galattico, e' stata fin dai primordi folgorata da uno shock sconvolgente e ricorrente che ne ha condizionato in forme angosciose e atroci lo sviluppo per migliaia di anni e dal quale essa ha tentato disperatamente di difendersi, dal paleolitico a oggi, mediante fantasmi e deliri paranoicali.”



Coda finale (. . . scodinzolante!)
(musiche come all'inizio, per cimbalon e arpa)

"Fu alle nove di mattina
che l'Anselmo usci'a bel bel,
per andare in Palestina
a conquidere l'avel."
(Giovanni Visconti-Venosta, La partenza del crociato)


Insomma, Cappuccetto Rosso, se va a trovare la nonnina, attraverso questo bosco europeo, questa "selva oscura" peggio di quella dantesca, se dovesse modernamente usare il motorino, o anche la bicicletta, tanto ormai anche per il triciclo sara' lo stesso problema, oltre ad avere il suo famoso cappuccetto rosso, deve anche indossare il casco previsto dalla legge 11/011986n.3 voluta dai signori Carlo Casini e Rossella Artioli che forse hanno dimenticato la storiella conosciuta (o forse no) da bambini?
O potrebbe avere l'esenzione come l'hanno avuta i sikh indiani? Poiche' a loro la religione impone di portare tutta la vita il turbante, nonche' la lunga e folta barba e i capelli lunghi (Kesh) sorretti da un pettine (Kangha) per non parlare poi del Kirpan, il pugnale, simbolo della fede e delle lotte, fisiche e spirituali, che ha creato ben altri problemi e persecuzioni sugli aerei, essendo si' un simbolo, ma un vero pugnale!

Ancor piu' sarebbe esentata la famosa walkiria Brunhilde, essendo lei gia' munita di un cimiero protettivo!

E le donne talebane lo dovrebbero mettere sopra il burqua?
E le suore, con i loro variegati e ampi copricapo, specialmente quelli che sembrano aeroplani, non potrebbero guidare un motorino o una bicicletta? O e' escluso a priori dal priore che possano andare in motorino o in bicicletta in paesini dove ci siano lunghe strade e niente servizi pubblici adeguati?
Come dice una suora stessa, di un movimento religioso laico canadese, quest'obbligo delle cinture di sicurezza e del casco, deve averlo messo qualcuno che, essendo stato rinchiuso in manicomio, una volta dimesso, memore nostalgico dei suoi giorni trascorsi serrato nella camicia di forza, ha voluto ricreare quella situazione, facendo provare anche agli altri che cosa vuol dire essere stretto da una camicia di forza. "Cintura mortuaria", viene definita in una vignetta del giornale canadese Vers Demain, rappresentante l'autista incatenato su un'automobile funebre.
L'umile suora, che non guarda la televisione e non ascolta la radio e passa il suo tempo in preghiera, aveva capito, e prima di molti comunque, l'intenzione diabolica, celata dietro l'interesse per la nostra sicurezza, di questi obblighi miranti a bloccarci fisicamente e mentalmente, cerebralmente. Non a caso questi obblighi sono a carattere globale, frutto quindi di un programma generale di robotizzazione mondiale che ci porta ad essere come pecore clonate, ed in fila, incatenate: siamo incatenati fra cinture quando stiamo in fila indiana in qualsiasi sportello ovunque nel mondo: e siamo incatenati quando stiamo in macchina, prigionieri, e non a caso quest'obbligo delle cinture e' generale, dal Canada all'Australia, dalle automobili alle biciclette: fra un po' anche dentro casa!
E non e' frutto di civilta' e di coscienza civile generale ma di un programma di Governo Mondiale, che dalla moneta unica al microchip ci controllera' ogni passo della nostra giornata e della nostra vita. E questo, l'umile suora che non guarda la televisione e non ascolta la radio (che comunque non ci dicono certe cose!) lo sapeva gia' molti anni fa e ci metteva in guardia, noi increduli, ancora.

Un conto poi e' proporre e consigliare, un conto e' obbligare! In America stanno facendo una pubblicita' ossessiva al "Digital Angel", ossia il microchip sotto pelle che ti fa ritrovare il tuo cane se lo perdi, tuo figlio se lo perdi, la tua automobile se te la rubano: che bello! Ma si perde tutto la gente! Perdono figli e cani come niente fosse! Vedi, se fosse esistito ai tempi di Gesu' il microchip e Gesu' lo avesse avuto, sua Madre lo avrebbe ritrovato subito nel Tempio e non dopo tre giorni! Solo che lo avrebbe trovato prima Erode!
Notate poi l'uso della parla "angel": tutti angeli sono! Gli "angeli ausiliari del traffico" creati dal sindaco di Roma (e publicizzati in modo blasfemo usando gli "angeli" di Castel S. Angelo), adibiti solo ad apporre ancor piu' multe agli automobilisti che parcheggiano negli spazi fatti diventare improvvisamente tutti vietati! "Angeli della citta'" o "angeli della notte" si autodefiniscono quelli di un movimento nato apparentemente per soccorrere i poveri e gli affamati e distribuire cibo e contemporaneamente controllare e acciuffare eventuali criminali, in realta' quindi vera e propria polizia privata, progetto europe e mondiale: tutti angeli! MA ANCHE I DIAVOLI SONO ANGELI!
E poi, si parte col proporre e mostrare la bonta' di una cosa, in questo caso il controllo, tramite microchip (e gia' hanno provato a proporre delle cineprese nascoste ovunque per controllare i criminali!), consigliandoci di metterlo sotto pelle al nostro cane (e gli animali gia' sono super controllati, peggio degli uomini, con tatuaggi ed etichette alle orecchie!), descrivendoci l'utilita' di ritrovarlo subito in caso di perdita, e poi si finisce col renderlo obbligatorio. Non vi risulta l'obbligo? Nella Regione Veneta, per i cani, e' gia' obbligatorio! E in attesa di renderlo obbligatorio anche per gli esseri umani stanno facendo delle prove con dei carabinieri che si sono prestati all'esperimento (sicuramente dietro ricompensa: potenza del danaro!), per vedere come funziona, se e' "digeribile", se non c'e' rigetto!
Nella regione Puglie invece il microchip sotto pelle non glielo possono mettere, almeno a quelli che sono andati sulle spiagge: perche' gliela hanno rovinata, la pelle, riempitasi di melanomi, inquinando il mare di tonnellate di uranio: ma le autorita' sanitarie danno la colpa alle alghe! E i mass media tacciono su questa cosa!
Ma si consoli chi puo': se perdiamo il cane ora lo possiamo ritrovare subito,

MA SE PERDIAMO LA NOSTRA LIBERTA' DI SCELTA, QUALE MICROCHIP CI AIUTERA' A RITROVARLA?

"La citta' di Costantino
nello scorgerla tremo':
brandir volle il bicchierino,
ma il Corano lo vieto'.

Pipe, sciabole, tappeti,
mezze lune, iatagan,
odalische, minareti,
gia' imballati avea il Sultan."
(Giovanni Visconti-Venosta, La partenza del crociato)




Otto Laraioven
(finito di scrivere l'8 settembre 2001)

(scodinzolamento della coda, ovvero, codina o appendice cinematografica della coda a mo' di finale di Quinta od Ottava di Beethoven o di Guardie e ladri con Toto', o di certi film (come qualcuno di W. Allen) dove spunta una scena dopo tutto l'elenco dei nomi, nella quale codina si vede un tandem con una suora e una talebana senza casco e un cane veneto senza microchip sotto pelle che le segue, inseguiti da un brutto nano, travestito da angelo, che agita un randello minaccioso e un telecomando col quale cerca di bloccarli invano non avendo quelli niente di elettronico addosso!)

P.S. Seguira' la quarta giornata della Tetratologia che concludera' la saga, una CommediaVitale che schiudera' inaspettati scenari infernali caotici, apocalittici, con novelle avventure della
Bella addormentata nel bosco, Biancaneve, che si ritrovera' a combattere con

sette diabolici nani, seguendo i quali entrera' attraverso
la Nona Porta che porta alla botola infernale
da cui salgono rossastre fiamme
come lingue di drago rabbioso.
E comincera' il
Crepuscolo
degli
dei!
IL FINE