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Il Ritalin e gli psicofarmaci in generale vegono prescritti troppo superficialmente e con prassi che hanno molto poco a che fare con il metodo scientifico.

Le devastanti tragedie che sempre piu' spesso vengono riportate dai media sono forse frutto di queste vendite e prescrizioni irresponsabili?

Bambine/i tranquilli cresciuti da famiglie "normali" vengono assaliti da improvvisi raptus (a volte anche premeditati) e accoltellano la propria insegnante...

Queste cose sono diventate di normale amministrazione in America.

Impiegati modello, ottimi studenti e cittadini irreprensibili, sconvolgono la vita di una citta' intera facendo stragi nelle strade, scuole e posti di lavoro per motivi inspiegabili, per leggere qualche giorno dopo (poche righe, senza neanche menzionare il fatto), che il soggetto era gia' in cura psichiatrica per  "una leggera depressione".

Va' considerato anche il fatto che reperire certe sostanze e' tutt'altro che difficile. Infatti il Ritalin, il cui principo attivo e' un derivato delle anfetamine e' diventato oggetto del desiderio e di guadagno del "mercato nero" americano.

Il Ritalin e' arrivato da qualche tempo nella nostra Italia. A voi giudicare se sia necessario far assumere degli psicofarmaci ad un bambino perche' "agita le mani e i piedi" o perché "parla troppo".


La Leva di Archimede - Roma
Associazione di consumatori per la liberta' di scelta
http://www.laleva.cc



Il comunicato del Dott. Roberto Cestari
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DIFFONDERE A: Amici, parenti,conoscenti

COMUNICATO STAMPA
COMITATO DEI CITTADINI PER I DIRITTI DELL'UOMO


C'è qualcosa di peggio della pedofilia?

Il Ritalin entra nel mercato farmaceutico italiano.

Dopo l'approvazione avvenuta all'inizio di questo anno, un nuovo psicofarmaco, "dedicato" ai bambini, si appresta a invadere anche il mercato italiano.  Nonostante alcune dichiarazioni improntate alla prudenza, rilasciate  recentemente da esperti nel settore, il timore che col passare del tempo  accada anche in Italia quanto è già avvenuto e sta avvenendo negli USA e in  altre nazioni europee è forte. Utilizzato per contrastare una malattia di assai dubbia esistenza,  denominata: "Disturbo da deficit di attenzione e iperattività" (in sigla  ADHD), questo farmaco all'estero è ormai somministrato a larghissime fasce delle popolazione dei bambini. Nei soli USA i bambini sotto terapia erano già mezzo milione nel 1985, un milione nel 1990, e sono 6 milioni oggi: il  12-13% dell'intera popolazione infantile scolastica di quella nazione.  Siamo di fronte in realtà non alla diffusione di una malattia, ma ad una strategia di marketing, che nulla ha a che vedere con la scienza. Nel 1980 alcuni psichiatri affermarono che esisteva una nuova malattia  psichiatrica dell'infanzia, un disturbo che colpiva i bambini e che consisteva essenzialmente nel fatto che questi (i bambini malati) erano distratti, disattenti e molto, troppo vivaci. E' bene ricordare che la definizione di una nuova malattia nel DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali: il testo di riferimento per tutto il mondo occidentale) non richiede vere prove scientifiche, ma si basa sul parere degli esperti, che votano: un sistema molto democratico, che nulla ha a che vedere con la scienza. Nel DSM ci sono due liste di comportamenti o atteggiamenti, per fare la diagnosi è sufficiente che chiunque compili le liste, osservando il bambino: bastano SEI risposte affermative su 9. Le domande (riferite a bambini di due - cinque anni) sono:

- "muove spesso le mani o i piedi o si agita sul sedile?"
- "è distratto facilmente da stimoli esterni?"
- "ha difficoltà a giocare quietamente?"
- "spesso chiacchiera troppo?"
- "spesso spiattella delle risposte prima che abbiate finito di fare la domanda?"
- "spesso sembra non ascoltare quanto gli viene detto?"
- "spesso interrompe o si comporta in modo invadente verso gli altri;
per es. irrompe nei giochi degli altri  bambini?".

La scientificità di criteri come "spesso" e "frequentemente" deve essere nota da tempo in psichiatria.  Una volta pensavamo che un bambino scatenato avesse l'argento vivo addosso (così si diceva) e che ciò fosse sinonimo di salute e benessere. La psichiatria ci dice che ciò deve essere rivisto: questi sono bambini malati. Lo scopo è unicamente quello di vendere le proprie prestazioni e specialmente un farmaco (come è accaduto negli USA e sta accadendo in varie nazioni europee: Inghilterra, Germania, Svezia, Svizzera, ecc.) e mettere sotto terapia psicofarmacologica decine di migliaia di pazienti in  tenerissima età. Il primo Maggio del 2000, negli USA è stata presentata una importante denuncia (nel Texas) contro la Associazione Psichiatrica Americana, la Associazione per il Disturbo da deficit di attenzione e iperattività e la  azienda farmaceutica che produce il Ritalin. Sono accusate di avere: "pianificato, cospirato e essere colluse al fine di creare, sviluppare e promuovere e confermare la diagnosi della malattia  ADHD, al fine di vendere il prodotto Ritalin". Nel settembre del 2000 altre cinque denunce similari sono state presentate  nello Stato della
California. Siamo in attesa dei processi.

Avvertiamo quindi i genitori: se venissero a dirvi che il vostro bambino presenta questo "disturbo" e che deve essere "trattato", non fidatevi e soprattutto non date al bambino nessun farmaco!
Rivolgetevi casomai a qualche medico che non partecipa a questo sordido piano. Vi preghiamo inoltre di segnalarci ogni caso che avessero occasione di osservare. Non vogliamo che ciò che è accaduto all'estero, accada anche in Italia. Useremo ogni mezzo legale per contrastare questa ignominia. Poiché la strategia per arrivare a "convincere" la popolazione dell'esistenza e dell'ampia diffusione di questa nuova "malattia", nonché  della necessità di ricorrere alle "opportune cure", si fonda (così è avvenuto negli USA e altrove in Europa) sull'uso a tamburo battente di ben orchestrate campagne media, al fine di contrastare ciò (qualora dovesse accadere), la nostra associazione si impegna a pubblicizzare in ogni modo lecito i nomi di tutti coloro che in qualsiasi ruolo (giornalistico, politico, amministrativo, ecc.) partecipino a tale campagna. I nomi e cosa hanno fatto (azioni documentate) saranno esposti su un sito internet (in allestimento).

Mi sono chiesto una volta, di fronte a un fatto orrendo, se esistesse qualcosa di peggio della pedofilia. Sembra proprio che non esista limite al peggio: qui non si tratta di rovinare un bambino, ma milioni di bambini; se non li fermiamo forse anche del futuro della nostra società, poiché il futuro è nelle mani dei bambini.

Dott. Roberto Cestari
Ccdu.milano@tiscalinet.it

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Articoli di approfondimento:

DROGHERANNO I NOSTRI BAMBINI?
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I GENITORI DENUNCIANO GLI EFFETTI COLLATERALI DEL RITALIN
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