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Commissione europea pronta a ridurre la tua libertà di scelta per gli integratori alimentari !

La Commissione europea ha deciso di uniformare per tutta l'Europa le regole per gli "integratori alimentari", quei prodotti che si consumano perché pieni di sostanze preziose per la salute. Si tratta di prodotti che riforniscono il nostro organismo con vitamine, minerali, erbe, acidi grassi, enzimi, aminoacidi e altre sostanze salutari, con le quali cerchiamo di metterci al riparo dalle "intemperie" che incombono sulla nostra salute.

Benché la proposta specifica della quale parliamo tratta di sole due categorie di sostanze, vitamine e minerali, sappiamo che è già in cantiere una direttiva che cercherà di fare di tante erbe oggi vendute in erboristeria dei "medicinali tradizionali" da registrare, e sappiamo inoltre che dopo le vitamine ed i minerali, altre sostanze come gli aminoacidi, gli acidi grassi e gli estratti più utilizzati nei prodotti naturali sono già nel mirino della stessa Commissione UE.

Che cosa viene proposto a proposito degli integratori vitaminici e minerali?

Per la verità è molto difficile dirlo, perché la proposta è piuttosto vaga. La direttiva in discussione lascia alla successiva azione amministrativa della stessa Commissione europea il compito delicato ma per i consumatori decisivo di accettare o no questo o quell’ingrediente, e perfino quello di fissare gli eventuali limiti di dosaggio. Ci stanno, insomma, vendendo delle nuove regole "a scatola chiusa".

Quello che già adesso possiamo dire sulla proposta di direttiva per gli integratori è che si intuisce una mania del controllo totale. Le regole restrittive serviranno per proteggere un particolare interesse, quello delle multinazionali farmaceutiche.

Perché limiti di dosaggio per sostanze che non hanno mai dato seri problemi di sovradosaggio?

Perché un controllo stile farmaceutici sulle "sostanze permesse"?

Perché vietare molti dei prodotti che oggi sono sul mercato e non hanno mai dato problemi?

Forse i prodotti naturali fanno concorrenza troppo diretta ai farmaci di sintesi? Forse troppe persone preferiscono prevenire con la nutrizione piuttosto che andare dal medico una volta malate. Allora ci siamo! La spiegazione per il controllo voluto dalla Commissione c'è. Si proteggono gli amici delle multinazionali dei farmaci, della modificazione genetica, dell'aspartame e del fluoro.

Gli utenti vogliono le medicine alternative? Bene, allora riducono gli strumenti a disposizione dei nutrizionisti, dei naturopati, dei medici che fanno uso di prodotti naturali, fanno finta di "far registrare come medicinali" quei prodotti, che poi spariranno dal mercato senza che ne vedremo più traccia.


L'affannosa ricerca di un compromesso

A fine maggio di quest'anno, le autorità sanitarie dei governi dell'Unione europea hanno esaminato e discusso una proposta della Commissione europea in materia di integratori alimentari. La già restrittiva proposta venne bocciata da alcuni paesi che, non credendo proprio che i prodotti naturali abbiano un ruolo nella salute, cercarono di imporre limiti ancora più stretti di quelli previsti. Si tratta dei governi dell'Austria, del Belgio, della Danimarca, della Francia, della Grecia e della Spagna.
Mancato l'accordo in questa occasione, la proposta venne accantonata ma non per tanto. Subito la Svezia ed il Belgio si misero al lavoro proponendo, in contatti bilaterali, delle soluzioni di compromesso.
Dopo le ferie dell'estate, il 5 settembre, un'altra riunione a livello europeo: ancora divergenze. Quattro paesi non ne vogliono sapere del fatto che gli integratori abbiano "effetti fisiologici" e di conseguenza vorrebbero eliminare questo termine dalla definizione proposta nell'articolo 2. Si tratta di Danimarca, Grecia, Spagna e Belgio. Tre di questi paesi sono ancora insoddisfatti con la prospettiva di livelli massimi di dosaggio ispirati alla innocuità totale del prodotto. Vogliono ridurre i dosaggi permessi abbassandoli fino ad avvicinarsi a quelli minimi delle raccomandazioni giornaliere, conosciuti anche come RDA.
In tutto questo via vai, in quelle trattative da mercatino messe in scena dai burocrati di varia estrazione e nazionalità, dove rimane la libertà di scelta di chi questi prodotti li vuole utilizzare? Come vogliono assicurare la disponibilità di prodotti importanti per la naturopatia?
Ci pare questi "governanti" si stiano dimenticando che stanno per interferire in una questione molto delicata, che stanno disturbando un equilibrio importantissimo tra la medicina "ufficiale" e quelle alternative e che delle nostre personali preferenze non gliene importi proprio nulla.

Dove ci stanno portando quei compromessi?
Non sarà più possibile trovare prodotti per la salute se non con la prescrizione del medico. Certo che i medici, quelli “normali”, non prescrivono se non quello che viene loro suggerito dai cosiddetti “informatori scientifici”, promotori dei medicinali al soldo delle case farmaceutiche. Perciò, tra prodotti naturali che verranno eliminati dal mercato e medici che cercheranno di imporre i farmaci più redditizi, le alternative per la salute spariranno. Almeno è questo il grande sogno delle multinazionali.

Che cosa chiediamo?
Chiediamo la libera disponibilità dei prodotti naturali per la salute, situazione già in vigore in alcuni paesi dell’UE come l’Olanda e il Regno Unito, oltre che negli USA.


Difendete la vostra libertà di scegliere!

Per prima cosa: firmate la petizione per la libertà di scelta. La Leva di Archimede ha allestito sul suo sito internet una petizione per chiedere ai legislatori ed agli amministratori di rispettare la nostra libertà di scelta in materia di prodotti naturali e della nutrizione per la salute.
http://www.laleva.cc/petizione/italiano/intro_it.html
Questa petizione, alla quale finora hanno aderito oltre ventimila persone sia in Europa che nel mondo, puo' essere firmata anche da chi non ha la connessione internet. Sono disponibili dei moduli per la raccolta delle firme sulla carta, che possono venir immesse in internet in un secondo momento.

Secondo: Parlate delle attività legislative della Commissione Europea al vostro naturopata, al medico che utilizza e raccomanda prodotti naturali, al vostro erborista, e fategli capire che potrebbe in breve tempo non essere più possibile reperire alcuni prodotti oggi considerati indispensabili.
Terzo: Coinvolgete chi vi sta vicino, chi ha a che fare con la politica, chi opera nella sanità pubblica. Parlatene e dite che per voi è importante la libertà del singolo di poter decidere quali sostanze nutritive assumere e in che dosaggio.

Quarto: Scrivete ai legislatori protestando contro la graduale riduzione delle scelte a vostra disposizione per difendere la propria salute con l'utilizzo dei prodotti naturali. Rivolgetevi a La Leva per ottenere istruzioni ed indirizzi:

Telefono: 06 635884
Telefax: 06 632196
e-mail:
archimede[AT]laleva.cc


Globalizzare gli integratori? No grazie!

Non basta che la Commissione europea stia preparando una direttiva per limitare la disponibilità degli integratori. I globalizzatori vogliono essere sicuri. Stanno discutendo la stessa cosa in seno al "Codex Alimentarius", un'agenzia delle Nazioni Unite alla quale aderiscono i governi del mondo. Codex è preposto allo sviluppo di regole per il trattamento degli alimenti, ed è fortemente condizionato dalle stesse multinazionali chimico farmaceutiche.

I delegati Codex si riuniranno in Novembre di quest'anno a Berlino nel Comitato per la Nutrizione e gli alimenti dietetici, e su proposta tedesca cercheranno di introdurre un regolamento internazionale teso ad abbassare dosaggi e controllare ingredienti (come la Commissione Europea sta facendo) dei prodotti naturali per la salute.

Diciamo basta!

Finché la gente non protesta, questi burocrati andranno sempre avanti per la loro strada, imbrigliando le alternative naturali per la salute, per conto ed a favore della grande industria chimico farmaceutica che ultimamente sta perdendo clienti e consensi.

Informazioni su Codex Alimentarius e sulla riunione dell'anno scorso le troverete sulla nostra pagina internet
http://www.laleva.cc/integratori/armasegreta.html
http://www.laleva.cc/integratori/codexliberta.html

Visitate poi le pagine del Dr. Rath, medico e ricercatore che a lungo ha lavorato con il Nobel Linus Pauling ed ha scoperto che certe sostanze naturali antiossidanti possono proteggere contro le malattie cardiache. Rath mette a disposizione sul suo sito una lettera da spedire da casa propria con il computer ai vari delegati Codex nel mondo, oltre che a politici e legislatori.

Le scoperte mediche del dr Rath: http://www.drrath.com

Informazioni sul Codex Alimentarius e una lettera di protesta da spedire a tutti i delegati:
http://www.vitamins-for-all.org

Il movimento "antiglobal" a Genova

Abbiamo assistito di prima persona alla brutale repressione di ogni dissenso, incluso quello pacifico, durante il vertice delle massime potenze economiche (G 8) di Genova. Vedete i racconti che abbiamo selezionati e messi a disposizione sul nostro sito internet, all'indirizzo http://www.laleva.cc/economia/ecofina.html
e nostri commenti sui lavori del G 8: http://www.laleva.cc/archivio/succo_g8.html

Altre fonti di informazione "non controllata": http://italy.indymedia.org